la Provincia Pavese – 02 marzo 2011
Parona, una giornata dedicata alle donne
PARONA. La Giornata internazionale della donna sarà ricordata da Rifondazione con una serie di iniziative in programma sabato al circolo «Costa» di via Toma. S’inizierà alle 19 con l’inaugurazione della mostra sui 40 anni di storia, dal 1965 al 2005, del movimento delle donne. Poi un bicchiere di vino e stuzzichini per commentare la mostra e la strada intrapresa dalle donne nel cammino di affermazione dei loro diritti. «Alle 21 proietteremo stralci del film documento “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi che racconta le storie di ieri, ma anche di oggi – commentano gli organizzatori – L’ingresso è libero, ma chiediamo a chi partecipa di portare poesie, racconti e la voglia di parlare di sé, di raccontare quegli anni». (u.d.a.)
la Provincia Pavese – 27 febbraio 2011
Una mostra sui diritti delle donne La storia dell’8 marzo spiegata a Parona
PARONA. Sabato 5 marzo, al circolo ricreativo Costa di via Toma 42, l’associazione culturale mortarese «Il Villaggio di Esteban» propone, dalle 19, l’inaugurazione della mostra sui 40 anni di storia del movimento delle donne dal 1965 al 2005.
Alle 21 saranno proiettati stralci del film documento «Vogliamo anche le rose» di Alina Marazzi dove si raccontano le storie di ieri e di oggi. L’ingresso è libero, ma l’associazione chiede a chi partecipa di portare con sé, se lo desidera, poesie, racconti e la voglia di parlare di sé, di raccontare quegli anni, il proprio vissuto, i sogni e i desideri. Le donne, più di cent’anni fa, decisero di scegliere il giorno dell’8 marzo, per rivendicare i propri diritti: nacque allora la “Giornata internazionale della donna”, con i suoi chiari intendimenti ideali e rivendicativi.
In tempi più vicini a noi, quando ormai sembrava che qualcuno almeno dei diritti fondamentali fosse stato acquisito, ecco che la parola passò ai fiorai e alle pizzerie, che furono ben contenti di celebrare la «Festa della donna».
Esteban vuole raccontare invece una storia diversa, la fatica delle donne nella vita attraverso diritti non riconosciuti, la precarietà e la mercificazione del corpo. (s.m.)