la Provincia Pavese – 22 febbraio 2011
Parona, Pm10 ancora oltre i limiti
PARONA. Nel Comune dell’inceneritore e delle molte aziende, il Pm10 è tornato ancora sopra il limite consentito di 50 microgrammi al metrocubo. Il 13 febraio, a Parona, la centralina Arpa (nella foto) aveva segnalato una concentrazione di Pm10 a quota di 132 microgrammi, quasi tre volte la soglia limite, per poi iniziare a scendere. Per quattro giorni, dal 16 al 19 febbraio, valori nella norma e domenica 20 febbraio ancora lo sforamento, con una concentrazione di 61 metri quadrati. Domenica, invece nei Comuni circostanti che sono dotati di centralina dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) il Pm10 è rimasto nei limiti: a Vigevano, la centralina di Valletta Fogliano, segnala valori nella norma da cinque giorni, mentre quella di viale Petrarca non segnala sforamenti da tempo (tra il 12 e il 14 febbraio però non ci sono dati). Anche a Sannazzaro il Pm10 è nei limiti da cinque giorni. (d.a.)
la Provincia Pavese – 18 febbraio 2011
Parona: «Più controlli sull’aria»
PARONA. «Lo sforamento del Pm 10 si verifica per troppi giorni consecutivi: il Comune deve intervenire». Lo richiede la minoranza Parona Giovane, che, attraverso il consigliere Donatella Marzetto, va all’attacco sulla situazione delle polveri sottili. «Il Pm 10 è molto superiore al limite dei 50 microgrammi al metro cubo – dice – Più volte il sindaco Silvano Colli ha promesso che sarebbero stati coinvolti esperti per monitorare l’ambiente: ora vorremmo avere informazioni dettagliate». (u.d.a.)
la Provincia Pavese – 18 febbraio 2011
Indagine su ambiente e salute
VIGEVANO. Un’indagine sullo stato di salute della popolazione vigevanese e lomellina. E’ un progetto dell’assessore all’ambiente, Mauro Facchini, che visti i continui sforamenti delle polveri sottili dai limiti consentiti (50 microgrammi al metro cubo) crede che non basti affrontare l’emergenza davanti a questa situazione.
In particolare, è la centralina di Valletta Fogliano a segnalare continui sforamenti del Pm10, a livelli di concentrazione che sono più del doppio del valore limite.
«Ho voluto far riattivare io la centralina – spiega Facchini – proprio per avere una doppia rilevazione in città, assieme alla centralina dell’Arpa di viale Petrarca, e perché la centralina di Fogliano era stata messa lì proprio per capire se il termodistruttore di Parona potesse avere ricadute, in termini di Pm10, anche su Vigevano. E in parte è così, quella zona risente parzialmente della presenza del termo: i valori della centralina lo dimostrano, anche perché le polveri del termo hanno una ricaduta su un raggio di circa sette chilometri dall’impianto».
Secondo l’assessore Facchini, serve un monitoraggio attento dello stato di salute della popolazione «perché qui, a Vigevano, non è mai stato fatto – dice – e bisogna avere una relazione territoriale correlata con le malattie sul territorio e la vendita dei farmaci. La Fondazione Lombardia per l’Ambiente realizza questo tipo di indagini ed è legata ai Comuni del territorio. Il costo del monitoraggio è alto, ma so che altre realtà vicine sarebbero interessate a un’iniziativa di questo tipo».
Circa l’emergenza Pm10 di questi giorni, che cosa intende fare il Comune?
«Mi confronterò con il sindaco e gli altri colleghi di giunta e sentirò anche la Consulta per l’ambiente – anticipa Facchini -. La pioggia dovrebbe abbassare un po’ i valori e una mano ce la darà, ma se poi ritorna una cappa cappa stagnante sulla zona, il problema riemerge. Noi vogliamo che tutti conoscano i dati delle rilevazioni delle centraline, nella massima trasparenza, per costruire un territorio sempre più umano e vivibile per le generazioni future». Il blocco del traffico è in vista? «Io sono molto scettico sullo stop alle auto – dice Facchini – perché allora bisognerebbe bloccare anche gli impianti di riscaldamento. Ma serve una valutazione ponderata dei dati in arrivo dalle due centraline dell’Arpa». (d.a.)