Articoli del 2010

 
 
 
 
 

 

la Provincia Pavese - 29 dicembre 2010

Parona, censimento sull’amianto - Segnalazioni entro il 31 gennaio

 

PARONA. Anche Parona si mobilita per il censimento sull’amianto promosso dall’amministrazione provinciale di Pavia. «La rilevazione ha lo scopo di quantificare l’esatta presenza di questa sostanza nella nostra provincia ai fini del suo smaltimento in siti idonei», ha spiegato il sindaco Silvano Colli. La polizia locale guidata dal comandante Maurizio De Padova invita i cittadini a compilare entro il 31 gennaio prossimo il modulo relativo alla presenza di amianto in paese con lo scopo di pianificare e, ove possibile, incentivarne il relativo smaltimento. I cittadini proprietari di fabbricati di edilizia residenziale o produttiva potranno consegnare il modulo compilato in municipio oppure inviarlo via fax al numero 0384.253829. Nel modulo, che risulta scaricabile dal sito Internet www.comune.parona.pv.it, si dovrà specificare se l’amianto è presente sotto forma di tettoia, coibentazione, pareti, camini o pavimenti. (u.d.a.)

 

la Provincia Pavese - 28 dicembre 2010

Lomellina a tavola per il cenone di Capodanno

 

 

PARONA. Fioccano le iniziative per celebrare l’arrivo del nuovo anno. A Parona i Lunatici, gruppo di camminatori dell’associazione culturale Il Villaggio di Esteban di Mortara, cammineranno nelle campagne ghiacciate lomelline.

 

Il viaggio finirà con un pasto al circolo “Andrea Costa” di via Toma. «Durante il cammino leggeremo racconti e non mancheranno le parole del giornalista Tiziano Terzani», dice Adriano Arlenghi. Appuntamento alle 21 davanti al municipio. Per adesioni: 0384.92896. A Cilavegna la Pro loco organizza «Bum bum anno nuovo», cenone di a palazzo Aurora di via Cavour. Per informazioni: 0381.969437. A Cozzo la Pro loco invita alla sala polifunzionale per il cenone di Capodanno, a partire dalle 20. A Ferrera cenone della Pro loco alla sala polifunzionale: dalle 20.30 musica con Wanda e Dome. Si mangia anche a Breme: alle 20.15 la sala polifunzionale ospita il cenone organizzato dal Comune; info: 328 7816360. (u.d.a.)

 

la Provincia Pavese - 31 dicembre 2010

Gita notturna a zonzo nei campi con le fiaccole

 

 

 

PARONA. State cercando un’idea alternativa alla solita festa di Capodanno? La proposta dell’associazione culturale “Il villaggio di Esteban” è inusuale: il gruppo mortarese organizza per stasera una camminata nelle campagne della Lomellina. Si passeggerà illuminando il cammino con le torce e leggendo alcuni brani di Tiziano Terzani. «Il ritrovo è fissato per le 21.30 davanti al municipio di Parona Lomellina - spiega Adriano Arlenghi, uno degli organizzatori -. Da lì partiremo per una camminata di circa un’ora, alla luce delle lanterne che portiamo sempre con noi». Non è la prima volta che questo gruppo di appassionati organizza un’iniziativa del genere: i “camminatori notturni” che non a caso hanno scelto il nome di Lunatici hanno iniziato quasi per gioco; adesso, però, contano su una compagnia numerosa che si ritrova una volta al mese, di solito verso il plenilunio, per percorrere le campagne della Lomellina. L’idea che sta alla base di questa inusuale iniziativa è riscoprire sentieri e luoghi che sotto la luce della luna acquistano un fascino diverso: «E’ il secondo anno che organizziamo una camminata speciale per la notte di Capodanno - aggiuge Arlenghi -. L’anno scorso, in un gruppo di trenta persone, siamo arrivati all’abbazia di Sant’Albino». Quest’anno invece la meta della passeggiata notturna è il circolo ricreativo “Andrea Costa” di Parona. Qui un brindisi riscalderà i Lunatici, che festeggeranno l’anno nuovo con i cibi portati da ciascun partecipante. Durante la camminata verranno letti alcuni brani del giornalista Tiziano Terzani, ma ci sarà spazio anche per storie, racconti e leggende del territorio. La partecipazione a questa interessante iniziativa è completamente gratuita. Unica regola: vestirsi pesante e indossare un buon paio di scarpe: «Anche i bambini possono partecipare, basta un occhio di riguardo da parte dei genitori - conclude Ardenghi -. E la passeggiata si farà anche in caso di neve, come tutte le altre volte». Insomma, per chi passerà la notte camminando con i Lunatici si prospetta un San Silvestro indimenticabile. Info: 0384 92896.

 
la Provincia Pavese -  27 dicembre 2010

Parona, rapina in tabaccheria

 

PARONA. Cappellino schiacciato sulla fronte e una sciarpa attorno al viso. Si è presentato così, impugnando una pistola, il giovane che verso le 18.30, alla vigilia di Natale, ha rapinato la tabaccheria di via Toma.

 

Strada centrale del paese, in un giorno di particolare movimento, ma l’uomo non se n’è preoccupato. Secondo le testimonianze si tratta di un italiano, a giudicare dalle poche parole pronunciate negli istanti in cui ha intimato al titolare della tabaccheria di consegnargli l’incasso. Momenti di paura, visto che l’uomo continuava ad porre in evidenza l’arma. Il titolare ha prelevato gli 800 euro di incasso e glieli ha consegnati. A quel punto il giovane è uscito rapidamente dal negozio, è salito a bordo di un’automobile posteggiata lì vicino ed è scappato. Subito è scattato l’allarme, e i carabinieri sono arrivati alla tabaccheria di Parona. Nel frattempo le segnalazioni venivano inoltrate nei Comuni circostanti e in tutta la Lomellina. Ma della vettura del rapinatore neanche l’ombra. I militari, in ogni caso, stanno cercando di raccogliere altri particolari e testimonianze nella zona del paese vicina alla tabaccheria, per capire se qualche testimone possa aver visto altro o, almeno, la targa dell’automobile, per cercare di arrivare all’identificazione dell’autore della rapina. (d.a.)

La Lomellina il Settimanale della gente - 16 Dicembre 2010

Il comitato mappa il territorio

 

 

Si è tenuta venerdì sera l’annuale assemblea dei soci del Comitato dei Cittadini di Parona per la Salute e l’Ambiente. L’incontro programmato per la rielezione del presidente e del consiglio è stato anche l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta dopo il primo anno di vita.

 

Nato nel dicembre dello scorso anno, ufficialmente presentatosi alla comunità paronese nel gennaio del 2010, il Comitato dei Cittadini per la Salute e l’Ambiente ha messo in cantiere, e poi realizzato, alcuni incontri importanti oltre che effettuato una mappatura di quelle che sono vere e proprie discariche abusive o più semplicemente abbandono di rifiuti. Situazione poi presentata all’amministrazione nel corso di un incontro e sulla quale nelle scorse settimane la stessa amministrazione ha dato notizia di come alcune situazioni siano già state sanate, mentre per altre, più complesse, sia in fase di studio la modalità per una loro positiva risoluzione. Tra gli incontri organizzati, molto seguito quello sulle diossine, tenuto da dottor Fedrizzi, mentre è stata poi consegnata all’amministrazione, anche in questo caso nel corso di un incontro semi-pubblico, la petizione promossa dal dottor Lorena e da altri medici lomellini in materia di centrali e impianti di produzione di energia elettrica presenti sul territorio lomellino. Buona la sinergia sviluppata dal comitato paronese con altre realtà quali Vigevano Sostenibile e Futuro Sostenibile in Lomellina, mentre un altro degli obbiettivi perseguiti in questi primi mesi di attività, secondo quanto programmato nella prima riunione pubblica, è stato quello dell’informazione. Informazione che ha sempre cercato di essere il più costruttiva possibile, non il no a priori, ma cercando di dare più strumenti possibili ai cittadini per meglio comprendere le problematiche ambientali che il territorio paronese e lomellino presenta. A tal proposito nell’era multimediale lo strumento che il comitato ha adottato è stato quello della rete. Sin dalle prime ore di vita è in funzione un sito internet costantemente aggiornato attraverso il quale l’associazione comunica coi i cittadini mediante la pubblicazione e l’invio di news letter ed informazioni varie. “Ricevere le nostre news letter – dichiara Riccardo Orlandi, consigliere del comitato e colui che si occupa della parte di informazione – è molto semplice basta iscriversi attraverso il nostro sito e periodicamente, gli iscritti, riceveranno le informazioni.

 

Ci preme sottolineare come l’iscrizione al sito non significa, automaticamente, iscrizione al comitato, ma semplicemente ad uno strumento informativo, che può essere consultato da chiunque anche da chi non condivide a pieno il nostro percorso, ma vuole capire e comprendere le tematiche ambientali che lo circondano”. Tracciato il bilancio del primo anno di attività, il consiglio uscente, prima dell’elezione del nuovo organigramma, ha lasciato, appunto, al nuovo direttivo, alcune proproste e tematiche di lavoro. Due, in particolare i temi che ci si prefigge di affrontare, in primis la gestione dei rifiuti, partendo dall’analisi del piano rifiuti provinciale, cercando di mettere in atto tutte le informazioni necessarie per sensibilizzare la cittadinanza ad una riduzione della massa dei rifiuti prodotti, per poi arrivare gradatamente anche attraverso il coinvolgimento ed il confronto con Clir ed amministrazione ad una miglior raccolta differenziata. Il secondo argomento da sviscerare è quello relativo alle realtà industriali presenti sul territorio. “Sul territorio paronese – prosegue Orlandi – ci sono cinque aziende ITPC soggette ad AIA. Il che non significa che inquinano per forza, ma che hanno una tipologia di attività ad alto impatto ambientale. L’obbiettivo del comitato è quello di farsi dare dalle industrie l’AIA, mappare la situazione verificando i miglioramenti attuati, guardando i controlli, con un occhio anche ai piani di emergenza”. Obbiettivi ambiziosi che sarà il nuovo consiglio a dover perseguire. Alla presidenza del Comitato è stato riconfermato Piero Firpo, che sarà affiancato da quattro consiglieri nelle persone del dottor Marco Lorena, Settimo Sordano, Alessandra Bontempelli e Riccardo Orlandi.

la Provincia Pavese - 09 dicembre 2010

 

Parona, il comitato ambientalista chiede il sostegno dei cittadini

 

PARONA. Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente in assemblea per il rinnovo delle cariche sociali. Domani, alle 21, il comitato ambientalista si darà appuntamento alla palestra di via papa Giovanni XXIII: rimetterà il mandato il direttivo composto dal presidente Piero Firpo, dal vice presidente Giorgio Allegri, dal segretario Settimo Sordano, dal tesoriere Marino Colombo e dai consiglieri Marco Bova, Elena Coldesina, Marco Guffanti, Antonio Marchesoni e Riccardo Orlandi. «Si deve sapere che Parona, con due fonderie, due aziende chimiche e un inceneritore, è il primo Comune della provincia per numero di industrie a elevate potenzialità di inquinamento - dicono dal comitato - Chi pensa che servano controlli più efficaci, chi vuole darci una mano per proporre interventi di miglioramento, è atteso all’assemblea». (u.d.a.)

la Provincia Pavese — 14 dicembre 2010

Parona, deroga alle chiusure domenicali e festive

 

 

PARONA. Il Comune ha definito le cinque giornate di deroga all’obbligo della chiusura domenicale e festiva per il 2011. Le medie e grandi strutture di vendita potranno restare aperte al pubblico giovedì 6 gennaio, domenica 17 aprile, giovedì 2 giugno, domenica 10 luglio e domenica 20 novembre; inoltre, nel calendario annuale di apertura sono inserite anche la prima domenica dei mesi da gennaio a novembre, l’ultima domenica di novembre, le giornate domenicali e festive di dicembre. A Parona sono aperti sedici esercizi commerciali di vicinato, tre attività di commercio elettronico, un’attività di commercio mediante distributore automatico, una media struttura di vendita e il centro commerciale Bennet. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 12 dicembre 2010

La scure dei tagli anche sui collegi elettorali

 

 

 

PAVIA. Tutto come previsto: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto che formalizza il taglio di sei colleggi elettorali in provincia di Pavia. Taglio imposto dalla necessità di risparmiare, taglio già approvato dal consiglio provinciale lo scorso maggio. Le uniche varianti rispetto ai collegi impostati da piazza Italia, il passaggio del Comune di Mezzana Rabattone dal collegio di Sannazzaro in Lomellina a quello di Cava Manara nel Pavese, e un ritocco dei confini territoriali del collegio lomellino di Robbio. La ridefinizione dei collegi uninominali provinciali grazia il Pavese, in virtù dell’incremento demografico raggiunto in questi ultimi anni, e mette mano a una fascia di Lomellina che interessa i Comuni di Cassolnovo, Cilavegna, Gravellona e Parona. Le forbici della Provincia strette anche su due collegi urbani di Pavia, su Vigevano, Varzi e Sant’Alessio con Vialone, producendo una riduzione di 6 consiglieri provinciali (i quali percepiscono in media 70 euro al mese) e due assessori (complessivamente circa 60 mila euro all’anno). Anche la prossima giunta sarà più leggera: 8 assessori anzichè 10. La distribuzione dei collegi elettorali provinciali per il voto del 2011, avrà questo assetto: Belgioioso (13 Comuni e 24 sezioni), Broni (18-38), Casorate Primo (10-22), Casteggio (18-29), Cava Manara (8-18), Chignolo Po (12-24), Gambolò (9-23), Garlasco (3-17), Mede (15-24), Mortara (9-26), Pavia I (1-84), Pavia II e Pavia III, Rivanazzano (21-37), Robbio (10-28), Sannazzaro (11-24), Siziano 7-17), Stradella (14-28), Vigevano I (1-61), Vigevano II e III, Voghera I (1-39), Voghera II, Vidigulfo (9 comuni e 17 sezioni).

la Provincia Pavese - 08 dicembre 2010

Si cede la palestra per salvare i conti della Multiservizi

 

 
PARONA. La palestra di via Papa Giovanni XXIII passerà dal Comune alla Parona Multiservizi spa. Il valore dell’immobile è di 1,3 milioni di euro, cifra con cui la municipalizzata riuscirà a ripianare un buco di 800mila euro. La decisione è stata comunicata dal sindaco Silvano Colli. “La nostra società per azioni sarà così messa nelle condizioni di coprire il passivo determinato, in parte, dalla vicenda di Combitalia srl”, ha spiegato Colli. Combitalia è una società controllata per il 51% dalla Parona Multiservizi spa, che fa capo al Comune, e per il 49% dalla società lussemburghese Avena: fu creata nel 2005 per seguire la nascita del raccordo ferroviario a servizio del termodistruttore. Raccordo fermo ormai da due anni e oggi invaso dalle erbacce. Ora, dopo due aste andate deserte, Combitalia sarà messa in liquidazione. Il Comune aveva messo in vendita il 51% di Combitalia al prezzo di 1,7 milioni: per due volte Avena aveva presentato un’offerta ritenuta non conforme dalla commissione giudicatrice. Ora il Comune seguirà la via della cessione della palestra per andare incontro alle necessità della Multiservizi guidata dal presidente Giulio Colli. Nel dibattito è intervenuto anche l’assessore Mauro Sommi: “Non ho mai approvato l’intervento del pubblico nel mondo dell’economia. Il caso di Combitalia e della Multiservizi, rivelatosi fallimentare, ne è un esempio lampante. Ora servirà rivedere il ruolo complessivo della municipalizzata all’interno del contesto comunale e territoriale”. - Umberto De Agostino

 

La Lomellina il Settimanale della gente - 1 Dicembre 2010

Nuovo statuto: sarà anti centrali

 

 

Rinviate al prossimo consiglio comunale le interpellanze presentate da Parona Giovane per l’assenza giustificata del capogruppo Marzetto, il consiglio comunale di sabato scorso, si è incentrato su alcune comunicazioni del sindaco Colli e l’approvazione del bilancio. “Ho chiesto al sindaco con lettera controfirmata da entrambi e protocollata – dichiara Marzetto - di rinviare, le interpellanze presentate dal Gruppo Parona Giovane, al prossimo consiglio comunale, chiedendo inoltre che esso sia convocato entro Natale, in quanto, alcune interpellanze perderebbero di peso spazio temporale, non essendo, più avanti, più attuali”.

Tra le comunicazioni del primo cittadino la questione centrale e l’accordo con Mortara. “Abbiamo ricevuto – ha dichiarato Colli – dal ministero dello Sviluppo Economico una nota che archivia definitivamente il discorso centrale. Come già detto in precedenza preso atto di questa passo, in cui tutti confidavamo, sarà cura di questa amministrazione convocare nelle prossime settimane la commissione per la revisione dello statuto comunale al fine di redigere le prime pagine dello stesso, pagine nelle quali deve essere inserita la posizione, per cui sul territorio paronese non possono insediarsi impianti di centrali o altri impianti con un alto impatto ambientale, questo per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. Per quanto riguarda il discorso con Mortara – continua Colli – si è raggiunto un accordo sulla base di 430.000 euro per il periodo 2007-2009, mentre a partire dal 2010 il Comune verserà un terzo dei proventi della seconda caldaia. Per quanto riguarda il PM10, che era uno dei punti delle interpellanze presentate da Parona Giovane, e che sarà approfondito nel prossimo consiglio comunale, Lomellina Energia ha comunicato all’Arpa i dati in relazione al recente incendio, dati che non evidenziano problemi. Si è trattato di un incendio pesante dal punto di vista economico, ma che fortunatamente non ha avuto conseguenze sulle persone. Ad oggi non risulta nulla di particolare”. Chiuse le comunicazioni si è poi passati alla votazione del bilancio, un rendiconto che come già ventilato in sede di stesura iniziale non ha spazi per grandi opere. “Il bilancio – continua Colli, oltre che sindaco, anche in veste di assessore alla partita – si attesta sui 6.204.000 euro, viene chiuso con piccole variazioni di assestamento. E’ un bilancio che come già detto non permette di fare grandi investimenti, una situazione che risente della congiuttura generale e di alcune situazioni ancora irrisolte che pesano sulle casse comunale come la questione Combitalia. Tra gli introiti non previsti in fase di stesura preventiva, ci sono 135.000 euro elargiti dalla Regione Lombardia a fondo perduto per il recupero della testa e dell’asta del cavo. Recupero de fontanone per il quale sarà steso a breve un progetto”. Il rendiconto è stato approvato dalla maggioranza mentre la minoranza, rappresentata dai presenti Luca Trovati e Chiara Brunazzi di Parona Viva si è astenuta.

 

Iniziative, interpellanze gruppo di minoranza Parona Giovane - 24 Novembre 2010

Vedi: Relazione sul Consiglio Comunale di Parona del 27-11-2010

 

La Lomellina il Settimanale della gente - 24 Novembre 2010

Interpellanze in aula sull'incendio al termo

E’ in calendario nei prossimi giorni, entro il 30 novembre, la riunione del consiglio comunale che dovrà approvare il bilancio consuntivo. All’ordine del giorno ci dovrebbero essere anche le numerose interpellanze presentate da Parona Giovane, rappresentata in consiglio, tra i banchi della minoranza dal capogruppo Donatella Marzetto. Interpellanze che riguardano sia il recente incendio all’inceneritore, le cui opere di messa in totale sicurezza dell’area, con la chiusura, da parte dei vigili del fuoco, dell’intervento, sono state portate a termine soltanto venerdì scorso dopo oltre due settimane di lavoro, sia su alcune situazioni di degrado ambientale, come lo stato strutturale dell’acquedotto di via Scocchellina e la sicurezza stradale con particolare accenno alla situazione della rotonda posta nei pressi del cimitero comunale e di via quattro novembre, dove gli abitanti si sono già lamentati per la velocità delle macchine. Ma, i prossimi giorni sono cruciali anche per quanto riguarda la situazione Combitalia con un incontro tra la Parona Multiservizi Spa ed il Comune per analizzare lo stato della situazione. Proprio su Combitalia, e più precisamente sulla situazione dello scalo ferroviario, nei giorni scorsi, è apparso, su un famoso social network, un filmato di oltre nove minuti, realizzato da Parona Giovane che documenta lo stato attuale del progetto. Un servizio, dal titolo “le verità nascoste.... di Parona” che potremmo definire alla “Striscia la notizia” giocato senza eccessiva enfasi, in modo non pesante, ma di denuncia, curato anche dal punto di vista musicale, che ha lo scopo di porre l’accento su una questione che da parecchi mesi attanaglia l’amministrazione, progetto non ultimato per il quale sono stati spesi qualche centinaia di migliaia di euro.

 

Gruppo Parona Giovane che proprio mentre il giornale va in macchina ha organizzato, aprendo le porte della propria sede a tutti i paronesi, un incontro per far conoscere qual è stata l’attività del gruppo nell’ultimo anno e quali saranno le iniziative future.

 

la Provincia Pavese - 24 novembre 2010

Parona, sottopasso dimenticato

 

PARONA. Il sottopassaggio ferroviario costato 960mila euro, realizzato e mai inaugurato. Il gruppo Parona Giovane ha girato il video “Le verità nascoste di Parona”, pubblicato su Facebook, con cui denuncia l’opera incompiuta. Da parte sua, il sindaco Silvano Colli ammette: «Per collegarlo alla stazione ferroviaria manca il marciapiede, che avrebbe un costo di 200mila euro». «Ma io - prosegue il sindaco Colli - ho ereditato la situazione dalla giunta precedente». Secondo la maggioranza, l’ex sindaco Giovanna Ganzi si sarebbe lasciato sfuggire il progetto del potenziamento della stazione ferroviaria, del costo di 1,5 milioni di euro. All’inizio dell’anno il vice sindaco Gianbattista Bianchi aveva parlato di un “mancato trasferimento da parte delle Ferrovie dello Stato”. Ganzi replica: «Io ero a conoscenza di un progetto che prevedeva la costruzione di una pensilina e di un marciapiede per favorire il passaggio dei pendolari da un binario all’altro. Ma il progetto era collegato al raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara, che, come noto, si è fermato ad Albairate. Comunque, non sono a conoscenza di alcuna convenzione che avrei dovuto firmare mentre ero sindaco». E sulla rete sociale Facebook i giovani, rappresentati in consiglio comunale da Donatella Marzetto, si chiedono quando sarà aperto il sottopasso e quando sarà costruito il secondo binario. La stazione di Parona Lomellina avrebbe dovuto essere spostata sul lato opposto della linea ferroviaria, verso Vigevano, davanti al grande parcheggio previsto nel progetto originario del raddoppio della Milano-Mortara. Ora la “cattedrale nel deserto” documentata su Facebook da Parona Giovane torna a dividere il paese. Per Colli è un ostacolo non da poco: «Non credo che sarà facile trovare quei 200mila euro per il marciapiede. Comunque, cercheremo di rimediare a quanto non è stato fatto in passato». In chiusura di video Parona Giovane si chiede anche i motivi del fallimento del raccordo ferroviario. - Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 23 novembre 2010

Viabilità e sicurezza Oggi un confronto

 

PARONA. «Parona Giovane-La voce del futuro» allarga il gruppo. Oggi, alle 21, nella saletta polivalente di via Toma si terrà l’incontro «Parona Giovane ha bisogno anche di te». «Presenteremo il lavoro svolto finora in opposizione e quello che vorremmo fare in futuro: inoltre, raccoglieremo le iscrizioni, per cui è necessaria un’età minima di 16 anni». In questi giorni il gruppo rappresentato in consiglio da Donatella Marzetto ha presentato alcune interpellanze incentrate sulla sicurezza stradale. Una collinetta di terra ed erba al centro della rotatoria sulla provinciale Mortara-Cilavegna limita la visuale agli automobilisti: «Chiediamo che sia rimossa la terra che limita una corretta visibilità». Inoltre, Parona Giovane chiede quando strada Marziana e le vie XXV aprile e IV novembre, oggi di competenza provinciale, passeranno al Comune di Parona.(u.d.a.)

la Provincia Pavese - 17 novembre 2010

Parona, l'acquedotto perde i pezzi

 

PARONA. Il cemento si è staccato in molti punti delle colonne portanti dell’acquedotto e ora i tondini di ferro interni al cemento armato sono scoperti. «Con il tempo questi tondini arrugginiscono e si staccano dal cemento compromettendo le qualità portanti del cemento armato», dice Donatella Marzetto, consigliere della minoranza «Parona giovane» che lancia l’allarme attraverso un’interpellanza inviata al sindaco Silvano Colli. «Come molti paronesi hanno senz’altro notato anche a occhio nudo, l’acquedotto di via IV Novembre non gode di ottima salute: così il nostro gruppo, attento alla sicurezza dei cittadini, vorrebbe sapere se sono già stati presi provvedimenti e, in caso positivo, quali - commenta Donatella Marzetto -. Nel caso non fosse stato preso alcun provvedimento, chiediamo di effettuare una perizia sulla struttura per conoscerne le reali condizioni e per sapere quali interventi siano necessari per ripristinarne lo stato ottimale, anche considerando la vicinanza dell’acquedotto a due condomini. A questo scopo sollecitiamo il sindaco a un rapido intervento». Il sindaco Colli conferma di voler intervenire: «Farò esaminare la struttura dal nostro ufficio tecnico, ma escludo in ogni caso qualsiasi problema per l’acqua distribuita nelle abitazioni. Mi permetto di suggerire a Parona Giovane di segnalare eventuali disguidi agli uffici comunali». Ma al centro delle iniziative di Parona giovane non c’è solamente l’acquedotto. Donatella Marzetto e gli altri componenti del gruppo fanno rilevare che il bando «Avviso esplorativo per la ricerca di manifestazione di interesse all’affidamento di incarico professionale per la redazione del Piano di governo del territorio» è scaduto il 6 agosto, senza alcun esito. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 11 novembre 2010

La minoranza vuole chiarimenti: «Siamo pronti alle emergenze?»

 
PARONA. «Il sindaco non ha ancora informato la cittadinanza sull’incendio scoppiato al termodistruttore e sull’aumento del livello delle polveri sottili: chiediamo, quindi, che risponda a noi in consiglio comunale». Donatella Marzetto, consigliere della minoranza Parona giovane, ha presentato due interpellanze a sfondo ambientale. «Vorremmo sapere dall’Arpa quali sostanze sono state rilasciate dall’incendio e dove saranno smaltite le ceneri prodotte, posto il fatto che è vietato lo stoccaggio di ceneri sul nostro territorio - dice -. Inoltre, vorremmo sapere che cosa ha fatto il sindaco Colli in qualità di responsabile della salute dei cittadini. Esistono a Parona un piano di fuga e centri di raccolta per la popolazione nel caso succedano altri incendi di questa gravità?». Richieste di chiarimento anche sulla situazione ambientale: «Le spese saranno a carico del Comune o di aziende del territorio?». (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 19 novembre 2010

Parona, violentava la moglie Condanna a 6 anni confermata in appello

 

 

 
PARONA. Nessuno sconto in appello per A.K., immigrato marocchino accusato di violenza sessuale e lesioni nei confronti della moglie che rifiutava di avere rapporti coniugali. Non si indica il nome dell’uomo per la privacy della vittima. Per difendersi, aveva detto di non non riuscire a capire come una moglie avesse il diritto di rifiutarsi sessualmente al marito. Davanti a questa situazione l’uomo aveva reagito picchiando la donna. Da qui l’accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate che avevano portato il tribunale di Vigevano ad emettere in primo grado una condanna a sei anni di reclusione contro la quale il magrebino ha presentato appello. Ma ieri davanti alla prima sezione della Corte d’appello per il processo di secondo grado, nemmeno il difensore del marito accusato di violenza e lesioni si è presentato: si è dovuto fare ricorso ad un avvocato d’ufficio. Il collegio giudicante in appello non ha avuto dubbi sulla responsabilità dell’imputato e accogliendo le conclusioni del sostituto procuratore generale Gianni Griguolo, ha confermato il verdetto vigevanese condannando l’immigrato anche al pagamento delle maggiori spese del giudizio. (a.c.)

Inforete - Versione On Line dell’Informatore Vigevanese - 18 Novembre 2010

Rapina in farmacia a Parona

 

Il bandito si è presentato oggi pomeriggio alle 18 con una siringa dicendo di avere l'Aids. È fuggito con un bottino di 900 euro. Un italiano, di apparente età tra i 35 o 40 anni, si è presentato oggi pomeriggio intorno alle 18 alla farmacia Basiglio di Piazza Nuova 14 a Parona. È entrato con una siringa in mano e ha minacciato la titolare: «Dammi i soldi, ho l'Aids». La donna ha tolto circa 900 euro dal cassetto e li ha consegnati al bandito che è fuggito precipitosamente. Sul posto i carabinieri.

la Provincia Pavese - 15 novembre 2010

I bambini piantano alberi

 

 

 

 

PARONA. Gli alberi cresceranno sotto gli occhi dei bambini, che vedranno giorno per giorno il frutto del loro impegno ambientale. La Festa degli alberi si terrà domani a cura delle maestre e degli alunni delle elementari, con il sostegno del Comune. La piantumazione è in programma alle 14.30 prima in via Vittorio Veneto, in un’area comunale, e poi in via Papa Giovanni XXIII, davanti alla scuola. «Il Comune ha donato due spazi in cui i bambini potranno piantare arbusti», spiega l’assessore Monica Galli. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 14 novembre 2010

Parona, bolletta da 5mila euro per il gas

 

PARONA. Ancora disguidi legati alle bollette dell’energia elettrica e del gas metano. Due, in particolare, i casi che stanno facendo discutere e che martedì il sindaco Silvano Colli porterà anche all’attenzione della Federconsumatori. A partire da una residente che ha ricevuto in un colpo solo cinque bollette del metano e ora si trova a dover pagare una cifra da primato, circa 5mila euro. Dall’altra, Daniela D’Ignoti sta vivendo un’odissea che dura dall’anno scorso. «Nel maggio 2009 ho cambiato gestore elettrico, ma da allora non ho ricevuto più comunicazioni: ho richiesto più volte la regolare bollettazione dei consumi, senza mai ottenere risposta - spiega -. Ho contattato il nuovo gestore telefonicamente e tramite fax: mi è stato confermato che il mio contratto non risultava ancora registrato, dopo oltre un anno». La situazione è aggravata dal fatto che la donna non può rimanere senza energia elettrica a causa dell’utilizzo di un apparecchio che la aiuta nella respirazione, soprattutto nelle ore notturne: «Un’interruzione della fornitura di energia elettrica, oltre ai normali disagi, causerebbe grossi problemi alla mia salute». Questi sono solo due dei disguidi che negli ultimi mesi sta vivendo gran parte dei circa 2mila paronesi. Nell’ultimo anno il gestore del gas metano e dell’energia elettrica aveva spedito bollette relative a diversi mesi. Fra gli utenti arrabbiati c’è Luigi Rosato, ex assessore nella giunta Ganzi, titolare di una carpenteria a Mortara. «Non capisco perché solo a Parona succedano questi disguidi, che fra l’altro non possiamo nemmeno discutere con la società interessata visto che il numero verde non dà risposte - accusa Rosato -. Nella mia ditta di Mortara ricevo la bolletta dell’energia elettrica ogni due mesi, ma a Parona no e nessuno ci spiega il perché». Ora cercherà di intervenire il sindaco Colli. «Martedì accompagnerò a Vigevano le due signore colpite dai disagi per coinvolgere Federconsumatori: purtroppo, in questi casi il Comune non può fare molto - dice il sindaco -. E’ un fatto ormai risaputo che alcuni settori dei servizi pubblici in Italia lasciano scontenti milioni di cittadini: cercheremo di fare quello che possiamo con Federconsumatori». - Umberto De Agostino

 

la Provincia Pavese - 10 novembre 2010

Parona, stop alla maxi centrale

 

 

 

PARONA. La centrale termoelettrica da 400 megawatt è bocciata definitivamente. Il ministero dello Sviluppo economico ha inviato all’amministrazione comunale di Parona una nota con cui anticipa l’emanazione del «provvedimento definitivo di conclusione negativa del procedimento» alla luce del parere contrario espresso nel 2007 dalla Regione Lombardia. Il 30 settembre un inatteso via libera alla compatibilità ambientale era arrivato sul tavolo del sindaco Silvano Colli spingendo il consiglio comunale a compattarsi per respingere l’eventuale insediamento dell’impianto a ciclo combinato proposto dalla Union Power e dalla collegata San Giuseppe di Vigevano. Ora il no definitivo al progetto contestato. La legge 55/2002 prevede che l’autorizzazione unica sia rilasciata d’intesa con la Regione interessata, ma già il 2 agosto 2007 il Pirellone aveva ritenuto di bocciare il progetto energetico e il ministero dell’Economia aveva detto no il 10 ottobre successivo. «Da Roma ora ci hanno spiegato che l’acquisizione della Valutazione di impatto ambientale da parte del ministero dell’Ambiente era un passaggio da effettuare, ma che non va a incidere sulla decisione finale - spiega Colli - In ogni caso, il risultato è duplice: Parona non avrà alcuna centrale termoelettrica e il ministero, con il parere favorevole, afferma che l’ambiente di Parona non è inquinato». Sempre il ministero dello Sviluppo economico ricorda che il 16 febbraio 2009 il Tar Lombardia aveva respinto il ricorso della Union Power contro la delibera regionale del 2 agosto del 2007. «Tale sentenza non risulta appellata davanti al Consiglio di Stato nei termini previsti e si considera passata in giudicato», scrive il ministero. Contro si erano schierati il «Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente» e le associazioni «Futuro sostenibile in Lomellina» e «Vigevano sostenibile». Anche il medico paronese Marco Lorena, aveva consegnato al sindaco una petizione sottoscritta da 200 medici. - Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 01 novembre 2010

Parona, completate le nomine nelle commissioni consiliari

 

 

 

PARONA. Nominati i componenti delle sei commissioni consiliari, che a breve saranno completate da semplici cittadini. Il consiglio comunale ha istituito sei commissioni operative: Servizi sociali (componenti Giuseppe Ferretti e Chiara Brunazzi), Occupazione e mondo produttivo (Andrea Ganzi e Giovanni Melissano), Sicurezza e protezione civile (Mauro Sommi e Luca Trovati), Istruzione e cultura (Monica Galli e Maurizio Antonio Marioli), Ambiente e territorio (Patrick Poggi e Antonio Sportiello), Sport e tempo libero (Giambattista Bianchi e Donatella Marzetto). Inoltre, ogni commissione indicherà un rappresentante da inserire in una settima commissione, presieduta dal sindaco Silvano Colli, che si occuperà di manifestazioni. «Le commissioni sono composte dalla maggioranza e dalle due minoranze: la giunta ha voluto coinvolgere tutti nell’opera di miglioramento della comunità», spiega il sindaco. (u.d.a.)

 

Leggi: I commenti sul Consiglio Comunale di Parona del 22 Ottobre 2010

la Provincia Pavese - 30 ottobre 2010

Termo, Parona accetta di pagare

PARONA. Dopo 7 anni intesa tra Parona e Mortara sui proventi della seconda caldaia dell’inceneritore. Mortara riceve un forfait di 430mila euro per i primi tre anni, dal 2007 al 2009, di attività della seconda linea, che brucia 180mila tonnellate annue di combustibile da rifiuto. Dal 2010 al 2014, invece, Mortara riceverà un terzo dei contributi previsti per la seconda caldaia. Nell’atto di concertazione del 2003 si parlava di 4,64 euro per ogni tonnellata di cdr: moltiplicato per 60mila tonnellate, dà una cifra teorica di circa 270mila euro l’anno. Il 19 giugno 2003 i sindaci Silvano Colli per Parona e Giorgio Spadini per Mortara firmarono la concertazione che sanciva l’obbligo di dividere i proventi della seconda caldaia del termodistruttore, avviata nel 2007. Ora i due Comuni si sono accordati. Nel municipio di piazza Signorelli si sono incontrati il sindaco di diParona, Silvano Colli, e l’assessore all’Ambiente di Mortara, Luigi Ferrari Bardile, affiancati dai segretari comunali Maurizio Visco e Maria Luisa Pizzocchero. Nel documento di sei pagine del 2003 si parlava della «necessità di interventi di mitigazione ambientale e viabilistica». All’articolo 4 i Comuni dichiaravano di voler utilizzare «i benefici economici eventualmente dipendenti dal presente atto per l’investimento sul territorio in funzione del miglior appagamento dell’interesse pubblico e per la risoluzione dei problemi di viabilità». Nello specifico si evidenzia anche la cifra, riferita all’anno 2002, da utilizzare per definire i contributi ai due enti: 7,75 euro per ogni tonnellata di rifiuti speciali non pericolosi, 6,71 euro per ogni tonnellata di rifiuti pretrattati e destinati direttamente alla seconda caldaia, e 4,64 euro per ogni tonnellata di combustibile da rifiuto. Oggi i sindaci si dicono soddisfatti. Colli: «L’accordo porta a compimento l’idea della concertazione tra i due Comuni. La bozza firmata a Parona sarà ratificata dal consiglio comunale. Devo dire, peraltro, che noi avevamo già messo a bilancio i proventi da versare a Mortara». Robecchi, che aveva minacciato di ricorrere alle vie legali in caso di mancato accordo, aggiunge: «La diatriba si è conclusa positivamente. Eravamo preoccupati sia per l’eventuale contestazione della Corte dei conti, nel caso non avessimo incassato quanto dovuto, sia per l’eventuale avvio di una causa legale». - Umberto De Agostino

Commenti di Soffritti Renato:

Le regole vanno rispettate è giusto dare a Mortara i 30 denari per il suo “SI”, espresso ai tempi, a favore del raddoppio dell’inceneritore di Parona. Altri paesi confinanti invece esprimevano in consiglio comunale parere di contrarietà. Di stesso avviso era la provincia di Pavia, i comitati sulla vicenda hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Vigevano ma è stato fatto ugualmente. Sulla vicenda delle Convenzioni con il CLIR leggi: La lettera pubblica di risposta ai Sindaci dei 32 Comuni del CLIR

La Barriera - Mensile dell' Associazione Culturale di Vigevano - 21 Ottobre 2010
 

Fuga dalle città. Stando a recenti sondaggi cresce la voglia di campagna e sempre più “cittadini” stanno pensando di abbandonare tutto e trasferirsi in luoghi più ameni. L’acqua e l’aria pulite aiutano il corpo a sentirsi meglio… Ma è tutto vero? In Lomellina certamente no. Non lo diciamo così a vanvera, tanto per essere contro. Lo afferma un rapporto dell’Asl di Pavia, dopo una accurata indagine in tutti gli ospedali della Provincia. E lo dicono anche tre associazioni ambientaliste: Futuro Sostenibile (Mortara), Comitato Salute e Ambiente di Parona e Vigevano Sostenibile. In una conferenza stampa hanno elencato i “mali” di questa terra e, diciamolo francamente, sono molto allarmanti. Ma basta parole e spazio alle cifre nude e crude, scaturite dopo una attenta analisi delle realtà produttive presenti in Lomellina.

 

Insediamenti industriali inquinanti e potenzialmente pericolosi 31

 

Discariche 7

 

Centrali (in costruzione o in attesa di autorizzazione) 7

 

«Questi insediamenti – ha affermato Angelo Grungo di Vigevano Sostenibile – provocano in livello di inquinamento ben più alto dei limiti fissati dalle normative vigenti per il PM10 (polveri sottili). A Parona, per esempio, per ben 90 giorni siamo stati oltre il limite e ben 38 giorni a Vigevano. A Mortara la centralina non misura i PM10, ma solo i PM 2,5, che sono abbondantemente più alti rispetto alle indicazioni della Comunità Europea».

 

Ma altri “numeri” sono ancor più sinistri. Il “documento di programmazione Asl di Pavia”, sostiene che le malattie riconducibili all’inquinamento atmosferico sono molto più alte rispetto alle media lombarda e italiana. In particolare i tumori all’apparato respiratorio per gli uomini è maggiore del 10,8% della media lombarda e del 19,7% di quella nazionale, mentre le malattie cardiovascolari sono (fra gli uomini) +19,7% della media nazionale e + 8,5% di quella regionale.

 

«Stando a questi numeri torneremo in trincea – sostiene Grungo – Perché moltiidi questi impianti e centrali sono collocati fra Mortara e Vigevano. Inoltre il territorio fra Broni e Stradella ha una maggiore incidenza di tumori».

 

Cosa fare, dunque, per limitare i danni? Le tre associazioni hanno stilato una sorta di percorso da seguire. In particolare chiedono…

  • che il monitoraggio in via telematica delle sostanze rilasciate dagli impianti non si limiti all’inceneritore di Parona ma sia esteso a tutti gli impianti che per legge rientrano negli IPPC (impianti potenzialmente pericolosi). A parona ve ne sono 4, a Mortara 5, a Vigevano 2
  • che sia triplicato il numero delle centraline per il rilevamento del PM 10 e del PM 2,5 su tutto il territorio
  • che vi sia il monitoraggio delle diossine (prodotte dagli allevamenti) e che sia fatto con uno studio mirato sugli allevamenti della zona
  • che vi sia il controllo dei metalli pesanti e di tutte quelle emissioni novice, tipo formaldeide
  • che personale dell’Arpa regionale, attualmente composto da due soli tecnici per una provincia composta da 195 comuni con 89 industrie IPPC, sia numericamente adeguato.
La strada da percorrere è ancora lunga e faticosa. Per ora resta il fatto, drammaticamente reale, che in Lomellina si muore di alcuni tumori più che nel resto del Paese. La responsabilità è solo e unicamente politica, da addebitare a tutti quegli amministratori che troppo facilmente si lasciano ammaliare da facili guadagni. A pagare siamo sempre e solo noi cittadini.
 
 
 
 

la Provincia Pavese - 21 ottobre 2010

Salute a rischio, le fonti di smog tra le concause determinanti

 

 

VIGEVANO. «I rischi per la salute - dice Marco Lorena, medico internista dell’ospedale Asilo Vittoria di Pavia - sono in parte legati al degrado ambientale e ai modelli di vita. E l’aumento delle sorgenti inquinanti rappresenta un vero e proprio problema». Una tesi, quella di Lorena, che è sostenuta anche da altri duecento medici della provincia di Pavia, firmatari della lettera contro l’aumento delle sorgenti inquinanti in Lomellina. «La Lomellina è sicuramente un territorio a rischio, per tutte le sorgenti inquinanti che stanno nascendo, anche se nella ricerca fornita dalla Asl di Pavia vengono esaminati dati non direttamente collegabili con l’aumento dell’inquinamento, ma legati ad una serie di concause tra cui anche quello». Lorena sarà uno dei relatori dell’incontro del prossimo 5 novembre a Mortara, all’istituto Regina Pacis, organizzato da Futuro sostenibile e dedicato al tema «Inceneritori, centrali.. e la salute va in fumo». (Ilaria Cavalletto)

 

la Provincia Pavese - 21 ottobre 2010

Mortalità oltre la media italiana

 

VIGEVANO. Tumori e malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in provincia di Pavia, dove la popolazione è anziana. «Incidono però anche anche fattori esterni, come la qualità dell’aria. La mortalità della Provincia di Pavia - dice Angelo Grungo di Vigevano sostenibile - ha livelli superiori alla media regionale del 10%. I dati sono dell’Asl di Pavia. I tumori sono la prima causa di morte negli uomini, il 39%. Frequenti i tumori all’apparato respiratorio: si pensi solo che il tasso di mortalità evitabile nella Provincia è di 67,8 ogni 10mila persone, contro le 57 lombarde e le 50 italiane negli uomini, e, sempre negli uomini, quello di malattie cardiovascolari è di 58,2, contro le 49 lombarde e le 48,5 del tasso medio italiano».Ilaria Cavalletto

la Provincia Pavese - 21 ottobre 2010

«Ciminiere e discariche, è troppo»

 
VIGEVANO. Con 32 stabilimenti inquinanti, 7 centrali e 6 discariche tra quelle in funzione e in progetto, il territorio Lomellino è particolarmente sfruttato. Lo denunciano gli ambientalisti dopo la lettera di allarme firmata da 200 medici. Secondo i dati dell’Asl in questo territorio, come nel resto della Provincia, la mortalità è 10 punti sopra la media regionale.
 

«Il territorio è già saturo di sorgenti inquinanti. Basta così, non infieriamo ancora di più». L’appello parte dalle associazioni «Vigevano sostenibile» e «Futuro sostenibile» con il comitato Salute e ambiente di Parona. Un appello che arriva dopo le 200 firme dei medici lomellini e della provincia di Pavia che hanno segnalato la zona tra quelle a rischio per la salute dei cittadini. «La situazione in Lomellina è drammatica - dicono i comitati-: qui ci sono 32 stabilimenti inquinanti con le loro ciminiere e impianti che provocano forte impatto, 7 centrali, in progetto o già funzionanti, e sei discariche, quasi tutte per rifiuti speciali». «Questi insediamenti, tutti, portano al risultato di far alzare il livello di inquinanti, di Pm10, ma soprattutto di polveri sottili e sottilissime, di diossina. A Parona l’anno scorso i limiti di legge sono stati superati per 90 giorni, a Vigevano 38. Fermiamoci», dice Angelo Grungo di Vigevano Sostenibile. A loro fanno eco i sindaci. «Le sorgenti inquinanti sono tante, e coinvolgono tutta la Lomellina - dice Elena Nai, sindaco di Gambolò - : manca una sinergia tra i piani di progettazione territoriali e quelli della Provincia. Sei progetti di discariche sono tanti, posso però dire che su Gambolò il progetto non esiste. La Provincia però deve intervenire per il problema della rimozione di tutti i tetti in amianto. Ma con sei discariche si fa male al territorio». Ferrera Erbognone, ad esempio, ne ha due: quella di amianto, e quella della raffineria di Sannazzaro. Poi ci sono quelle alla Sforzesca a Vigevano, quella di rifiuti speciali a Dorno, quella di Galliavola. Tra le centrali, le associazioni hanno individuato quelle di Olevano, che ne ha due: a biomassa legnosa, in costruzione, ed il progetto della centrale ad olio di palma, quella di Confienza a biomasse a legno. E tra le sorgenti più inquinanti, e potenzialmente pericolose, gli ambientalisti numerano quelle di Mortara, almeno cinque, Gambolò, Tromello, compresi gli allevamenti intensivi di suini. «Secondo me la Provincia deve intervenire coordinando le azioni comuni di tutto il territorio, di concerto con le autorizzazioni regionali che danno il via ad una serie di progetti presentati», dice Roberto Robecchi, sindaco di Mortara. Gli ambientalisti chiedono più controlli da parte della parte pubblica, soprattutto che il monitoraggio delle sostanze rilasciate”non si limiti alla sola Parona, ma a tutti gli impianti Ipcc, che sono soggetti ad autorizzazione integrata ambientale: a Parona ce ne sono quattro, a Mortara cinque, a Vigevano due. E basta discariche». «Sono contro alla discarica se questa contiene inquinanti, non se contiene inerti - dice Giovanni Fassina, sindaco di Ferrera - la discarica di cemento-amianto, come la nostra, ha un solo aspetto pericoloso: quello della gestione, ed è per questo che è importante che venga controllata dalla parte pubblica». «Tutto quello che si è fatto è stato fatto in base ai piani - dichiara invece l’assessore provinciale al controllo ambientale Ruggero Invernizzi -. Gli ambientalisti dicono, secondo loro, che di discariche ce ne sono troppe, io dico di no. La nostra provincia è come tutte le altre province». - Ilaria Cavalletto

la Provincia Pavese — 21 ottobre 2010

Parona, il Comune dice no alla centrale a turbogas

 

 

 

PARONA. «La centrale a turbogas non si farà. E il Comune di Parona è stato chiaro in questo senso». Parola di Mauro Sommi, assessore alla sicurezza e al territorio. Che risponde ancora una volta alle accuse e ai timori dei comitati cittadini e ambientalisti che sono sorti contro la sua proposta di costruzione. O meglio risorti, dopo il parere favorevole del Ministero dell’ambiente che è arrivata come una secchiata d’acqua gelida, dopo i “no” di Regione e Ministero dello sviluppo economico. Il nervo scoperto è una delibera, secondo gli ambientalisti non revocata, di inizio 2003 e dell’allora consiglio comunale con Silvano Colli come sindaco, dove venivano definite le linee di indirizzo per l’insediamento di un impianto a turbogas a ciclo combinato sul territorio. Un territorio individuato in via del Mulino, su un’area di 200mila metri quadri, di proprietà dell’azienda agricola “San Giuseppe” di Vigevano e un progetto portato avanti dalla “Union power”. «C’è una serie di delibere successive in cui veniva stabilito che il Comune di Parona non è l’area idonea a fare questa centrale da 400 megawatt. Pensare che gli enti locali siano favorevoli è una bestialità - dice -. Il Comune, maggioranza e opposizione, ha deliberato la sua contrarietà alla costruzione della centrale, e sono contrari alla costruzione anche la Regione e il Ministero dello sviluppo economico». «Ma non c’è ufficialità, non c’è ancora la certezza e noi non vogliamo si corra il rischio di guardare le cose procedere - dicono dal comitato “Salute ed ambiente” di Parona - e che poi non si faccia più niente per opporsi. Quella delibera va revocata». «Abbiamo anche mandato una lettera per sicurezza al Ministero dello sviluppo per avere la certezza che tutto l’incartamento venga archiviato, in merito anche a un’autorizzazione di un altro ministero arrivata dopo tre anni. Il Comune impedirà la costruzione della centrale, così come è d’accordo con tutti gli altri enti locali coinvolti». (ila.cav.)

 

 

 

La Lomellina il settimanale della gente - Mercoledì 20 Ottobre 2010

Ricorso al Tar contro la centrale

Centrale a turbogas, cosa succede? Anche il progetto della centrale da 400 megawatt e la recente presa di posizione del Ministero per l’Ambiente sono stati al centro dell’incontro di sabato, con i comitati ambientalisti ed i cittadini desiderosi di conoscere qual è la situazione reale. Il sindaco Colli ha ribadito come l’Amministrazione ha già inoltrato richiesta di chiarimenti per capire se il parere del Ministero è qualcosa che va agli atti di un procedimento già archiviato o se riapre la questione. A tal proposito, il comune di Parona ha sessanta giorni per far ricorso al Tar sull’ultimo parere emesso dal Ministero dell’Ambiente. Ricorso, che il consigliere di minoranza Luca Trovati di Parona Viva ha suggerito di perseguire in ogni caso. “Secondo il mio parere – commenta Trovati – l’azione di ricorso al Tar è una via comunque da percorrere per cancellare ogni dubbio e mettere la parola fine alla questione chiudendo anche altre eventuali passaggi futuri”

 

INFORMATORE LOMELLINO - Mercoledì 20 Ottobre 2010

 

Parona: sull’ambiente l’allarme dei medici nell’assemblea aperta

 

 

 

PARONA - Una lettera firmata da oltre 200 medici della Lomellina in cui si dimostra una seria preoccupazione per la salute dei propri concittadini, è stata presentata in consiglio comunale aperto che si è tenuto a Parona sabato scorso. A leggere la lettera Marco Lorena, portavoce dei medici, preoccupati dei danni alla salute causati dalle micidiali polveri sottili, soprattutto nei soggetti più deboli, come anziani e bambini. A Parona, centro di circa 2mila abitanti, gli sfori sulle emissioni del Pm 10 e 2,5 sono quasi una quotidianità. Per quanto riguarda un possibile potenziamento del termovalorizzatore, ventilato da più parti, il sindaco Silvano Colli e tutta l’amministrazione hanno dichiarato che faranno tutto quanto la legge permette affinché non avvenga. Diversamente la raccolta differenziata non ottiene il parere favorevole dell’amministrazione, in quanto valutata molto dispendiosa e di esito incerto. Il sindaco Silvano Colli vede il termovalorizzatore come la soluzione ottimale per lo smaltimento dei rifiuti. “Quando non c’era il termovalorizzatore - ha detto infatti il sindaco - i rifiuti venivano raccolti nelle discariche e questo comportava un maggior impatto ambientale. Così invece è la soluzione ottimale per lo smaltimento dei rifiuti”. Alla domanda specifica di Alda La Rosa del comitato Futuro Sostenibile, su quanto il comune di Parona guadagni effettivamente sui provenienti del termovalorizzatore, ha risposto l’assessore Mauro Sommi, affermando che grazie ai quei soldi “si è potuto procedere a molti interventi sul comune, aiutare famiglie in difficoltà ed assicurare uno stipendi dignitoso ai molti paronesi e non solo a loro che lavorano nelle industrie del paese”

 

 

la Provincia Pavese - 17 ottobre 2010

 

Sommi: «Costosa la differenziata porta a porta»

 

 

 

PARONA. «La differenziata porta a porta avrebbe costi che, in gran parte, dovrebbe sostenere il cittadino». Ha risposto così l’assessore Mauro Sommi alla richiesta del pubblico in aula consiliare. Ieri il sistema di raccolta e smaltimento rifiuti è stato al centro di alcuni passaggi dell’incontro dedicato all’ambiente. «Sul versante della gestione dei rifiuti, anziché proseguire le politiche virtuose di contenimento della produzione, differenziazione della raccolta, recupero e riciclaggio dei materiali previste dalla legge regionale, Pavia e la Lomellina hanno concentrato sforzi e risorse sulla pratica dell’incenerimento - ha accusato Riccardo Orlandi leggendo un passo della lettera aperta al sindaco Colli - La nostra provincia è penultima davanti a Brescia per la raccolta differenziata e comunque ben al di sotto dell’obbligo di legge. In compenso, sulla Lomellina ricade l’onere di gestire l’impatto ambientale dell’inceneritore e di affrontare il problema dello smaltimento delle tonnellate di ceneri inerti prodotte, rifiuto classificato come tossico-nocivo». L’assessore Sommi ha replicato ricordando quanto già fatto dal Comune. Dall’altro giorno mobili, divani e poltrone sono smaltiti con il servizio porta a porta. (u.d.a.)

 

Vedi la nostra risosta nei Comunicati stampa: La caduta degli Dei - 18 Ottobre 2010

 

 

 

 

la Provincia Pavese - 17 ottobre 2010

 

Ambiente, Parona ci ripensa

 

 

 

PARONA. «Una terza caldaia per l’inceneritore? Solo voci: in municipio non è arrivata nessuna richiesta». Il sindaco Silvano Colli ha dissipato i timori espressi dal Comitato per la salute e l’ambiente, e dalle associazioni Futuro sostenibile e Vigevano Sostenibile, che ieri si sono incontrati con la giunta. Nella riunione è emersa la volontà dei cittadini di dire “no” a nuove centrali. La situazione ambientale era al centro della lettera aperta di 200 medici della Lomellina e della provincia di Pavia che il paronese Marco Lorena, medico all’ospedale Asilo Vittoria di Mortara, ha consegnato a Colli. «Respirare aria con una grande quantità di polveri sottili è oltremodo nocivo», hanno scritto i medici. Il limite di Pm10 registrato a Parona è molto spesso oltre i limiti di legge. Ieri si è parlato di tutela ambientale a 360 gradi: fra il pubblico, numerosi giovani e ambientalisti. Non è mancato un fuori programma che ha suscitato più di un sorriso: Antonio Marchesoni, volto storico dell’ambientalismo locale, ha consegnato a Colli un sacchetto con un caco e alcune foglie annerite «dal forte inquinamento atmosferico». Al centro del dibattito, il termodistruttore di Lomellina Energia, autorizzato a smaltire 380mila tonnellate di rifiuto solido urbano e di «secco», cioè combustibile da rifiuto, nelle due caldaie funzionanti. «Questo impianto ha risolto l’emergenza rifiuti in Lomellina e, in più, le sue emissioni non hanno mai sforato i limiti di legge», hanno detto Colli e l’assessore Mauro Sommi. Plinio Chiesa e Alda La Rosa, per Vigevano sostenibile, hanno avanzato timori sul probabile progetto di una terza caldaia, smentito dalla giunta. Non è mancato un passaggio sulla centrale elettrica a turbogas da 400 megawatt progettata dalla Union Power e, nel 2007, bocciata dalla Lombardia e dal ministero dello Sviluppo economico. Il parere di compatibilità ambientale favorevole del ministero dell’Ambiente, giunto nei giorni scorsi in municipio, è stato interpretato dalla giunta come «una pratica parallela, ormai superata nei fatti». Luca Trovati, capogruppo della minoranza Parona viva, ha suggerito di anticipare i chiarimenti richiesti dal Comune: «Anche se mi sembra la classica situazione della mano destra che non sa che cosa fa la sinistra, rivolgiamoci subito al Tar per bloccare il parere favorevole». Infine, sulla situazione della tutela ambientale locale, i cittadini hanno convenuto: «A Parona sono da escludersi ulteriori insediamenti ad alto impatto ambientale o il potenziamento di quelli esistenti. E non vogliamo centrali elettriche». - Umberto De Agostino

 

la Provincia Pavese - 17 ottobre 2010

Gli ecologisti vogliono più informazioni

 

OLEVANO. Gli ambientalisti lomellini si appellano al diritto all’informazione. «Abbiamo chiesto agli organi competenti (Provincia, Asl, Arpa) i dati relativi agli inquinanti rilasciati dagli impianti che operano in Lomellina». La richiesta arriva da Alda La Rosa, presidente dell’associazione Futuro Sostenibile in Lomellina. «Il nostro sodalizio - spiega Alda La Rosa - ha inviato a fine settembre una richiesta di accesso alle informazioni in materia di ambiente come prevede la legge, relativamente ai sistemi di rilevazione delle sostanze inquinanti rilasciate dagli impianti industriali a Mortara, Parona, Confienza, Olevano e Castello d’Agogna». La richiesta è stata inviata all’Arpa e all’Asl di Pavia, a Regione e Provincia, ai comuni interessati. L’assessore provinciale all’Ambiente Ruggero Invernizzi risponde: «La trasparenza innanzitutto. Nulla osta che l’associazione e altre dispongano dei dati ufficiali raccolti. Ho dato disposizione ai miei funzionari di provvedere all’inoltro. Disponiamo di monitoraggi sull’inceneritore di Parona, dello stato dell’aria di Parona dove ci sono anche altri impianti a rischio come la Vedani, e poi quelli del termo Sit di Mortasa e dei due impianti a biomassa di Olevano. I nostri interlocutori sono i cittadini che vivono su questo territorio: hanno pieno diritto di conoscere i riscontri dell’aria che respirano quotidianamente». La presidente La Rosa aggiunge ancora: «Speriamo vengano pubblicizzati, anche on-line, le modalità di monitoraggio di Pm10, Pm2,5 e Pm 0,1. E poi degli ossidi di azoto, zolfo, carbonio, anidridi, ammoniaca, acidi cloridrico, solforico e fluoridrico, diossine, organici tossici, metalli pesanti e di qualsiasi emissione nociva». La Rosa conclude: «Le associazioni di difesa del territorio hanno diritto di conoscere questo ed altro. Vogliamo che i nostri esperti di fiducia possano prendere parte ai monitoraggi ove non fossero ancora stati attivati». (p.c.)

la Provincia Pavese - 20 ottobre

Insulto razzista al collega medico

 

 
MORTARA. Insulti razzisti tra medici. Li ha denunciati uno specialista gastroenterologo dell’ospedale di Mortara, originario del Benin, segnalando un episodio all’Ordine dei medici e alla direzione sanitaria. L’Azienda ospedaliera ha ora avviato accertamenti. Il dottor Francis Lawson è in Italia dal 1988. Ha studiato all’Università cattolica di Roma ed è italiano a tutti gli effetti, anche se la lunga procedura burocratica per ottenere la cittadinanza si è conclusa solo lo scorso anno, nonostante il medico, che abita a Parona, abbia da tempo famiglia e attività nel nostro paese. Lawson è libero professionista, da nove anni in servizio alla casa di cura Beato Matteo di Vigevano e all’ospedale Asilo Vittoria di Mortara. Al nosocomio mortarese, lunedì 11 ottobre, è avvenuto l’episodio che Lawson non ha voluto far passare sotto silenzio scrivendo una lettera alla direzione sanitaria e inviando una e-mail al presidente dell’Ordine dei medici di Pavia, Giovanni Belloni. La versione fornita dal medico si riporta a una telefonata tra lui e un collega. Secondo la ricostruzione di Lawson, il fatto è accaduto mentre lui era in servizio al Pronto soccorso dell’Asilo Vittoria e l’altro medico, che lavora in un reparto diverso, era in turno di reperibilità. «Ho chiesto la collaborazione del collega - afferma il gastroenterologo - naturalmente per motivi di lavoro legati a situazioni organizzative interne che sono note e che ho fatto presente, ma che comunque sono un discorso a parte rispetto all’episodio segnalato, che mi tocca invece sul piano personale. Abbiamo parlato al telefono e poi, quando la conversazione stava per essere interrotta e stavo per appoggiare il ricevitore, ho sentito dall’altra parte il collega pronunciare la frase “negro di merda”. Inutile dire che mi sono sentito offeso e amareggiato. L’epiteto mi è stato rivolto da un collega, non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione e ho deciso di non lasciar correre». L’Azienda ospedaliera, dal canto suo, ha avviato accertamenti. «Abbiamo ricevuto lunedì la lettera del dottor Lawson - spiega il direttore sanitario Domenico Vlacos - e convocheremo le parti per ascoltare entrambe le versioni. Stiamo verificando i fatti e non diamo per scontata nessuna versione. Certo, mi auguro sia stato un malinteso perchè, se la frase fosse veramente stata rivolta in quei termini, sarebbe riprovevole e ingiustificabile e il caso non verrà certo passato sotto silenzio». - Lorella Gualco

 

la Provincia Pavese - 16 ottobre 2010

Smog, concentrazione già oltre i limiti

 

 

 

VIGEVANO. Dopo molti mesi di aria pulita, le polveri sottili cominciano nuovamente a oltrepassare i limiti consentiti anche a Vigevano. Giovedì, il Pm10 ha toccato quota 54 microgrammi al metro cubo (il vaore limite è di 50 microgrammi) e, alla metà di ottobre, il primo sforamento fa temere anche che non sarà l’ultimo della stagione. Lo sforamento del Pm10 a Vigevano è accompagnato, in Lomellina, da dati più elevati a Sannazzaro, dove le polveri sottili hanno raggiunto una concentrazione di 70 microgrammi al metrocubo, e a Parona, dove ha toccato quota 62 microgrammi. A Sannazzaro, la centralina ha rilevato il secondo sforamento consecutivo, come a Parona. (d.a.)

la Provincia Pavese - 15 ottobre 2010

Parona, no dei medici alla centrale

 

 

 

PARONA. Domani in municipio arriveranno medici, ambientalisti e cittadini per rafforzare il no alla centrale termoelettrica a turbogas già espresso dal consiglio comunale all’unanimità. Alle 10 i rappresentanti del Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente e delle associazioni Futuro sostenibile in Lomellina e Vigevano sostenibile consegneranno al sindaco, Silvano Colli, la petizione promossa dal medico locale Marco Lorena e sottoscritta da 200 medici della provincia. Nel documento si evidenzia la generale situazione di degrado ambientale del territorio, che potrebbe aggravarsi con il proliferare di nuove centrali termoelettriche. «Inoltre, presenteremo al Comune una lettera aperta per una moratoria a livello provinciale delle procedure di autorizzazione di questi insediamenti per la produzione di energia elettrica e avanzaremo richieste di intervento mirate alla situazione ambientale paronese - spiegano dal Comitato dei cittadini -. L’incontro costituirà l’occasione per chiedere chiarimenti in merito ai recentissimi e preoccupanti sviluppi della vicenda legata alla costruzione di una centrale da 400 megawatt a Parona». Una settimana fa era arrivato il parere favorevole del ministero per la compatibilità ambientale dell’impianto progettato dalla Union Power e dalla vigevanese San Giuseppe srl, già bocciato dalla Regione. Domani in municipio arriveranno anche i rappresentanti di Parona Giovane, che su Facebook hanno chiamato a raccolta cittadini e ambientalisti. - Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 12 ottobre 2010

Parona, 200 firme anti-centrali

 

PARONA. «Le fonti veramente rinnovabili sono il sole, il vento e l’acqua: le altre risorse impiegate per alimentare le centrali elettriche, come il gas metano, il cippato di pioppo o l’olio di palma, non fanno che aumentare il degrado ambientale». I comitati ambientalisti si mobilitano dopo che il municipio di Parona ha ricevuto, a sorpresa, il parere positivo del ministero dell’Ambiente alla centrale termoelettrica a turbogas da 400 megawatt proposta dalla società Union Power e dall’azienda agricola San Giuseppe di Vigevano. Centrale già bocciata tre anni fa dal ministero dello Sviluppo economico e dalla Regione. Sabato, alle 10, in municipio i rappresentanti del Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente, di Futuro sostenibile in Lomellina e di Vigevano sostenibile consegneranno al sindaco Silvano Colli la petizione promossa dal dottor Marco Lorena e sottoscritta da 200 medici della provincia di Pavia. Lorena, medico all’Asilo Vittoria di Mortara, già in prima linea nel 2004 quando si costituì il comitato anticentrali La nostra Parona, commenta così: «Siamo preoccupati perché si continua a parlare di costruzione di centrali termoelettriche, che secondo noi contribuiscono all’aggravamento della situazione». Sempre sabato le tre associazioni consegneranno alla giunta una lettera aperta, con cui esprimeranno la loro posizione sulle centrali. «Avanzeremo alcune richieste di intervento mirate alla situazione ambientale paronese», si limita a dire Riccardo Orlandi, portavoce del Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente. Il pericolo per l’ambiente era già stato sollevato nei mesi scorsi dal comitato Futuro sostenibile in Lomellina di Castello d’Agogna in relazione alle due centrali elettriche in costruzione a Olevano: «L’incremento delle polveri sottili era già confermato dalle ditte costruttrici nella loro richiesta di autorizzazione. I danni alla salute provocati dalle polveri sottili sono certificati da studi medici approfonditi a livello mondiale. Crediamo che nessuno voglia per il proprio paese un futuro in cui sia difficile vivere per la criticità delle condizioni ambientali». Nei mesi scorsi erano state raccolte 5mila firme contro le centrali elettriche progettate in Lomellina. - Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 11 ottobre 2010

Parona, raccolta degli ingombranti

 

PARONA. Da venerdì mobili, divani e poltrone saranno smaltiti con il servizio porta a porta. Il Comune infatti ha istituito il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti, che sarà svolto dai mezzi del Clir (Consorzio di smaltimento rifiuti) di Mortara, direttamente davanti all’abitazione dei cittadini residenti in regola con il pagamento della tassa rifiuti. «Ogni contribuente Tarsu avrà diritto a tre ritiri l’anno a titolo gratuito: le successive richieste comporteranno un pagamento anticipato di 30 euro per ogni intervento - spiega l’assessore Mauro Sommi - Questo per invitare i cittadini a cumulare gli ingombranti da far ritirare senza costringere i mezzi del Clir a passare in paese più volte al mese». La raccolta sarà effettuata il secondo e l’ultimo venerdì di ogni mese, dalle 8 alle 13. L’entità dei rifiuti ingombranti non potrà essere superiore alla capacità di carico del mezzo messo a disposizione del Clir e comunque non superiore alle cinque unità da smaltire per ogni richiesta. I rifiuti ingombranti devono essere collocati nel giorno e nell’ora previsti per il ritiro in prossimità dell’accesso dell’unità abitativa domestica. «Ricordiamo che dal servizio sono escluse le attività di trasloco, di sgombero, di smontaggi o simili», aggiunge l’assessore Sommi. I cittadini di Parona interessati al porta a porta possono chiamare l’ufficio tecnico comunale o visitare il sito del Municipio www.comune.parona.pv.it. - Umberto De Agostino

la Provincia Pavese -10 ottobre 2010

Ok alla centrale, il Comune si oppone

 

 

PARONA. Il ministero dell’Ambiente dà l’ok alla centrale termoelettrica a turbogas da 400 megawatt proposta da Union Power e azienda agricola San Giuseppe di Vigevano. Ma il via libera alla compatibilità ambientale arriva tre anni dopo la bocciatura del progetto da parte del ministero dello Sviluppo economico e della Regione Lombardia. Il plico inviato dal ministero dell’Ambiente ha suscitato stupore fra i consiglieri comunali, che si sono riuniti in municipio per decidere il da farsi. La maggioranza del sindaco Silvano Colli e le opposizioni di Luca Trovati e di Donatella Marzetto sono sulla stessa lunghezza d’onda: «Pretenderemo un chiarimento da parte degli uffici ministeriali, ma, in caso di mancata conferma dell’archiviazione del procedimento, avvieremo tutte le iniziative per impedire l’insediamento della centrale». L’ex sindaco Giovanna Ganzi, che nel 2007 ricevette dalla Regione il decreto di archiviazione del progetto, commenta così: «Sono esterrefatta e anche addolorata. I cittadini di Parona si erano mobilitati in massa per respingere questa e altre due centrali elettriche, ora da Roma arriva questo decreto. Spero si tratti di un disguido burocratico». La centrale termoelettrica aveva movimentato il dibattito politico-amministrativo locale e territoriale nel 2003: quattro anni più tardi, dopo la nascita del comitato civico anticentrali «La nostra Parona», la bocciatura del progetto. L’allora sindaco Ganzi confermava: «Il ministero ha ritenuto concluso il procedimento, formalmente archiviato». Union Power aveva presentato ricorso, poi perso, contro il parere negativo della Regione sulla compatibilità ambientale. Oggi il procedimento sembra riaprirsi. Ma Colli, un tempo favorevole all’insediamento di centrali elettriche in paese, è categorico: «Parona non ospiterà alcuna centrale elettrica sul proprio territorio. Il consiglio comunale è compatto su questa linea: spero che si tratti di una svista burocratica burocraticada parte dei ministeri romani». - Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 06 ottobre 2010

Casa di riposo, due in ospedale

 

 

 

PARONA. Infortunio sul lavoro ieri alla casa di riposo. Stando a un prima sommaria ricostruzione, un addetto alla lavanderia avrebbe mescolato erroneamente due detergenti, causando una reazione chimica. Due persone si sono fatte visitare al pronto soccorso. Ieri mattina, alla casa di riposo, sono arrivati a sirene spiegate i vigili del fuoco da Vigevano e da Pavia. Dal capoluogo sono partiti gli uomini del nucleo Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico), sul posto anche gli ispettori dell’Asl. Secondo i pompieri, la reazione chimica sarebbe avvenuta per un errore umano. Qualcuno avrebbe mescolato, per sbaglio, un additivo con un detersivo. Il liquido così ottenuto ha iniziato subito a bollire e a rilasciare dei vapori. A scopo precauzionale due persone che si trovavano nella lavanderia si sarebbero recate al pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano, ma non avrebbero tuttavia riportato alcun danno. Agli ispettori dell’Asl spetterà comunque individuare eventuali responsabilità nell’incidente sul lavoro di ieri mattina. Nessuno dei sessantuno ospiti della casa di riposo si sarebbe accorto di quanto stava accadendo al piano terra, dove è ubicata la lavanderia. Conseguenze non gravi quindi, ma tanta paura ieri alla casa dell’anziano di Parona. Il contenitore di detersivo, cui era stato aggiunto un additivo, si è messo, tutto ad un tratto, a bollire. Dalla tanica si sono alzate anche delle esalazioni. L’intervento dei vigili del fuoco è durato un paio d’ore. Un po’ di trambusto all’esterno della struttura, tranquillità massima all’interno dove ieri mattina gli ospiti non si sono nemmeno accorti di quel che era successo. L’incidente potrebbe essere del tipo di quello avvenuto la scorsa settimana a Scaldasole. Dove la titolare di una lavanderia è rimasta intossicata dalle esalazioni di un prodotto smacchiante. In questo caso il responsabile dell’intossicazione era stato il tetracloroetilene, una sostanza di sintesi molto pericolosa. Comunemente usata nelle operazioni di lavaggio degli indumenti, appartiene al cosidetti solventi clorurati, composti di sintesi chimica provenienti dagli idrocarburi e dai sottoprodotti della distillazione del petrolio. Il tetraloroetilene è un liquido facilmente evaporabile, incolore e dall’odore acre e pungente. Nelle lavanderie viene usato per sgrassare e per la pulizia degli indumenti. La titolare della lavanderia, in via Piave a Scaldasole, era stata trattenuta in osservazione all’ospedale. Nessun commento dalla direzione della struttura per anziani. - Pier Angelo Vincenzi

la Provincia Pavese - 05 ottobre 2010

Polemica sul raccordo

 

 

 

PARONA. «Il Comune e la Parona Multiservizi mi hanno citato in tribunale? Ma sono io che li denuncio e chiedo 3 milioni di euro di danni». Giovanni Orizio, titolare della Mcf T Rail e delegato della società lussemburghese Avena, proprietaria del 49% di Combitalia, passa al contrattacco nella vicenda del raccordo ferroviario. Ormai il Comune, che ha messo in vendita il 51% di Combitalia, e la famiglia novarese Orizio s’incontreranno solo in tribunale. Nell’ultimo consiglio comunale, l’amministratore unico di Combitalia, Giorgio Pisani, aveva anticipato la causa civile contro Orizio: «Negli ultimi anni Parona Multiservizi spa, attraverso la sua controllata Combitalia, ha versato 1,2 milioni per i lavori del raccordo, mentre il socio privato solo 763mila euro. Mi sembra che ci sia un netto divario». Orizio racconta la sua versione dei fatti. «Ho partecipato per due volte al bando di gara per la vendita del 51% di Combitalia, ma il Comune e la Multiservizi hanno respinto l’offerta di Avena per motivi a mio parere incomprensibili - spiega -. Ora procederanno a trattativa privata, ma Avena non si darà per vinta. Non è escluso che chiederemo di far esaminare i verbali da un legale». Il Comune aveva messo in vendita il 51% di Combitalia srl, costituita nel 2005 per realizzare il raccordo lungo la linea Milano-Mortara, al prezzo di 1,7 milioni di euro. «La busta presentata dall’unico partecipante non conteneva tutti i requisiti», si limita a commentare il sindaco Silvano Colli. Ma il bando di gara non è l’unico argomento di scontro fra Orizio e il Comune. «E’ stato distrutto un patrimonio di mezzi e di materiali: il cantiere è fermo dall’aprile 2009, perché la ditta appaltatrice non era più stata pagata - aggiunge Orizio -. E dopo che ero tornato a riprendere un camion rimasto al cantiere, i carabinieri di Novara sono venuti a casa mia per chiedere conto di quanto successo. Tanto più che ho lavorato 1.400 giorni invece dei 356 previsti, senza chiudere il cantiere». Giulio Colli, presidente di Parona Multiservizi spa, non si esprime: «Non ho nulla da commentare. Per noi ha già parlato l’amministratore di Combitalia, Pisani». (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 04 ottobre 2010

Elisa nuova Pasqualina

 

 
 

PARONA. Il cielo ha risparmiato la 42esima Sagra delle offelle. Malgrado le nuvole, ieri il programma steso dalla Pro loco e dal Comune si è svolto senza intoppi e il dolce a forma ovale inventato 150 anni fa dalle sorelle Pasqualina ed Elena Colli è stato celebrato come da copione. Le emozioni sono iniziate l’altro giorno con la consegna del primo San Siro d’oro ai familiari di don Davide Colombo, il parroco morto l’anno scorso a 36 anni. Poi in serata i paronesi hanno conosciuto la 42esima Pasqualina della sagra popolare, rimasta segreta fino all’ultimo. La 19enne Elisa Coldesina, studentessa di Economia all’Università di Novara, è arrivata in piazza Signorelli sotto braccio a Pinotu, dal 1978 impersonato da Angelo Signorelli. La coppia dei personaggi tipici è stata protagonista anche ieri pomeriggio nella grande parata della sagra con la banda Canta e Sciuscia di Sanremo, la Show Banda di Fossò, la Red Devils Marching Band e i carri allegorici del gruppo costruttori di Parona. All’oratorio dimostrazione di tiro con l’arco con l’Asd Arcieri di Cilavegna e, in serata, finale del terzo Torneo dell’Offella di calcio a 5 organizzato da Parona Free Time alla palestra comunale. Oggi si chiude alle 21.30, in piazza Nuova, con la serata musicale con Mauro Starone e i balli country con il gruppo “Blue River Country”. Un ’ora dopo, «Pinotu» estrarrà il vincitore del concorso “Indovina la Pasqualina”. - Umberto De Agostino

 

la Provincia Pavese - 01 ottobre 2010

Il San Siro d’oro a don Davide

 

 

PARONA. Il San Siro d’oro sarà consegnato ai genitori di don Davide Colombo, il 36enne parroco stroncato da un malore un anno fa. Domani, alle 16, il sindaco Silvano Colli e gli amministratori comunali ricorderanno il sacerdote nell’ex chiesa di San Siro, che nel fine settimana ospiterà anche una mostra dei bimbi della scuola elementare. La prima edizione del riconoscimento ai paronesi meritevoli ricorderà don Davide, che ha guidato la parrocchia di San Pietro Apostolo dal 2003 al 2009. E il San Siro d’oro sarà anche l’occasione per tornare a parlare del progetto di recupero della chiesa di San Siro, costruita nel XVII secolo e destinata a diventare una sala pubblica e un museo civico. «E’ chiusa da mezzo secolo, dopo essere stata adibita a magazzino di damigiane e di carta: l’anno scorso ci siamo impegnati per riaprirla al pubblico con una prima mostra, che sarà ripetuta in questo fine settimana - spiegano l’assessore Monica Galli e Anna Invernizzi, moglie del sindaco Silvano Colli - Il Comune è intenzionato a riutilizzare la struttura architettonica in stile barocco». Già sede della Confraternita di San Siro, la chiesa è oggi di proprietà comunale: un primo progetto di recupero e di conservazione steso dall’architetto vigevanese Sandro Rossi prevedeva una spesa di un milione di euro. «Un primo intervento era già stato realizzato posizionando alcuni tiranti nella volta, ma ora si tratta di recuperare i fondi necessari a risanare l’ex chiesa dall’umidità che sale dal sottosuolo». (u.d.a.)

 

la Provincia Pavese - 30 settembre 2010

Un milione il divario tra i conti

 

 

 

PARONA. Il perito incaricato dal Comune ha stimato in 760mila euro il valore delle opere già realizzate nell’area del raccordo ferroviario. Cioè quasi un milione di euro in meno del conto, pari a un milione e 741mila euro, che aveva presentato la ditta Mcf T Rail della famiglia Orizio a cantiere chiuso. «Voi capite che si tratta di 980mila euro di differenza: Combitalia ha dovuto cautelarsi e ora attendiamo la risposta del perito incaricato dal tribunale», ha spiegato l’amministratore unico di Combitalia, Giorgio Pisani. Parona Multiservizi spa, che controlla Combitalia, ha versato 1,2 milioni, mentre il socio privato 763mila euro. «Anche in questo caso c’è un netto divario», ha aggiunto Pisani. (u.d.a.)

 

 

la Provincia Pavese - 30 settembre 2010

Raccordo di Parona, causa contro i soci privati

 

 
 

PARONA. Combitalia srl ha citato in giudizio per danni Mcf T Trail, la ditta della famiglia novarese Orizio che ha realizzato i primi lavori del raccordo ferroviario, oggi invaso dalle erbacce. «Lavori che si posso definire senz’altro scadenti», ha riassunto l’altra sera, durante la seduta del consiglio comunale, Giorgio Pisani, amministratore unico di Combitalia. Combitalia è la società controllata con il 51% dalla Parona Multiservizi spa, che fa capo al Comune. L’audizione, così come chiedevano da tempo le minoranze, è servita a chiarire molti dei punti oscuri della vicenda che vede al centro l’area lungo i binari della Milano-Mortara. Nell’ultimo anno Pisani, già dipendente Fs e oggi consigliere della Multiservizi, ha spulciato le carte di Combitalia, società creata nel 2005 per seguire la nascita del raccordo ferroviario a servizio del termodistruttore e delle industrie paronesi. Fra l’altro, gli Orizio erano proprietari del 49% di Combitalia e anche appaltatori dei lavori. «Già dal primo sopralluogo, nell’estate 2009, avevo intuito che qualcosa non andava: fra l’altro, erano stati utilizzati materiali di costo inferiore a quanto previsto dal capitolato d’appalto - ha spiegato Pisani - Ho chiamato Orizio, con cui però ho subito avuto difficoltà a intendermi: lui pretendeva che l’impresa fosse pagata per un importo di 2,2 milioni di euro, mentre il contratto era di 1,9 milioni. Sono stati pagati anche scambi poi non consegnati». Pisani ha fatto cenno anche a un «contenzioso latente» fra il socio pubblico di Combitalia, cioè la Multiservizi e il Comune, e quello privato. Intanto, il progetto perdeva d’importanza. «Ferrovie dello Stato non avrebbero allacciato i binari in assenza di un formale contratto, ma, con il passare dei mesi, i lavori si bloccavano per i più svariati motivi - ha aggiunto Pisani - Orizio accampava motivi diversi, legati ai confini dell’area o alla presenza di acqua superficiale. Poi Lomellina Energia ha fatto sapere di non essere più interessata a collegare il suo inceneritore». Il Comune ha messo in vendita il 51% di Combitalia al prezzo di 1,7 milioni: per due volte Orizio, per mezzo della società lussemburghese Avena, ha presentato un’offerta ritenuta non conforme dalla commissione giudicatrice. E il sindaco Silvano Colli ha chiarito: «Procederemo a trattativa privata e, in caso non ci fosse alcun acquirente, dovremo chiudere Combitalia. In ogni caso, nel Piano di governo del territorio che andremo a definire a breve, l’area rimarrà destinata a scalo ferroviario. Fra l’altro, abbiamo intenzione di inserire un terreno per il potenziamento della logistica facendo anche di Parona un’area di interscambio nel trasporto delle merci». - Umberto De Agostino

 

 

la Provincia Pavese - 26 settembre 2010

Parona conferma il raccordo ferroviario

 

 

 

PARONA. Il consiglio comunale confermerà che il terreno parallelo alla linea ferroviaria rimarrà destinato a un’area per lo scalo merci anche nel Piano di governo del territorio in fase di stesura. Questo malgrado i lavori per la costruzione del raccordo ferroviario siano fermi da più di un anno e malgrado il Comune abbia messo in vendita il 51% di Combitalia, la società mista pubblico-privato creata proprio per realizzare il raccordo. «Siamo fiduciosi che l’area in questione potrà svilupparsi come scalo merci», afferma il sindaco Silvano Colli. Il consiglio è convocato per martedì, alle 19: prevista anche l’audizione di Giorgio Pisani, consigliere della Parona Multiservizi spa, nominato coordinatore di Combitalia. (u.d.a.)

 
Vedi dichiarazioni e commenti del: Governo Ombra della Nuova Stagione
 
 
la Provincia Pavese - 18 settembre 2010
Internet veloce arriva in 29 Comuni pavesi

 

PAVIA.  Internet veloce raggiunge 29 Comuni pavesi. I lavori per la posa della fibra ottica sono iniziati a settembre 2009 e, anzichè nel 2011, termineranno nell’ottobre prossimo. Dei 23 impianti previsti nel piano, 17 sono completati e gli altri sei sono in stato avanzato di lavorazione. L’attivazione del servizio potrebbe dunque avvenire entro la fine dell’anno. Alla linea veloce sono interessati circa 57mila abitanti residenti in 35 Comuni pavesi: Arena Po, Badia Pavese, Bascapè, Bornasco, Bosnasco, Chignolo Po, Cilavegna, Galliavola, Lomello, Miradolo, Montescano, Montù Beccaria, Ottobiano, Palestro, Parona, Pieve Albignola, Pieve del Cairo, Pieve Porto Morone, Roncaro, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Sant’Alessio, Torrevecchi Pia, Valeggio, Valle Lomellina, Vellezzo Bellini, Zavattarello, Zenevredo, Zinasco, Albuzzano, Canneto, Cura Carpignano, Lardirago, Romagnese e Zeccone. I lavori sono realizzati con fondi regionali per circa 5 milioni: è stata costruita una tratta in fibra ottica di circa 139 chilometri.

la Provincia Pavese - 10 settembre 2010
Fibra ottica subito solo in 7 paesi collinari

ROMAGNESE. Il divario digitale tra pianura e collina, l’assenza di connettività Adsl in molti piccoli centri dell’alto Oltrepo, resta uno smacco per una zona che insegue turismo e popolo delle seconde case. Dagli uffici dell’amministrazione provinciale arriva una promessa: «Rimedieremo con la fibra ottica, sta già arrivando». In Oltrepo saranno agganciati, stando alle attese, Montescano, Montù, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Zavattarello, Zenevredo e Canneto. I lavori per la posa sono iniziati a settembre 2009 e si sarebbero dovuti concludere nella primavera 2011. Secondo la Provincia termineranno, invece, nei primi giorni di ottobre, con il risultato di portare Internet veloce in una vasta zona del territorio provinciale.  «Dei 23 impianti previsti nel piano, 17 sono già completati - spiega il presidente di piazza Italia, Vittorio Poma - e gli altri sei sono in stato avanzato di lavorazione. Ritengo che l’attivazione del servizio potrebbe dunque avvenire entro la fine dell’anno». Interessati alla linea veloce sono circa 57mila abitanti residenti in 35 comuni pavesi: Arena Po, Badia Pavese, Bascapè, Bornasco, Bosnasco, Chignolo Po, Cilavegna, Galliavola, Lomello, Miradolo, Montescano, Montù Beccaria, Ottobiano, Palestro, Parona, Pieve Albignola, Pieve del Cairo, Pieve Porto Morone, Roncaro, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Sant’Alessio, Torrevecchia Pia, Valeggio, Valle Lomellina, Vellezzo Bellini, Zavattarello, Zenevredo, Zinasco, Albuzzano, Canneto, Cura Carpigano, Lardirago, Romagnese, Zeccone.  Per i primi 29 Comuni la copertura Adsl dovrebbe essere garantita sul 90% del territorio, mentre per i restanti 6 la percentuale potrebbe scendere all’85%.  I lavori già realizzati sono stati resi possibili da un finanziamento regionale di poco più di 5 milioni di euro, per la costruzione di una tratta in fibra ottica di circa 139 chilometri.  A realizzare il progetto è stata la società Infratel, società di scopo del ministero dell’Economia, nata per attuare il programma «banda larga», attraverso la realizzazione e l’integrazione di infrastrutture di rete di telecomunicazioni abilitanti alla banda larga. La Provincia conta su altri fondi comunitari per concludere al più presto l’opera in tutta la valle Staffora.  I residenti della collina e dei paesi aspettano di accendere il computer e di poter navigare come gli altri.

Emanuele Bottiroli
la Provincia Pavese - 15 settembre 2010
Parona, il Comune promette cento posti di lavoro

 

Oggi la firma dell’intesa con la Provincia Parla il sindaco Colli  PARONA. Comune e Provincia alleate contro la disoccupazione. L’obiettivo è arrivare, l’anno prossimo, a creare 100 posti di lavoro nelle 80 aziende locali. In sala consiliare oggi sarà firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione di un servizio integrato di incontro domanda-offerta di lavoro. Il sindaco Silvano Colli: «Noi faremo da apripista grazie alle aziende presenti sul territorio e alla buone prospettive occupazionali per il 2011». Secondo il protocollo, il Comune si impegna a raccogliere le richieste di manodopera delle aziende e a trasmetterle ai centri per l’impiego che si occuperanno di far incontrare domanda e offerta di lavoro. A pagina 37

Cento posti di lavoro a Parona

PARONA. Comune e Provincia unite nella lotta alla disoccupazione. Oggi, alle 17.30, in aula consiliare sarà firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione di un servizio integrato di incontro domanda-offerta di lavoro. L’obiettivo è favorire l’inserimento lavorativo delle persone in cerca di occupazione. «Noi faremo da apripista grazie alle 80 aziende presenti sul territorio e alle buone prospettive occupazionali per il 2011, stimate in circa 100 nuovi posti di lavoro», conferma il sindaco Silvano Colli. Il Comune di Parona s’impegna a raccogliere le richieste di manodopera delle aziende e a trasmetterle ai Centri per l’impiego che si occuperanno di far incontrare domanda e offerta di lavoro. Un ufficio sarà aperto ogni lunedì in municipio.  «L’iniziativa si propone come obiettivo la lotta alla disoccupazione rendendo più efficienti le modalità di inserimento lavorativo - spiega l’assessore provinciale al Lavoro, Antonio Costantino - La nostra ambizione è fare in modo che le persone che hanno perso il lavoro possano avere più occasioni di reinserimento. Questo potrà avvenire grazie al contatto con il territorio e alle competenze sviluppate dai Centri per l’impiego». All’incontro sarà presente anche il vescovo di Vigevano, monsignor Claudio Baggini. Già a fine aprile il Comune aveva promosso un incontro in collaborazione con l’Agenzia provinciale per l’orientamento. «Avevamo parlato delle opportunità formative e di lavoro per disoccupati, inoccupati e cassintegrati - dice il sindaco -. Erano state illustrate le occasioni offerte dal Sistema dote della Regione: dagli ammortizzatori sociali ai voucher per i servizi di conciliazione, fino al sostegno al reddito e al trattamento equivalente alla mobilità».

Umberto De Agostino
La Lomellina – Il settimanale della gente - 08 Settembre 2010
Combitalia: trattativa privata?

Combitalia, si va verso una trattativa privata! Sembra essere questa la linea guida che dovrebbe prendere il consiglio di Amministrazione di Multiservizi Spa dopo il secondo tentativo, andato a vuoto, di vendere il 51% della società Combitalia attraverso bando di gara. Dopo il primo bando scaduto lo scorso luglio e per il quale la commissione non ha provveduto ad aprire la busta con l’offerta presentata dalla lussemburghese Avena S.a., in quanto la documentazione presentata non soddisfava tutte le richieste del bando, la cosa si è ripetuta, sempre con l’Avena come partecipante, nuovamente con il bando scaduto lo scorso 28 agosto.  A questo punto, come spiega il sindaco Colli, per prassi, ma anche per ragioni di tempo, entro 20/30 giorni l’amministrazione deve uscire dall’empasse Combitalia, si procederà con una trattativa privata e non più con un terzo bando di gara. “Siamo arrivati ad un punto – commenta Silvano Colli – che è opportuno e necessario dipanare la questione Combitalia. Tra poco sarà ultimata l’istruttoria del perito nominato dal Tribunale ed, ancor più ristretti sono i tempi in cui è necessario arrivare ad una definizione della situazione. Entro 20 giorni, massimo un mese, dobbiamo o vendere il 51% di Combitalia o, per far fronte, alla delicata situazione di bilancio della società, dare in garanzia qualcosa che non sarà di certo la Casa per l’Anziano. E’ nostra intenzione, però, arrivare ad una risoluzione vendendo la quota di Combitalia in capo alla Multiservizi. La prassi ci permette, dopo due bandi non aggiudicati, di passare ad una fase di trattativa privata. Emettere un nuovo bando si rischierebbe di andare incontro ad uno stallo che aggraverebbe ancor di più la situazione, ecco perché penso, che con ogni probabilità, abbiamo ancora una riunione nei prossimi giorni, si andrà verso una soluzione di trattativa privata invitando ed intavolando trattative con tutte quelle realtà, ditte o enti che possono essere interessate al nostro scalo ferroviario. E’ intenzione dell’Amministrazione chiudere al più presto ed in modo positivo un capitolo che ci sta tenendo in scacco. La questione Combitalia, come già detto, è una sorta di diga, che ci ha condizionato nel lavoro”. Saranno dunque decisive le prossime settimane per porre fine ad una questione di cui si parla ormai da più di un anno e per la quale, in molti, prevale la sensazione di una questione ancora lunga e di difficile risoluzione.      

 

la Provincia Pavese - 03 settembre 2010
Parona, la società del Lussemburgo ha sbagliato 2 volte

PARONA. Secondo nulla di fatto nella vendita del 51% di Combitalia: ora il Comune procederà con la formula della trattativa privata, rivolgendosi a società specializzate nelle reti ferroviarie. La Avena sas, società lussemburghese già proprietaria del 49% di Combitalia, costituita nel 2005 per realizzare il raccordo sulla linea Milano-Mortara, ha presentato la documentazione incompleta. Il bando di gara, che presentava un prezzo di 1,7 milioni di euro a base d’asta, è stato annullato come già a inizio di luglio. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 28 agosto 2010
In Lussemburgo il 100% di Combitalia

PARONA. La Avena sas, società lussemburghese già proprietaria del 49% di Combitalia, potrebbe acquistare il rimanente 51%, che il Comune ha messo in vendita al prezzo di 1,7 milioni di euro. La busta sarà aperta martedì in municipio.  Il primo bando per la vendita di Combitalia srl, costituita nel 2005 per realizzare il raccordo ferroviario lungo la linea Milano-Mortara, era stato annullato all’inizio di luglio. La busta presentata dall’unico partecipante non conteneva tutti i requisiti per l’acquisto del 51% della società controllata dalla Parona Multiservizi spa, che fa capo al Comune.  L’offerta proveniva dalla Avena, che aveva già acquistato il 49% in capo alla famiglia novarese Orizio, titolare della Mcf T Trail. «L’Avena è la stessa società che ha presentato l’offerta attuale: i documenti burocratici sono in regola, ma la commissione dovrà riunirsi martedì, alle 9, per aprire la busta - conferma il sindaco Silvano Colli -. Se la vendita fosse perfezionata, io sarei soddisfatto perché con questi soldi potremmo ripianare i debiti della Parona Multiservizi spa».  L’area lungo i binari è attualmente vincolata alla costruzione di un raccordo ferroviario: si tratta di una striscia lunga 1,2 chilometri e larga circa 20 metri che da diversi anni è al centro del dibattito amministrativo locale. Per il sindaco, «l’area è rimasta a destinazione industriale ed è molto appetibile perché si trova in una posizione strategica», ma se Rete ferroviaria italiana non dovesse abbracciare il progetto paronese, è probabile che nei prossimi anni potrebbe essere modificata la destinazione d’uso di un terreno racchiuso fra diversi insediamenti industriali verso Vigevano.  Da parte sua, Giovanni Orizio, titolare della ditta novarese Mcf T Trail, nella sua ultima presa di posizione aveva anticipato di voler chiedere tre milioni di danni al Comune e alla Parona Multiservizi spa per la mancata costruzione del raccordo ferroviario: «Ho lavorato 1.400 giorni invece dei 356 previsti, senza chiudere il cantiere». E dall’opposizione Luca Trovati, Maurizio Marioli e Chiara Brunazzi, ex presidente di Combitalia, erano più volte andati all’attacco. - Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 03 settembre 2010
Nomadi a Parona, cavi da interrare

 

PARONA. Il campo nomadi alle spalle di via Colli dovrà interrare i cavi elettrici. L’Enel aveva interrotto la fornitura dopo che i cinque nuclei familiari, una trentina di persone di nazionalità italiana, non avevano pagato le bollette. Ora la corrente è ritornata, «ma i residenti dovranno realizzare uno scavo in cui interrare i fili e costruire una cassetta per il contatore», comunica il comandante della polizia locale, Maurizio De Padova. I fili elettrici, dopo diverse centinaia di metri, sono derivati dalla cabina nei pressi dell’ex industria Cal. Nei mesi scorsi, il Comune aveva chiesto l’intervento dell’Asl per verificare la pericolosità. «Questi cavi rappresentavano un rischio per la salute», spiega l’assessore alla Sicurezza, Mauro Sommi. (u.d.a.)

 

 

 

la Provincia Pavese - 31 agosto 2010
Prostituzione, 500 euro di multa al cliente

PARONA. Viene scoperto in auto con una prostituta e paga 500 euro in contanti pur di non vedersi arrivare a casa il verbale. Si tratta di un cliente proveniente da Milano che si era appartato nella zona fra l’industria Sicam e la ferrovia. La polizia locale ha applicato per la prima volta l’articolo del nuovo regolamento che cerca di contrastare il fenomeno della prostituzione. Nelle ultime settimane sono state multate anche tre ragazze, due romene e un ’albanese. In un giro di controllo il comandante della polizia locale, Maurizio De Padova, e l’agente Giuseppe Rolandi s’imbattono in un ’auto parcheggiata nei pressi del sottopasso che porta alla stazione. «Abbiamo capito che erano arrivati pochi secondi prima: abbiamo puntato la torcia invitandoli a rivestirsi e a uscire dalla vettura - spiega Maurizio De Padova - Ho chiesto all’uomo se avessi dovuto spedire a casa il verbale, ma mi ha risposto che avrebbe pagato in contanti. Richiesta che ho inserito nel verbale».  Multa di 500 euro anche per la prostituta romena, che invece riceverà la contravvenzione all’indirizzo di residenza. «Nel loro caso, però, non è sempre sicuro il pagamento poiché molte danno come residenza luoghi improbabili - aggiunge il comandante - Il regolamento prevede che, dopo tre contravvenzioni non pagate, si possa richiedere l’espulsione».

Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 29 agosto 2010

Parona, proteste per le bollette Enel

PARONA. Dopo le bollette da primato del gas metano, ora anche quelle dell’energia elettrica. Obiettivo delle proteste, l’Enel, che a Parona gestisce entrambi i servizi e che ha spedito bollette energetiche relative a sette mesi, da gennaio a luglio. Il portavoce degli utenti arrabbiati è Luigi Rosato, ex assessore nella giunta Ganzi, titolare di una carpenteria in ferro a Mortara. «Non capisco perché solo a Parona succedano questi disguidi, che fra l’altro non possiamo nemmeno discutere con la società interessata visto che il numero verde non dà risposte - accusa Rosato -. Nella mia ditta di Mortara ricevo la bolletta dell’energia elettrica ogni due mesi, ma a Parona no e non si capisce il motivo». Come Rosato protestano altri paronesi. L’ex assessore deve pagare 830 euro per i primi sette mesi dell’anno in cui ha utilizzato l’energia elettrica. Ma sborsare una cifra simile non è semplice. «Non è ammissibile che la bolletta arrivi nella mia cassetta postale il giorno stesso della scadenza del pagamento: io, guarda caso, non avevo liquidità in banca e il mio conto corrente è andato in rosso», confessa l’ex assessore. L’Enel è percepita come una società lontana, senza possibilità di contatto diretto. «Capisco il disagio dei miei concittadini - dice il sindaco Silvano Colli -. Il Comune cercherà di aprire uno sportello in municipio per interagire con queste società». Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 18 agosto 2010

Parona, contributi per pagare l affitto


PARONA. Il Comune ha attivato lo sportello affitto. Le domande di contributo per il pagamento del canone devono essere presentate dal 30 agosto al 20 ottobre prossimo, alle sedi dei Centri autorizzati di assistenza fiscale (Caaf) collegati al Comune. La giunta, per l’undicesimo anno consecutivo, ha deliberato l’istituzione dello sportello per andare incontro alle esigenze delle famiglie meno abbienti. «Erogherà contributi per ridurre, nell’anno 2010, l’incidenza del canone sul reddito dei nuclei familiari in condizione economica disagiata e che abitano case con regolari contratti», spiega il sindaco Silvano Colli.  Possono richiedere il contributo gli inquilini titolari di contratti di locazione, efficaci e registrati, stipulati per ogni unità immobiliare situata in Lombardia e utilizzata come residenza anagrafica e abitazione principale. Il contratto di locazione deve essere intestato al richiedente o a un componente maggiorenne del nucleo familiare, e deve riferirsi a un’unità immobiliare affittata sul mercato privato. Il Comune assegnerà i contributi in base al reddito, cioè all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee), secondo cui il nucleo familiare è composto dal richiedente, dai soggetti considerati a suo carico ai fini Irpef e dai componenti la famiglia anagrafica. I richiedenti devono dichiarare di aver beneficiato, nella dichiarazione Irpef corrispondente, della detrazione spettante per il canone di locazione. Maggiori informazioni possono essere richieste telefonicamente al numero 0384.253015. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 11 agosto 2010

Parona, la palestra ai privati

 

PARONA. La palestra comunale sarà gestita dall’associazione sportiva Basket Around Vigevano, che realizzerà anche uno spazio per il fitness. La concessione, secondo il capitolato d’appalto steso dalla Parona Multiservizi spa, terminerà il 31 luglio 2016: l’associazione vigevanese verserà circa 16mila euro nelle casse della società per azioni controllata dal Comune. «Siamo soddisfatti perché la Basket Around metterà a disposizione della cittadinanza un’area in cui fare ginnastica e fitness - spiega il sindaco Silvano Colli - Per il nostro paese è una positiva novità che prenderà il via quanto prima, non appena l’associazione sportiva prenderà possesso della struttura di via papa Giovanni XXIII». Nel palazzetto, che può ospitare fino a 200 persone, trovano collocazione i campi per le varie discipline sportive: pallamano, pallacanestro, calcetto, pallavolo e attività ginniche. (u.d.a.)

 

la Provincia Pavese - 09 agosto 2010

Parona, i soldi dell’inceneritore per il gas

 

 

 

PARONA. Contro le bollette astronomiche del gas il gruppo Nuova stagione propone che parte dei contributi garantiti dall’inceneritore sia ceduta ai cittadini. «Scontiamo la mai attuata attivazione del teleriscaldamento», accusa l’ex consigliere Renato Soffritti, esponente del Wwf. «Il teleriscaldamento - continua Soffritti - è un’idea propagandistica lanciata sei anni fa dal sindaco Colli ma non certo realizzabile a Parona». In questi giorni i cittadini stanno ricevendo le bollette relative a un arco di tempo decisamente ampio: da ottobre a giugno, nove mesi compresi quelli invernali. Si tratta, in sintesi, delle fatture di conguaglio basate su una delibera di riordino emanata nel 2008 dall’Autorità per l’energia elettrica e del gas, che ha introdotto un fattore per il ricalcolo, il coefficiente C. «L’applicazione del coefficiente sovraccarica, fino al 40% di costi in più, le utenze a basso consumo colpendo quei cittadini che sono soli o vivono cercando di risparmiare nei consumi di tutti i giorni - è la posizione di Federconsumatori Lombardia -. Poche spiegazioni, date di riferimento sbagliate e ricalcoli che non collimano con le date riportate che comportano calcoli in fattura in contrasto con la matematica, cioè acconti precedentemente versati portati in aumento anziché in diminuzione. Il nostro consiglio è di contestare la fattura inviando un fax al numero 800997736». Da parte sua, il sindaco Silvano Colli respinge il suggerimento di Soffritti. «Non credo sia possibile destinare parte dei contributi del termodistruttore al pagamento delle bollette di privati cittadini: posso capire, invece, il disappunto degli utenti di Enel Gas - afferma il primo cittadino - E ho notato anch’io che la bolletta è di difficile lettura».

Umberto De Agostino

 

 

 

la Provincia Pavese - 03 agosto 2010

 

Parona, caro gas pure per il sindaco

 

 

 

PARONA. Ancora bollette del gas metano astronomiche e ora c’è chi pensa a una petizione per spingere Enel Gas a modificare i tempi della bollettazione. Allo stesso tempo il Comune sta valutando l’opportunità di emettere un bando di gara per affidare il riscaldamento delle strutture comunali che garantisca una bollettazione quantomeno bimestrale. In questi giorni i cittadini stanno ricevendo le bollette relative a un arco di tempo decisamente ampio: da ottobre a giugno, cioè nove mesi, compresi quelli invernali. Va da sé che gli importi non sono contenuti. Per esempio, Luigi Rosato ha ricevuto una bolletta da 1.400 euro ed è uno dei cittadini più arrabbiati. Non è stato risparmiato nemmeno la famiglia del sindaco Silvano Colli, cui è stata recapitata una bolletta da 1.200 euro. «Ho cercato di protestare, ma gli operatori della società sono praticamente irraggiungibili e quando riesco a prendere la linea non ricevo risposte soddisfacenti - dice l’ex assessore Rosato - Ora spero che il Comune si faccia portavoce della protesta dei paronesi, molti dei quali sono pensionati che dovranno versare in un colpo solo circa 500 euro, praticamente un mese di pensione». Nella situazione di Rosato ci sono altri 850 nuclei familiari. «Purtroppo il Comune non può decidere il gestore del gas metano per tutti i cittadini perché siamo in regime di libera concorrenza - dice il sindaco Colli - Ricordo, comunque, che devono essere gli stessi utenti a richiedere la rateizzazione dei pagamenti. Da parte nostra, emetteremo un bando per scegliere il gestore più affidabile: è chiaro che pretenderemo una bollettazione mensile o bimestrale e la possibilità che i cittadini parlino settimanalmente con un funzionario presente in paese». Da tempo ormai le lagnanze dei cittadini non si contano più: da quasi due anni Enel Gas, l’attuale gestore del servizio, sta emettendo bollette relative a consumi di molti mesi con il risultato che la somma da versare è elevata, proibitiva per molti cittadini soprattutto anziani.

Umberto De Agostino

la Provincia Pavese — 18 luglio 2010

Parona, barriera antirumore davanti alla Vedani Metalli
 
 
Alla Vedani Metalli sono terminati i lavori per la barriera acustica nella zona nord dello stabilimento, per garantire un miglior contenimento delle emissioni sonore. Questa operazione ha portato alla realizzazione di una struttura dedicata all’assorbimento e all’isolamento dei rumori, in prossimità delle torri di raffreddamento dell’impianto di recupero delle scorie, che hanno la funzione di raccogliere l’acqua utilizzata nei processi di lavorazione e di raffreddaria, attraverso un sistema di ventilazione, per renderla disponibile nei successivi cicli di produzione. La paratia, pannelli di 50 millimetri di spessore ancorati al muro di cinta, si estende per oltre 30 metri superando la dimensione delle torri di raffreddamento e raggiunge un ’altezza totale di circa 6 metri con un tettuccio di sommità inclinato di 45 gradi verso l’impianto, conformazione questa che permette di contenere al meglio i rumori evitando la dispersione sonora. La Vedani mantiene livelli costantemente monitorati secondo i limiti fissati dal Piano di zonizzazione acustica che il Comune prevede per la zona industriale per regolamentare la diffusione di rumore.

la Provincia Pavese - 16 luglio 2010

Disco orario in piazza Signorelli

 

 

PARONA. I parcheggi di piazza Signorelli, ora a sosta libera, regolamentati con il disco orario. La decina di posti auto di fronte al palazzo municipale potrà essere occupata per un’ora alla volta, dalle 8 alle 20. L’ordinanza firmata dal sindaco e dal comandante della polizia locale, Maurizio De Padova, è già pronta. «Dobbiamo solo posizionare i cartelli e poi il disco orario entrerà in vigore - spiega il sindaco Colli - Si vuole garantire la sosta a più automobili nella parte centrale del paese». Intanto, stanno per essere posizionati i dossi artificiali e i passaggi pedonali rialzati in via Toma, in via XXV Aprile e in via IV Novembre. Il Comune vuole combattere l’eccessiva velocità delle automobili che transitano in paese. (u.d.a.)

 

la Provincia Pavese - 13 luglio 2010

Dai pioppeti ai capannoni industriali

 

 

VIGEVANO. Dagli appartamenti alla striscia di terreno: c’è di tutto nell’elenco dei beni demaniali girati dallo Stato ai Comuni per fare cassa. Molti sono poligoni perché sono beni passati dal demanio militare a quello civile. L’ex poligono di tiro di Robbio vale (per lo Stato) 7.355 euro, quello di Mede 29.322, anche se è composto da due strisce di terreno di 16mila metri quadrati che fiancheggiano la circonvallazione, una casa con terreno a Gravellona è stata valutata 90.439 euro. A Rosasco c’è un terreno con pioppeto da 16.900 euro che confina con la riserva naturale di Celpenchio. Il demanio ha anche un capannone industriale a Parona da 432.764 euro, il bene più caro dell’elenco lomellino, e due appartamenti con garage a Vigevano (243.100 euro totali). A Valle il demanio ha girato la metà di un terreno agricolo da 3.990 euro, a Zeme un immobile da 2.870 euro e a Breme un ex casello idraulico da 107.650 euro. L’ex sede del fascio di Cozzo, in via Roma, è stata valutata 39.147 euro, quasi il doppio (75.977 euro) il poligono di tiro di Mortara, all’interno delle mura dell’Asilo Vittoria. Le cifre indicate non possono essere ridotte, se mai possono crescere durante la vendita all’asta. E lo Stato, in caso di vendita da parte del Comune a privati, incassa il 25%.

 

 

la Provincia Pavese — 13 luglio 2010

 

Demanio, Comuni beffati

 

 

VIGEVANO. Per fare cassa si mettono in vendita anche i poligoni di tiro diroccati. Il governo ha deciso di mettere a disposizione dei Comuni alcuni beni del demanio, con l’idea di incassare il 25% sulle vendite ai privati e lasciare il resto alle amministrazioni locali. Vigevano si ritroverà con due appartamenti in via Rossini, ma non per tutti i Comuni questi beni sono un’occasione. Sono 11 i Comuni lomellini con beni inseriti nell’elenco del demanio, ma per qualcuno è una beffa. A partire dal prezzo. «Il valore dell’inventario non è trattabile, per cui lo Stato ha fissato un prezzo e almeno a quel prezzo il bene va venduto - dice Giorgio Guardamagna, sindaco di Mede - . A noi hanno girato un terreno da 16mila metri quadrati, due strisce lunghissime ai lati della circonvallazione che sono di fatto inutilizzabili». «Se il Comune vuole quel terreno deve dare allo Stato 29.322 euro, ma in questo momento non sapremmo che farcene - spiega l’assessore Guido Bertassi - . Il poligono è un rudere perché il tetto è crollato, restano i muri perimetrali, ma in quelle condizioni non puoi venderlo come fosse un terremo agricolo normale perché chi lo compra dovrà anche bonificarlo». Hanno lo stesso problema a Robbio con il poligono, fatiscente e in aperta campagna. A Valle hanno ricevuto la metà di un terreno agricolo. «Al momento quel terreno non l’abbiamo nemmeno trovato sui mappali - dice Roberto Carabelli, sindaco di Valle - . Lo Stato vuole fare cassa, ma vendere i beni del demanio che gira ai Comuni non è facile». Mortara invece ha un poligono di oltre tremila metri quadrati nell’area dell’ospedale Asilo Vittoria. «E’ dismesso da una trentina d’anni ed è in condizioni fatiscenti - dice il sindaco Roberto Robecchi - . Comunque, vista la vicinanza con l’ospedale, possiamo solo chiedere all’Ao se ne ha bisogno». Il problema è che qualcuno lo deve comprare e per lo Stato vale 76mila euro. «Ha lo stesso problema la Croce rossa di Mortara, che deve vendere i beni della Croce rossa italiana ma al prezzo deciso da Roma, che è superiore a quello offerto dal mercato - continua Robecchi - . Di certo, se non lo compra l’Ao, noi non sappiamo che farcene». Meglio va a Vigevano, che si ritrova con due appartamenti con garage nel palazzo di via Rossini 7. «Non abbiamo ancora deciso cosa farne - spiega l’assessore Luigi Sampietro - . Per altro devono ancora essere acquisiti dall’ufficio patrimonio». Parona si è ritrovato con il bene più costoso, almeno sulla carta: un capannone in strada Marziana 13 da quasi 433mila euro. «E’ abbandonato da tempo - dice il sindaco Silvano Colli - dobbiamo decidere che farne».

la Provincia Pavese - 13 luglio 2010

Parona installa i dossi anti-velocità

 

PARONA. Acceleratore schiacciato in via IV Novembre. I residenti protestano per l’eccessiva velocità delle vetture nella parte del paese che conduce a Vigevano: un disagio esternato da Antonio Marchesoni, che si fa portavoce dei residenti. «Ormai automobili, moto e camion sfrecciano ad altissima velocità mettendo a rischio i pedoni e i ciclisti che abitano in questa zona di Parona - commenta Marchesoni - La nuova circonvallazione a nord del centro abitato ha ridotto solamente di poco il traffico di mezzi pesanti nella parte terminale di via IV Novembre. Ho segnalato la situazione al comando di polizia locale e anche al sindaco Colli. Fino a oggi non ho avuto risposte in merito, mentre il problema continua a persistere, soprattutto nelle ore di punta, la mattina e la sera, dove spesso vetture e motociclette la fanno da padrone». Da parte sua, Silvano Colli anticipa il posizionamento di tre dissuasori antivelocità. «Saranno posizionati tre dossi in via IV Novembre, in via Toma e in via XXV Aprile - spiega il sindaco - La situazione di via IV Novembre ha richiesto un po’ più tempo poiché abbiamo dovuto chiedere i relativi permessi alla Provincia, competente per la strada che porta alla zona industriale e a Vigevano». In ogni caso, la giunta di piazza Signorelli conta di eliminare, o quantomeno di ridurre, il problema della velocità attraverso il posizionamento dei tre dissuasori.

Umberto De Agostino

 

 

 

La Lomellina – Il settimanale della gente - Mercoledì 07 Luglio 2010

"In paese si va troppo veloce"

 

Via IV Novembre come il rettilineo del Nurburgring! A sollevare la protesta e porgere l’accento sul problema è Antonio Marchesoni, con la sua abitazione posta all’inizio di via IV novembre se si arriva dalla zona industriale, ultima, in uscita dal centro del paese verso il cavalcavia che porta sulla 494, a due passi dal ponte sul canale Quintino Sella. “Macchine, moto e camion passano da queste parti ad altissima velocità – commenta Marchesoni – rappresentando un problema per la cittadinanza. L’apertura della nuova circonvallazione ha ridotto solo di poco il traffico di mezzi pesanti, che transita dalla parte terminale di via IV Novembre. Ho già segnalato la situazione prima al locale comando di polizia ed anche al sindaco Colli che in qualità di primo cittadino è responsabile della salute e sicurezza dei cittadini. Mi sono sentito rispondere che c’erano dei problemi tecnici da superare in quanto la strada è ancora provinciale. Fino ad oggi non ho avuto risposte in merito, mentre il problema continua a persistere, soprattutto nelle ore di punta, alla mattina ed alla sera, dove spesso macchine e moto sfrecciano ad alta velocità, rappresentando un vero e proprio pericolo. A pochi metri il ponte sul canale Sella dove chi esce da Parona in direzione zona industriale, ha la precedenza rispetto a chi si dirige verso il centro del paese. Precedenza che non sempre viene rispettata e spesso si vedono pezzi di specchietto per terra. L’amministrazione dovrebbe provvedere ad un problema che interessa direttamente i cittadini, invece fino ad oggi non si è fatto nulla. Un intervento è necessario prima che succeda qualcosa di grave. Andrebbero fatti maggiori controlli in zona”. Problema quello della viabilità sul quale torna anche il sindaco Colli preannunciando, nelle prossime settimane, il posizionamento di tre dissuasori, in altrettante posizioni critiche del paese. “Nelle prossime settimane – commenta Colli – saranno posizionate tre dissuasori di velocità, uno in via IV Novembre, uno in via Lorenzo Toma e un terzo in via XXV Aprile. La situazione di via IV Novembre ha richiesto un pò più tempo, in quanto abbiamo dovuto provvedere a chiedere i relativi permessi alla Provincia in quanto la strada è ancora provinciale. Contiamo, comunque, nelle prossime settimane di posizionare i tre dissuasori e ridurre parte del problema”.

la Provincia Pavese - 06 luglio 2010

Parona, ingombranti a casa

PARONA. In arrivo la raccolta porta a porta dei rifiuti ingombranti, dai frigoriferi ai mobili. La novità non andrà a sostituire il container posizionato il venerdì in via della Miseria, ma andrà a potenziare un servizio sempre più richiesto. «Spesso il container non è una soluzione comoda soprattutto per i cittadini che, dovendo smaltire ingombranti, non hanno la possibilità di trasportarli in via della Miseria», spiega il sindaco Silvano Colli. I cittadini dovranno avvertire l’incaricato comunale che, nel giorno prefissato, si recherà all’abitazione a ritirare gli ingombranti che dovranno essere smaltiti. Il porta a porta dovrebbe essere attivato in autunno. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 04 luglio 2010

Parona, annullato il bando Combitalia


PARONA. Il primo bando per la vendita di Combitalia srl, costituita nel 2005 per realizzare il raccordo ferroviario, è stato annullato. La busta presentata dall’unico partecipante non conteneva tutti i requisiti per l’acquisto del 51% della società controllata dalla Parona Multiservizi spa, che fa capo al Comune. Il prezzo a base d’asta era di 1,7 milioni di euro. Giunta e Multiservizi non confermano, ma sembra che l’offerta provenisse dalla Avena sas, società lussemburghese che aveva già acquistato il 49% di Combitalia, in capo alla famiglia Orizio, titolare della Mcf T Trail. Giulio Colli, presidente della Multiservizi, commenta: «Rimane la volontà di vendere la nostra quota maggioritaria per ottemperare a ciò che impone la Finanziaria 2010 - spiega -. Riproporremo il testo con gli stessi termini di quello scaduto». (u.d.a.)

 

 

La Lomellina – Il settimanale della gente - 01 Luglio 2010

 
 

Vendita Combitalia: fumata nera

 

Fumata nera su Combitalia! Resta in stand by la vendita da parte di Parona Multiservizi, del 51% di Combitalia. Il bando di gara, i cui termini sono scaduti lo scorso 23 giugno, ha detto che sono arrivate una sola richiesta per la quale non si è nemmeno provveduto all’apertura della busta con l’offerta, in quanto, la commissione giudicante, valutando la documentazione, non ha trovato corrispondenti tutti i requisiti richiesti per la partecipazione al bando. Stretto riserbo sul nome dell’azienda che ha concorso,anche se dai corridoi dei palazzi paronesi, trapelano indiscrezioni che indirizzerebbero il nome verso l’Avena s.a., società lussemburghese, che, lo scorso febbraio ha già acquistato il 49% di Combitalia, quota in capo alla famiglia Orizio. Ma, dopo questo primo step come si muove il consiglio di Parona Multiservizi e la stessa Amministrazione Comunale per risolvere un problema, quello di Combitalia, che rischia di gravare sulle già deboli casse comunali e di diventare il caldo tormentone estivo? Proprio mentre il giornale va in macchina è in corso una riunione dei vertici di Multiservizi alla quale ha preso parte anche il sindaco Colli. Sul tavolo la via da seguire per risolvere la situazione anche se, pare scontata, la riproposta del bando con le stesse modalità di partecipazione come ci conferma il presidente di Multiservizi l’avvocato Giulio Colli. “La situazione attuale – commenta il presidente Colli – è quella della volontà di Multiservizi di vendere la propria quota, pari al 51% di Combitalia, per far fede, a termini di legge, a ciò che ci impone la finanziaria 2010. Con il primo bando di gara non abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo, perciò riproporremo nuovamente il bando con gli stessi termini di quello scaduto lo scorso 23 giugno. Una situazione, che può accadere in questo tipo di operazioni. Confidiamo con la seconda proposta del bando di trovare l’acquirente”. “Con ogni probabilità -. Dichiara il sindaco Colli prima della riunione in Multisrvizi – verrà riproposto il bando di gara in quanto alla prima tornata la ditta che vi ha partecipato non ha soddisfatto a pieno tutti i requisiti del bando stesso”. Nei prossimi giorni è quindi ragionevole aspettarsi l’uscita del nuovo bando nel quale la Multiservizi ribadirà l’intenzione di alienare il 51% di Combitalia ad un prezzo a base d’asta non inferiore a euro 1.719.000,321, di cui euro 510.000 per acquisto del 51% del capitale e euro 1.209.00.321 per prezzo d’acquisto del credito per finanziamento soci vantato da Parona Multiservizi Spa come risultanti dal bilancio 2009. Alla gara possono partecipare soggetti italiani o stranieri, aventi sede nell’Unione Europea, sia in forma di imprenditori individuali che di società in forma singola o raggruppamenti, i quali devono possedere iscrizione al registro delle imprese o ad analoghi registi, avere adeguata capacità economica e finanziaria oltre ad avere un patrimonio netto, risultatnte dall’ultimo bilancio approvato non inferiore ai 100.000 euro.

la Provincia Pavese - 30 giugno 2010

Parona, discariche abusive cè paura per l’amianto

 
 

PARONA. Discariche abusive e rifiuti abbandonati: il Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente ha inviato un rapporto dettagliato al sindaco Silvano Colli, all’assessore provinciale all’Ambiente, Ruggero Invernizzi, e all’Arpa di Pavia. Una rilevanza particolare è assegnata ai depositi illeciti di amianto. La zona più presa di mira dai conferitori abusivi è compresa fra viale Lombardia, la zona industriale verso Vigevano, e la circonvallazione per Cilavegna. Il lavoro del Comitato presieduto da Luigi Firpo è certosino. Fra i rifiuti dispersi nell’ambiente sono presenti materiali inerti recuperati da demolizioni e ristrutturazioni edili (calcinacci, mattonelle, sanitari e cemento-amianto, cioè eternit), ingombranti (elettrodomestici, mobilio e materassi) e pneumatici. «L’incuria per la pulizia del paese è eclatante in corrispondenza di quei cassonetti che dovrebbero essere gli unici contenitori delle immondizie casalinghe - afferma il Comitato - Sempre più spesso cumuli di rifiuti si stanno integrando nel paesaggio e sembrano passare inosservati ai cittadini, alla polizia locale, al gestore della nettezza urbana e al sindaco, che favoriscono il degrado ambientale non facendosi carico del problema». Rilevata anche la mancanza di pulizia del parco comunale e del bosco Acqualunga, dove i materiali sono abbandonati sotto il cartello «Divieto scarico e smaltimento rifiuti». Nell’area davanti alla stazione ferroviaria, poi, è presente una cavità a cielo aperto pericolosa per le persone. Inoltre, gli ambientalisti ricordano che l’abbandono di rifiuti comporta sanzioni pecuniarie e, nei casi più gravi, l’arresto. «Ormai a Parona, come in tutti gli altri paesi, la campagna è abbandonata a se stessa: è più facile disfarsi dei rifiuti in modo illegale - commentano Colli e l’assessore alla Sicurezza, Mauro Sommi - In ogni caso, la polizia locale si è già mossa per censire questi siti, così come vuole il regolamento di polizia rurale, ma servono i tempi tecnici per intervenire in modo efficace». (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 27 giugno 2010

Parona, micronido ancora per due anni

 
 
PARONA. Il Comune offrirà il servizio del micronido ancora per i prossimi due anni, dal settembre prossimo fino al luglio 2012. I bimbi fino a tre anni d’età saranno accolti al pianterreno dell’edificio comunale di via papa Giovanni XXIII, che ospita già una sezione della scuola materna. L’assegnazione del servizio educativo è prevista per mercoledì 7 luglio: il canone d’affitto mensile a base di gara è fissato in 200 euro.

La Lomellina - Il settimanale della gente - 24 Giugno 2010

E' dura battaglia su Combitalia

 
 

Seduta consigliare animata quella di mercoledì scorso. Dopo le comunicazioni del sindaco si è passati ai 18 punti all’ordine del giorno. Al primo punto si è dibattuta la proposta di Parona Viva, con la quale aveva richiesto la convocazione straordinaria del consiglio, di modificare l’articolo 3 dello statuto comunale con l’inserimento di una frase che potesse esprimere una chiara posizione, negativa, dell’Amministrazione sulla possibilità di insediamento di centrali nel territorio paronese. Proposta bocciata dall’amministrazione e così motivata: “Già in precedenza – ha dichiarato Colli – questa amministrazione ha manifestato, la sua intenzione, che resta tale, nel dire no ad eventuali progetti di centrali. Un no che sarà ribadito nella revisione dello statuto comunale e quindi nei tempi e modi dettati dall’amministrazione stessa, per questo non si ritiene di votare stasera la proposta di Parona Viva”. Parona Giovane ha chiesto, poi chiarimenti in merito alla mancata autorizzazione per il posizionamento di un gazebo o, in alternativa, per la distribuzione di proprio materiale informativo, durante la manifestazione Parona Tera Bona dello scorso 11 aprile. “Un atto amministrativo – ha dichiarato il sindaco Colli”. Posizione poi maggiormente chiarita dall’Assessore Ferretti: “In qualità di assessore alle manifestazioni e di consigliere della Pro loco, associazione organizzatrice della manifestazione, ho ritenuto opportuno bloccare l’iniziativa che poteva creare complicazioni al regolare svolgimento della manifestazione, per la quale, molte persone si sono adoprate ed impegnate”. Il piatto forte della seduta l’ha però offerto il dibattito sulla posizione di Combitalia in particolar modo sulla vendita, datata 22 febbraio 2010, del 49% in capo al socio di minoranza Orizio, ad una società lussemburghese, l’Avena s.a. Notizia taciuta dall’attuale presidente di Multiservizi, Giulio Colli, nella seduta consigliare del 14 aprile 2010, dedicata all’attuale situazione della Multiservizi Spa, che detiene il restante 51% di Combitalia, ed è a sua volta compartecipata al 100% del comune. Sulla vendita, sulla mancata comunicazione e sul chi sia Avena s.a. sono andate all’attacco le minoranze di Parona Viva e Parona Giovane. “L’atto di vendita formalizzato il 22 febbraio – ha commentato Silvano Colli – ha una base di intenzione, datata luglio 2005, una situazione che risale a quando questa amministrazione non era in carica, e nemmeno lo era l’attuale consiglio di amministrazione della Multiservizi. La notizia non è stata portata a conoscenza durante il consiglio del 14 aprile per diversi motivi: sulla questione Combitalia ci sono in atto verifiche da parte del tribunale, il consiglio del 14 era prettamente incentrato sulla Multiservizi e non su Combitalia ed inoltre le generalità di Avena s.a. sono irrilevanti rispetto al problema economico che Combitalia presenta e per la quale la Spa sta provvedendo a vendere la propria quota. (proprio in questi giorni scade il termine del bando di vendita)”. La discussione è poi proseguita in modo acceso ed animato tra maggioranza e minoranza con un scontro verbale abbastanza forte tra l’assessore Sommi ed il consigliere Marioli (Parona Viva), mentre un calcistico Bianchi parlava di “inutile melina, quella del soffermarsi sulle generalità dell’Avena s.a. (ndr società anonima di cui l’amministrazione, per voce del sindaco, non conosce uno screenin radiografico sull’attività), quando la Spa sta cercando di vendere la propria quota e, soprattutto, in relazione al vero grande problema che è la situazione economica di Combitalia, circa 1,7 milioni di euro di passivo che, in caso di mancata vendita del 51%, diventerebbe un grande ed urgente problema da affrontare per la Multiservizi e di conseguenza per il Comune”. La seduta è poi proseguita con i restanti punti all’ordine del giorno.

 

la Provincia Pavese - 24 giugno 2010

Il raccordo ferroviario riprende quota

PARONA. Il raccordo ferroviario potrebbe riprendere quota grazie a un investitore privato. Il Comune ha messo in vendita il 51% di Combitalia srl, costituita nel 2005 per realizzare il progetto lungo la linea Milano-Mortara e ora fermo da più di un anno. Il prezzo a base d’asta è di 1,7 milioni di euro. Secondo il sindaco Silvano Colli ci sarebbe già una società interessata all’acquisto. «C’è stata una manifestazione d’interesse, che mi auguro si traduca in un acquisto vero e proprio della quota di maggioranza. L’area è rimasta a destinazione industriale ed è molto appetibile perché si trova in una posizione strategica». Grazie a questo introito il Comune potrà ripianare i debiti della Parona Multiservizi spa, società a capitale pubblico che è l’azionista di maggioranza di Combitalia. Debiti legati alla gestione del cantiere del raccordo e ai rapporti con la famiglia novarese Orizio, che ha venduto la quota del 49% di Combitalia alla società lussemburghese Avena sas. «Ci avevano chiesto di dare in garanzia la casa di riposo comunale, ma io mi sono rifiutato preferendo cedere Combitalia - rivela Colli - Ora speriamo che l’asta si concluda nel migliore dei modi, anche per scrivere la parola fine su un progetto tormentato. Fra l’altro noi avevamo chiesto a Orizio di non vendere la sua quota, ma non è stato così e ora dobbiamo augurarci di rientrare di 1,7 milioni di euro». Da parte sua, Giovanni Orizio, titolare della ditta novarese Mcf T Trail, nella sua ultima presa di posizione aveva anticipato di voler chiedere tre milioni di danni al Comune e alla Parona Multiservizi spa per la mancata costruzione del raccordo ferroviario: «Ho lavorato 1.400 giorni invece dei 356 previsti, senza chiudere il cantiere». Dall’opposizione Luca Trovati, Maurizio Marioli e Chiara Brunazzi, ex presidente di Combitalia, sono più volte andati all’attacco: «Nel consiglio del 14 aprile scorso è stata taciuta la cessione delle quote di Orizio. Il comportamento della giunta e della Multiservizi è ingiustificabile». - Umberto De Agostino

 

la Provincia Pavese 20 giugno 2010

Parona, lotta al rumore all interno dell azienda

 

 

 

 

PARONA. Alla Vedani Metalli proseguono i lavori dedicati al miglioramento degli impianti, che hanno portato all’installazione di 3 cabine di insonorizzazione all’interno dello stabilmento. Le nuove strutture sono state posizionate in diverse aree di produzione per garantire un ambiente lavorativofunzionale e contenere l’emissione di rumore verso l’esterno. Nell’area di accastamento è stata realizzata una cabina di insonorizzazione che permette un migliore assorbimento dei rumori durante le fasi di imballaggio del materiale, mentre nell’area di cernita all’impianto di frantumazione è stata posizionata una struttura per l’insonorizzazione e la protezione dalle polveri. E’ stata installata una cabina fonoassorbente per le visite audiometriche effettuate dal medico di fabbrica.

 

 

la Provincia Pavese - 19 giugno 2010

 

Parona Cedute le quote di Combitalia

 

PARONA. Già dal 2005 si sapeva che la famiglia novarese Orizio avrebbe venduto la quota del 49% di Combitalia srl, nata con lo scopo di costruire il raccordo ferroviario, alla società lussemburghese Avena sas. Questa in sintesi la risposta del sindaco Silvano Colli alla richiesta di chiarimenti avanzata dai gruppi di minoranza. In una seduta consiliare con 18 punti all’ordine del giorno, Colli ha riferito che la cessione porta la data del 24 febbraio, ma che da anni si conoscevano le intenzioni degli Orizio, titolari della ditta Mcf T Trail: «E poi in quegli anni Combitalia era guidata da Chiara Brunazzi, che ora siede in minoranza». Il gruppo di minoranza Parona Viva era andato all’attacco chiedendo le dimissioni di Giulio Colli, presidente della Parona Multiservizi spa che detiene il 51% delle azioni di Combitalia e che a sua volta è controllata al 100% dal Comune. «Nel consiglio comunale del 14 aprile Colli ha taciuto questo fatto di fondamentale importanza per Combitalia, di cui il Comune ha annunciato la cessione della propria quota tramite un bando pubblicato di recente», ha ribadito Luca Trovati. «Questo argomento non era all’ordine del giorno di quella seduta», ha replicato la maggioranza. Inoltre, il consiglio ha preso atto della riduzione del capitale sociale della Parona Multiservizi spa, che da 700mila euro scende a 300mila. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 19 giugno 2010
In Piazza Italia dal 2011 ci saranno sei consiglieri in meno
 
PAVIA. La scure della manovra si abbatte anche sugli enti locali che devono “dimagrire”. Nel 2001 diminuiranno i consiglieri provinciali e anche gli assessori: in giunta ci saranno solo 8 assessori (oggi sono 10) e il consiglio sarà composto da 24 membri invece degli attuali 30. Diminuiscono di conseguenza i collegi elettorali uninominali che passano, di conseguenza, da 30 a 24. La riforma non cambia nulla nel Pavese, e mette mano a una fascia di Lomellina che interessa i Comuni di Cassolnovo, Cilavegna, Gravellona e Parona. Le “forbici” della Provincia si sono strette anche su due collegi di Pavia, su Vigevano, Varzi e Sant’Alessio, producendo una riduzione di 6 collegi e quindi di altrettanti consiglieri (i quali percepiscono in media 70 euro al mese in gettoni di presenza) e due assessori (complessivamente circa 60 mila euro lordi l’anno).

la Provincia Pavese - 17 giugno 2010

Parona, in piazza c è il megaschermo

 
 

PARONA. Il megaschermo di piazza Nuova potrà trasmettere in diretta sedute del consiglio comunale o eventi pubblici. L’apparecchiatura sarà posizionata grazie all’accordo fra il Comune e il secondo operatore privato per il collegamento alla linea Adsl senza fili. «La struttura potrà trasmettere in diretta gli eventi organizzati in paese, a cominciare dalla Sagra dell’offella - assicurano l’assessore Mauro Sommi e il consigliere Giovanni Melissano - Senza contare che potremmo trasmettere anche le sedute dei consigli comunali particolarmente importanti: per il nostro paese si tratta di una novità non da poco, nel segno della trasparenza». Per quanto riguarda Internet veloce, ora gli utenti paronesi potranno scegliere fra l’operatore più conveniente. Inoltre, l’accordo prevede collegamenti gratuiti per municipio, edifici scolastici e casa di riposo, e la connessione senza fili nel perimetro di piazza Nuova. (u.d.a.) DORNO Filo diretto con il municipio Suggerimenti, proposte, idee: dagli amministrati agli amministratori pubblici. E’ un canale a disposizione dei cittadini lo spazio on line sul sito del Comune al link “Filo diretto”. Compilando i campi della pagina è possibile sottoporre alla giunta comunale domande o spunti per eventuali iniziative o provvedimenti. GARLASCO L’oratorio su Facebook L’oratorio San Giovanni Bosco di Garlasco sbarca su Facebook. Sono già oltre cinquecento gli “amici” della pagina dedicata alla nuova realtà di via Asilo, che da lunedì sta ospitando i trecento ragazzi iscritti al Grest coordinati da quaranta animatori insieme con don Moreno Locatelli, il vicario parrocchiale.

La Lomellina – Il settimanale della gente - Giovedì 17 Giugno 2010

 

Centrali e Combitalia in aula

 

Si prospetta una seduta del consiglio comunale fiume, quella in programma questa sera con inizio alle ore 21. Diciotto i punti all’ordine del giorno per una convocazione straordinaria, richiesta come da regolamento da 1/5 dei consiglieri, in questo caso i tre rappresentanti di Parona Viva, in data 25 maggio 2010 ed avente ad oggetto “Modifica artitcolo 4 dello statuto Comunale” quello nel quale si intende far inserire un chiaro intento al non insediamento di centrali sul territorio paronese. Ma quello delle centrali è solo uno dei tanti argomenti all’ordine del giorno, di un consiglio che si occuperà ancora di uno dei temi più caldi dell’estate, quello inerente Combitalia, con la cessione da parte del socio di minoranza Orizio della sua quota ad una società lussemburghese e con la prossima cessione attraverso bando anche della quota in capo alla Parona Multiservizi. Questione Combitalia sulla quale sia Parona Viva che Parona Giovane hanno presentato delle interpellanze sollevando molte perplessità e dubbi in merito alla situazione attuale. Si procederà poi all’approvazione di atto di indirizzo per l’affidamento in concessione a terzi della gestione del Palazzetto Comunale, alla nomina di 2 consiglieri che entreranno a far parte della commissione Ornato e di 2 per la Commissione Comunale consultiva atta al controllo del termovalorizzatore. Tra gli altri punti all’ordine del giorno ci sarà l’Istituzione e la nomina della Commissione Comunale per le modifiche ed integrazione allo statuto comunale, variazioni di bilancio, l’approvazione del nuovo regolamento per la scuola dell’Infanzia, la riduzione del capitale sociale della società Parona Multiservizi, e alcune risposte ad interpellanze presentate sia da Parona Giovane che da Parona Viva.

 

 
 
 
la Provincia Pavese - 15 giugno 2010

Parona, caso Combitalia discussione in Consiglio

 

PARONA. Non solo la situazione di Combitalia srl, ma anche altri diciassette punti all’ordine del giorno nel consiglio comunale convocato per domani sera, che si preannuncia come uno dei più lunghi della storia paronese. Al centro della seduta ci saranno le interpellanze presentate dai due gruppi di minoranza Parona viva (rappresentato da Luca Trovati, Maurizio Marioli, Chiara Brunazzi) e Parona Giovane (con il consigliere Donatella Marzetto). Entrambi chiedono al sindaco Silvano Colli di chiarire i passaggi societari di Combitalia, controllata dalla società per azioni Parona Multiservizi spa, che a sua volta fa capo al Comune. Domani sera, poi, il consiglio prenderà atto della riduzione del capitale sociale della Parona Multiservizi spa e approverà l’atto d’indirizzo per l’affidamento in concessione a terzi della gestione del Palazzetto sportivo comunale e del bar annesso. Fra gli altri punti, si eleggeranno due consiglieri comunali nella Commissione consultiva per il termoutilizzatore. Si annuncia quindi una seduta consiliare-fiume, vista anche la complessità degli argomenti in discussione. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 27 maggio 2010
Dal Lussemburgo a Parona

 

PARONA. L’assetto societario di Combitalia srl è cambiato. La famiglia novarese Orizio ha venduto la quota del 49% alla società lussemburghese Avena sas. E la minoranza Parona Viva va all’attacco chiedendo le dimissioni di Giulio Colli, presidente della Parona Multiservizi spa che detiene il 51% delle azioni di Combitalia e che a sua volta è controllata al 100% dal Comune di Parona. «Nel consiglio comunale del 14 aprile scorso Colli ha taciuto questo fatto di fondamentale importanza per Combitalia, di cui il Comune stesso ha annunciato la cessione della propria quota tramite un bando di imminente pubblicazione», dice Luca Trovati. Ieri il sindaco Silvano Colli non ha voluto rilasciare dichiarazioni. E’ l’ennesimo colpo di scena nella vicenda di Combitalia srl, costituita nel 2005 per realizzare un raccordo ferroviario fermo da più di un anno. Silvano Colli e la sua maggioranza hanno sempre puntato il dito contro gli amministratori in carica negli ultimi quattro anni, quando era sindaco Giovanna Ganzi. Da parte sua, Giovanni Orizio, titolare della ditta novarese Mcf T Trail, nella sua ultima presa di posizione di tre mesi fa aveva anticipato di voler chiedere 3 milioni di danni al Comune e alla municipalizzata, la Parona Multiservizi spa, per la mancata costruzione del raccordo ferroviario: «Ho lavorato per 1.400 giorni invece dei 356 previsti, senza concludere il lavoro». Dai banchi dell’opposizione Luca Trovati, Maurizio Marioli e Chiara Brunazzi, ex presidente di Combitalia, vanno all’attacco: «Il comportamento degli amministratori comunali e della Multiservizi è ingiustificabile e denota la totale mancanza di considerazione verso i cittadini paronesi e le minoranze». Molti in paese si chiedono quali attività svolga la società del Lussemburgo che ha acquistato il 49% di Combitalia. E chi abbia preso il posto di Orizio negli organismi dirigenziali. Trovati cercherà di rompere il silenzio del sindaco Colli: «Speriamo, questa volta, in risposte non nebulose ed evasive». - Umberto De Agostino

La Lomellina - Il Settimanale della gente - 26 Maggio 2010
Caso Combitalia: il socio lascia


Resta ancora alta l’attenzione sulla questione Combitalia e su cosa ne sarà della stessa alla luce anche dell’annunciato bando di gara, che dovrebbe portare la Multiservizi a vendere la propria quota pari al 51%.
Sulla questione la minoranza di Parona Viva ha emesso nei giorni scorsi un comunicato e si appresta a presentare alcune interpellanze per far luce e chiarezza su alcune voci che sono rimbalzate nei giorni scorsi.
La famiglia Orizio ha venduto, a una società lussemburghese, in data 24 Febbraio 2010 la propria quota del 49% di Combitalia, - attacca la nota del gruppo di minoranza - società nella quale la Parona Multiservizi (100% del Comune di Parona) è socio al 51%. La seduta del Consiglio Comunale del 14 Aprile 2010 è stata convocata con un solo punto all’ordine del giorno: Relazione del presidente della Multiservizi. Giulio Colli e il Sindaco nella loro relazione hanno taciuto questo fatto di fondamentale importanza per la società stessa, quando erano trascorsi ormai quasi due mesi dalla vendita delle quote dell’unico socio privato di Combitalia e nel momento in cui annunciavano invece la decisione di cedere anche la quota pubblica del 51% della Combitalia, tramite un bando di imminente pubblicazione.
Il comportamento degli amministratori pubblici comunali e della società Multiservizi è veramente ingiustificabile e denota la totale mancanza di considerazione verso i cittadini paronesi – prosegue la nota - e verso le minoranze, che avevano chiesto ripetutamente una audizione dei vertici della Multiservizi, perché venisse illustrata la situazione societaria. Parona Viva ha presentato alcune interpellanze al riguardo per chiedere chiarimenti sulla vicenda: perché il Presidente della Multiservizi, il Sindaco e la Giunta hanno celato la vendita delle quote del socio privato di Combitalia, circostanza della quale dovevano senza dubbio essere a conoscenza nel Consiglio del 14 Aprile? I consiglieri comunali di maggioranza sono al corrente di tale circostanza? Alla luce di tali avvenimenti esiste ancora il necessario rapporto di fiducia con gli amministratori della Multiservizi? Gli amministratori comunali e della Multiservizi hanno avuto contatti con il nuovo socio lussemburghese? Quali attività svolge la società che ha acquistato il 49% della Combitalia e quali sono i suoi obbiettivi futuri?
I n attesa di avere risposte, che speriamo, questa volta, non nebulose ed evasive, Parona Viva non può che stigmatizzare una condotta amministrativa evidentemente approssimativa e inadeguata”.
A confermare la vendita delle quote è anche l’avvocato Giulio Colli presidente della Multiservizi Spa.
“C’è stata – attacca Colli – da parte del socio di minoranza di Combitalia la vendita della sua quota, operazione che è già stata registrata presso la Camera di Commercio e della quale a noi non interessa. Il socio può vendere come e quando vuole la sua quota”.
Nessuna notizia, invece, sulla società che ad oggi è socia di Multiservizi in Combitalia. “Non ci interessa sapere a chi è stata ceduta la quota – chiosa Colli che conferma, l’intenzione di Multiservizi di vendere a breve il proprio 51% di Combitalia – Entro poco verrà emesso un bando di gara per la vendita della quota di Combitalia di proprietà della Multiservizi Spa”.
Vendita per il quale come già accennato nelle settimane scorse dal primo cittadino Silvano Colli sembrerebbe già esserci degli interessamenti.
“Abbiamo avuto richieste – il sindaco – segno che il progetto scalo ferroviario non era poi un progetto così capestro e non valido”.
 
 
 
 
La Lomellina – Il Settimanale della gente - 03 Giugno 2010

Fondazione per sociale e lavoro

 

In attesa di conoscere gli sviluppi sulla questione Multiservizi-Combitalia, sulla quale la minoranza di Parona Viva ha presentato alcune interpellanze, che saranno discusse nel prossimo consiglio comunale, e sulla questione concertazione con Mortara, sulla quale l’Amministrazione avrà nelle prossime settimane un ulteriore incontro, la giunta guidata dal Sindaco Colli sta lavorando anche sul piano sociale e del lavoro. Nei mesi scorsi sono stati organizzati a tal proposito due incontri di formazione ai quali hanno preso parte circa sessanta lavoratori. Nelle prossime settimane, per i sessanta richiedenti, inizieranno tre corsi di formazione tenuti dall’APOF (Agenzia Pavia Orientamento e Formazione) per le figure di assistente familiare, addetto alla pulizia ed alla gestione del verde, magazziniere e mulettista.
Corsi organizzati sulla scorta di finanziamenti proposti dalla regione Lombardia. Resta aperta sul tavolo del sindaco, sempre in materia sociale e lavoro, ma anche manifestazioni, l’idea della realizzazione di una fondazione che appunto si dovrà occupare delle tre macro aree. Fondazione la cui realizzazione sarà l’ultimo passo di un processo che passa attraverso anche alla riproposta di alcune commissioni, discorso iniziato in passato e poi interrotto. “La fondazione – dichiara Colli – è il macro progetto, ma a breve abbiamo intenzione di ripristinare tutte le commissioni create in passato come la Commissione Ornato, L’istituzione San Siro, ma anche la commissione per il sociale, il lavoro, l’ambiente e quella per il Termovalorizzatore”.

la Provincia Pavese - 01 giugno 2010
Parona, resta grave l'operaio dopo l’incidente alla Vedani

 

PARONA. Erano stazionarie e sempre molto gravi, almeno fino a ieri, le condizioni di Simone Dozio 37 anni,’operaio caduto da un’impalcatura alla Vedani Metalli. Dopo l’incidente sul lavoro, avvenuto domenica mattina. è stato ricoverato in Rianimazione al policlinico san Matteo di Pavia. Lavorava per conto della Daspe, azienda con sede in provincia di Bergamo, specializzata in demolizioni e manutenzione di grossi impianti industriali. Alla Daspe, la Vedani Metalli ha commissionato interventi ad un capannone degli impianti di via Lombardia. Gli accertamenti dell’Asl sono ancora in corso: secondo una prima ricostruzione di quanto è avvenuto, Simone Dozio si trovava a diversi metri di altezza quando ha perso l’equilibrio. L’operaio ha battuto la testa e si è procurato traumi alle gambe. Una Tac ha evidenzionato poi lesioni importanti che hanno reso necessario il ricovero in Rianimazione (a.m.)

la Provincia Pavese - 31 maggio 2010
Infortunio, grave un operaio

PARONA. L’operaio è caduto da un ’impalcatura, battendo la testa: Simone Dozio, 37 anni, di Abbiategrasso, è stato ricoverato in Rianimazione al policlinico di Pavia, dopo un incidente sul lavoro avvenuto ieri mattina alla Vedani Metalli. Il 37enne operaio lavorava per conto della Daspe, azienda con sede in provincia di Bergamo, specializzata in demolizioni e manutenzione di grossi impianti industriali. E appunto alla Daspe, la Vedani Metalli ha commissionato interventi ad un capannone degli impianti di via Lombardia. Gli accertamenti dell’Asl sono ancora in corso: ieri poco prima delle 8, comunque, secondo le prime verifiche Simone Dozio si trovava a diversi metri di altezza, regolarmente imbragato, quando ha perso l’equilibrio. Nonostante il sistema di protezione, ha battuto la testa e si è procurato traumi alle gambe. L’allarme è scattato immediatamente, con una richiesta di soccorso alla centrale operativa del 118 che ha mandato l’automedica e un’ambulanza della Cri di Mortara. L’operaio è stato prima trasportato all’ospedale di Vigevano dove è stato sottoposto ad una Tac. Successivamente, vista la gravità delle sue condizioni è stato disposto il trasferimento al policlinico di Pavia, in prognosi riservata, con il ricovero in Rianimazione. Le prossime ore saranno decisive per l’evoluzione del suo quadro clinico. La Vedani Metalli era stata già in passato teatro di gravi incidenti. Due episodi mortali erano avvenuti nel giro di pochi giorni, nell’aprile 2005. Un operaio di 24 anni, di Gravellona, stava pulendo residui di alluminio vicino a un nastro trasportatore, utilizzando un rastrello, quando l’attrezzo si è incastrato nei meccanismi di trasmissione. Il nastro trasportatore ha imprigionato a il braccio dell’operaio, il manico dell’attrezzo si era appoggiato sulla gola del ragazzo e l’aveva soffocato. Un operaio 57enne di Albonese invece era morto schiacciato da una porta in ghisa del peso di circa 5 tonnellate.

Anna Mangiarotti
 
la Provincia Pavese - 25 maggio 2010
Odori, sotto accusa i fanghi dei depuratori

 

PARONA. Non cessano le polemiche dopo gli odori provocati dai fanghi degli impianti di depurazione. Decine di paronesi protestano per la puzza che negli ultimi giorni si è sparsa nella parte orientale del paese, verso Vigevano. In attesa che il Tar si pronunci sul ricorso presentato da una ditta di produzione dei fanghi contro il nuovo regolamento comunale, ferve il dibattito. Ferve il dibattito sull’utilità e sulla salubrità dei fanghi di depurazione da disperdere nei campi. Secondo gli esperti, se impiegati correttamente da soli possono garantire ottime rese produttive, incrementando al tempo stesso la fertilità dei suoli. D’altra parte, l’opinione pubblica ha più volte espresso dubbi sulla salubrità delle produzioni alimentari derivate da colture fertilizzate con fanghi di depurazione, nonostante a tali segnalazioni non abbiano fatto seguito riscontri di reali contaminazioni. «I fanghi arricchiscono il terreno di sostanze organiche e di azoto, funzione fondamentale dopo la scomparsa della zootecnia in Lomellina - spiega l’agronomo vigevanese Luca Sormani - I terreni trattati con questi materiali trattengono l’acqua in modo più efficace e garantiscono rese più alte rispetto a terreni su cui sono dispersi fitofarmaci generici». Inoltre, l’agricoltore spende meno utilizzando i fanghi rispetto ai fertilizzanti di uso comune. Secondo Sormani, poi, i fanghi utilizzati secondo la normativa non provocano alcun danno alla salute umana: «Le tabelle approvate contengono molte restrizioni. Solamente se non rispetta la legge, l’utilizzo di queste sostanze potrebbe causare scompensi fisici». Un danno, però, potrebbe verificarsi: «E’ chiaro che l’odore che si alza da questi terreni non fa bene a un paese o a un territorio che alza la bandiera della qualità della vita e della tutela dell’immagine». Secondo la Coldiretti, «se i fanghi sono controllati, possono essere un fertilizzante valido. Ma spesso si nascondono truffe: i metodi di produzione e i parametri dichiarati non corrispondono alla reale composizione della miscela utilizzata nei campi». Emergenza rientrata, intanto, a Cassolnovo, dove nella frazione di Villanova due famiglie sono rimaste intossicate da un diserbante impiegato per debellare il riso crodo, una pianta infestante particolarmente diffusa nelle risaie. L’Asl ha contattato il Comune che si è occupato della gestione del problema verificatosi venerdì, quando i membri di due famiglie, i Viganò e i Bocca, hanno avvertito un forte bruciore agli occhi. «Il diserbante impiegato in quella risaia - spiegano all’Asl - è irritante per gli occhi, ma non è compreso tra i prodotti tossico-nocivi. Probabilmente, trattandosi di un presidio sanitario che viene applicato sotto forma di gas nel terreno tramite uno specifico macchinario, il diserbante ha raggiunto la vicina cascina sollevandosi da qualche fessurazione presente nel terreno». (u.d.a. e p.a.v.)

la Provincia Pavese - 24 maggio 2010
Odori dei fanghi, è allarme anche a Parona

PARONA. Tornano gli odori provocati dalla pratica di concimazione che utilizza i fanghi provenienti dagli impianti di depurazione. La puzza si è sparsa nella parte orientale del paese e ora Antonio Marchesoni anticipa di voler coinvolgere i medici dell’Asl di Pavia: «Mi farò visitare per capire se annusare questi odori può comportare danni alla salute». Intanto, il regolamento comunale approvato due mesi fa è stato bloccato a causa del ricorso al Tar presentato da una ditta di produzione dei fanghi con sede in Lomellina. Come già nell’estate 2008 l’odore è salito dai campi situati nella zona di via Colli e di via IV Novembre, verso Vigevano: puzze fortissime, ristagnanti, che hanno messo in allarme centinaia di cittadini che abitano a ridosso della campagna. Uno di questi è Marchesoni: «Ho telefonato ai carabinieri, che non possono intervenire. Mi è stato suggerito anche di avviare una raccolta di firme. Se questo disagio non cesserà, porterò una borsa piena di fanghi in municipio perché il sindaco Colli possa capire la situazione reale». E poi Marchesoni, componente di diversi comitati ambientalisti sorti in paese, coinvolge il Comune: «Dovrebbe ordinare agli agricoltori di ricoprire subito i fanghi sparsi sui terreni agricoli». Ma il regolamento che imponeva questa pratica è stato bloccato da una ditta specializzata in fanghi. Lo confermano il sindaco Silvano Colli e l’assessore Mauro Sommi. «Noi avevamo cercato di tutelare la salute pubblica restringendo le settimane a disposizione per lo spandimento e prescrivendo all’agricoltore di notificare in municipio giorno e ora del lavoro - dicono - Purtroppo, il regolamento non è mai entrato in vigore perché pende un ricorso al Tar presentato da una società che tratta il materiale proveniente dalla depurazione delle acque». In particolare, i vigili urbani dovrebbero verificare la correttezza dell’operazione e l’aratura del terreno entro il tramonto per far scendere in profondità il materiale distribuito sul campo. «Così avremmo impedito che l’odore si spandesse per il paese, come successe in passato», aggiunge Sommi. Ristretto anche il tempo in cui gli spandimenti sono permessi, da febbraio a maggio, mentre in passato i campi si potevano fertilizzare da gennaio a luglio.

Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 25 maggio 2010
Rifiuti, così non è più un affare

 

PARONA. La produzione di rifiuti urbani diminuisce per la crisi economica. E in Lomellina attecchisce il messaggio della raccolta differenziata, che prende forma anche attraverso il nuovo servizio della raccolta porta a porta. Sono questi oggi gli scenari del settore dell’igiene urbana nella Lomellina che ospita l’inceneritore di Parona: settore che muove milioni di euro. Solo il Clir spa, 41 Comuni lomellini per 80mila abitanti, nel 2008 ha fatturato 7,7 milioni. Negli ultimi 15 anni il panorama della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è stato modificato in maniera radicale. Le discariche comunali degli anni Sessanta sono state soppiantate da quella territoriale della frazione Belcreda di Gambolò, chiusa in concomitanza dell’apertura dell’inceneritore di Lomellina Energia, nelle campagne di Parona verso Vigevano. Oggi l’impianto, controllato da Linea Group Holding, con sede a Cremona, è autorizzato a smaltire 380mila tonnellate l’anno (più di mille al giorno) di rifiuti urbani (Rsu) e di combustibile da rifiuto (Cdr), la cosiddetta frazione secca, nelle due linee di combustione. Con i rifiuti Lomellina Energia, fatturato di 71 milioni di euro nel 2009, produce energia elettrica: 220mila megawatt-ora nel 2009. L’inceneritore garantisce ampiamente la capacità di smaltimento di Rsu del bacino provinciale B, che comprende Lomellina e Vogherese. I soggetti provinciali che conferiscono a Parona sono Clir spa di Mortara, Asm Impianti servizi ambientali (Isa) di Vigevano e Asm Voghera: la prima, l’anno scorso, ha portato a Parona 31mila tonnellate di Rsu, la seconda, cui fanno capo i Comuni di Vigevano, Garlasco, Cassolnovo, Tromello, Borgo San Siro, Galliavola e Gravellona, 30mila e, la terza, circa 20mila. Il resto, circa 300mila tonnellate, arriva da varie province del Nord Italia, Lombardia e Piemonte in particolare. Ma Lomellina Energia conferma: «L’anno scorso i due forni hanno bruciato 314mila tonnellate di rifiuti». E’ un effetto della crisi: meno soldi da spendere, meno beni di consumo aacquistati, drastica riduzione dei rifiuti nel cassonetto. E poi va calcolato il costante aumento della differenziata. «Un’elevata percentuale rappresenta un discreto punto di partenza per un buon sistema di gestione integrata dei rifiuti, ma quest’ultima deve prevedere le modalità più adatte di raccolta: la gestione della frazione organica, il coinvolgimento dei cittadini con attività di educazione ambientale e, fondamentale, un’impiantistica efficiente e all’avanguardia», dice l’assessore provinciale all’Ambiente, Ruggero Invernizzi. La differenziata è anche un obiettivo del Clir spa, che nel 2008 ha registrato il 31,5%, salito l’anno successivo al 34,1%. «Per il 2010 puntiamo al 38-40%», conferma il direttore Marco Rivolta. In ogni caso, si è distanti dall’obiettivo indicato dal decreto Ronchi del 2006, che impone di raggiungere il 65% di differenziata entro il 2012. Obiettivo già superato da Novara, oltre il 70% nel 2008. Questione aperta rimane il luogo in cui stoccare le ceneri dell’inceneritore. Dopo che tra 2004 e 2005 era stata scartata l’opzione di un terreno a lato dell’ex discarica della Belcreda, si è parlato di un’area a Galliavola. Ma per l’opposizione delle popolazioni il progetto di Asm Vigevano è congelato negli uffici regionali.

Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 22 maggio 2010
Interventi alla fognatura

 

PARONA. Rete fognaria sotto esame. Nessun allagamento, ma i chiusini di alcune zone centrali e di via IV Novembre, all’incrocio con via della Miseria, hanno fatto registrare una certa difficoltà a smaltire le acque. Invece, le tubature di via Vittorio Veneto hanno fatto il loro lavoro. Dopo il maltempo degli ultimi giorni il Comune sta studiando un intervento frazionato in due lotti. «Questo lieve disagio ci ha spinto a programmare un intervento di manutenzione straordinaria del sistema fognario, suddiviso in due lotti - spiega il sindaco Silvano Colli - Dopo i lavori in via Vittorio Veneto, si deve ancora lavorare nella parte centrale e in quella verso Vigevano: per ora si tratta di interventi solo sulla carta, perché sarà necessario verificare le disponibilità di bilancio». (u.d.a.)

 
La Lomellina – Il Settimanale della gente - 20 Maggio 2010
Una fognatura che va a pezzi

 

Le forti piogge abbattutesi su Parona la sera di martedì 11 maggio hanno riportato all’attualità il problema degli allagamenti ed una certa sofferenza del sistema fognario. A soffrire maggiormente sembrano essere state alcune zone centrali del paese e via IV Novembre intersezione con via della Miseria dove l’acqua ha impiegato parecchio tempo a defluire, mentre rispetto al passato, meno problemi sono stati registrati in via Vittorio Veneto. “Il problema dell’acqua durante le forti piogge, come quelle verificatesi nei giorni scorsi – commenta il sindaco Colli – fa parte di una problematica che prevede tre lotti di intervento sul nostro sistema fognario. Un primo lotto è stato portato a compimento negli scorsi anni ed è quello di via Veneto, dove il problema è stato risolto, restano aperti ancora due punti di sofferenza quello della parte centrale del paese e quello in uscita verso Vigevano. Interventi – continua Colli – che l’attuale amministrazione ha in progetto, ma che fanno parte di quel capitolo di grandi opere per le quali occorre, come accennato nell’ultimo consiglio, verificare le disponibilità di bilancio. Abbiamo alcune questioni aperte come la vendita da parte della Multiservizi della quota di Combitalia, per il quale entro dieci giorni sarà pronto il bando di gara e la questione con Mortara, per la quale avremo in un prossimo futuro un incontro per definire la situazione. In base a come chiuderemo questi importanti capitoli potremo rivedere il bilancio e prendere in esame le grandi opere come scuole e impianto fognario”.

 

la Provincia Pavese - 21 maggio 2010
Sì del Consiglio al taglio di sei collegi
 
PAVIA. La proposta di ridefinizione dei collegi elettorali provinciali ha accontentato molti e scontentato qualcuno. E’ stato approvato ieri sera in consiglio provinciale il taglio dei collegi, che passano così da 30 a 24. Ma due scontenti del Pdl hanno votato contro la loro stessa maggioranza: a Paolo Motta (di Cassolnovo) e Vitantonio Quarato (di Vigevano) non è andata giù la decisione di sopprimere il collegio di Cassolnovo. Mentre Alberto Zaverio si è astenuto. La proposta approvata ieri sera da Piazza Italia modifica leggermente quella della Prefettura. Grazia il Pavese, in virtù dell’incremento demografico raggiunto in questi ultimi anni, e mette mano a una fascia di Lomellina che interessa i Comuni di Cassolnovo, Cilavegna, Gravellona e Parona. Le “forbici” della Provincia si sono strette anche su due collegi di Pavia, su Vigevano, Varzi e Sant’Alessio con Vialone, producendo una riduzione di 6 consiglieri provinciali (i quali percepiscono in media 70 euro al mese) e due assessori (complessivamente circa 60 mila euro all’anno), decisione che porta così l’esecutivo da 10 a 8 componenti. «Se l’obiettivo è il risparmio, non mi pare che il risultato sia efficace quanto l’intendimento», sottolinea Teresio Forti, capogruppo di Rifondazione in consiglio provinciale, che, pure, ieri ha votato contro. La distribuzione dei collegi elettorali provinciali, in vista del voto del 2011, avrà questo assetto: Belgioioso (13 Comuni e 24 sezioni), Broni (18-38), Casorate Primo (10-22), Casteggio (18-29), Cava Manara (8-18), Chignolo Po (12-24), Gambolò (9-23), Garlasco (3-17), Mede (15-24), Mortara (9-26), Pavia I (1-84), Pavia II e Pavia III (0-0), Rivanazzano (21-37), Robbio (10-28), Sannazzaro (11-24), Siziano 7-17), Stradella (14-28), Vigevano I (1-61), Vigevano II e III (0-0), Voghera I (1-39), Voghera II (0-0), Vidigulfo (9-17). «La nostra proposta modificativa ha tenuto conto dei criteri formulati dal ministero - ha spiegato il presidente Vittorio Poma - che ha chiesto di formare collegi omogenei per numero di abitanti».
la Provincia Pavese - 20 maggio 2010
Parona, diossine e inquinamento Incontro a Parona

 

PARONA. Un incontro su diossine e inquinamento: per approfondire l’argomento il Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente, presieduto da Piero Firpo, ha organizzato l’incontro pubblico sul tema «Diossine: conoscerle per evitarle». E’ in agenda domani, alle 21, in aula consiliare. Si partirà dal caso di Seveso, dove nel 1976 una nube tossica fuoriuscì dallo stabilimento chimico dell’Icmesa, diffondendo elevate quantità di sostanza cancerogena. Interverrà come relatore Giorgio Fedrizzi, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna (Izsler). Durante il convegno si capirà quali metodi d’indagine permettono di scoprire se le diossine sono presenti a Parona e in Lomellina. (u.d.a.)
 
 
 
la Provincia Pavese - 11 maggio 2010
 
Parona, contro il pericolo diossina

 

PARONA. La parola diossina evoca il ricordo del disastro avvenuto a Seveso nel 1976, quando una nube tossica fuoriuscì dallo stabilimento chimico dell’Icmesa diffondendo elevate quantità del potente cangerogeno. Conoscere il problema è il primo passo per aumentare il livello generale d’interesse e di vigilanza anche in un paese come Parona ad alta densità di industrie e di realtà produttive. Per approfondire l’argomento il Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente ha organizzato l’incontro pubblico «Diossine: conoscerle per evitarle», che si svolgerà venerdì 21 maggio, alle 21, in aula consiliare. Interverrà come relatore Giorgio Fedrizzi, responsabile del Laboratorio chimico degli alimenti dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna (Izsler). «Da allora incidenti di questo genere non si sono più verificati in Italia e molto è stato fatto sotto il profilo scientifico, tecnico e normativo per abbattere le emissioni prodotte da specifici processi industriali, come centrali termoelettriche, inceneritori, fonderie, industrie cloro-chimiche e cartarie, per monitorare l’impatto ambientale e sanitario delle diossine e controllarne la presenza nella catena alimentare», spiega Piero Firpo, presidente del Comitato dei cittadini. Il Comune, che ha concesso l’aula consiliare, commenta per bocca dell’assessore Mauro Sommi: «Ben vengano convegni come questo, ma, Arpa e Asl hanno ribadito più volte che nel nostro paese non esiste pericolo di diossina». Il Comitato dei cittadini ammette gli indubbi progressi nel campo della prevenzione: «Ma episodi di contaminazione come quello in atto a Taranto, causato dalle emissioni rilasciate per anni dall’impianto siderurgico dell’Ilva, sono la dimostrazione che tecnologie inadeguate e controlli insufficienti possono far insorgere, lentamente e senza clamore, gravi forme di inquinamento che rischiano di passare inosservate e sono per questo sono ancor più pericolose». Durante il convegno si capirà quali metodi d’indagine permettono di scoprire se le diossine sono presenti a Parona e in Lomellina.

Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 09 maggio 2010
Parona, addio al raccordo ferroviario
Il Comune cede la società per fare cassa

 

PARONA. Il Comune e la controllata Parona Multiservizi spa metteranno in vendita Combitalia, creata per costruire il raccordo ferroviario. Obiettivi: cedere una realtà che ha un disavanzo di 2 milioni e introitare fondi utili al Comune. Ancora sconosciuta la cifra che amministrazione e Multiservizi vorrebbero incassare: si parla di circa un milione di euro, il doppio di quanto fu sborsato nel 2005 per costituire la società a responsabilità limitata e acquisire il 51% delle quote. «Fra un mese emetteremo il bando per la vendita di Combitalia: oggi è prematuro indicare la somma a base d’asta - spiega il sindaco Silvano Colli - Due società operanti a livello lomellino e provinciale sono interessate». Gli amministratori e la Multiservizi hanno deciso per la cessione di Combitalia anche alla luce delle notevoli difficoltà operative. I lavori al raccordo sono fermi dal dicembre 2007: lo confermano anche le rilevazioni satellitari delle Ferrovie. A cinque anni dall’avvio dell’operazione non sussistono più le condizioni per realizzare uno scalo ferroviario a favore delle industrie, inceneritore di Lomellina Energia in particolare. Di recente il presidente della Parona Multiservizi spa, Giulio Colli, aveva snocciolato cifre ed eventi per ricostruire le perdite di Combitalia: non prima di aver comunicato di aver intrapreso un’azione giudiziaria contro la famiglia Orizio, socio privato che detiene il 49% della società. (u.d.a.)

La Lomellina – Il Settimanale della gente - Giovedì 06 Maggio
Combitalia: i primi acquirenti

Consiglio comunale dedicato al bilancio, quello tenutosi venerdì sera, con il conto consuntivo 2009 e quello preventivo 2010 approvati con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione della minoranza di Parona Viva e Parona Giovane. “Sarà un bilancio tecnico” aveva anticipato Silvano Colli, riferendosi al piano di previsione 2010 e così sembra essere almeno in questa prima fase. Un bilancio che tiene conto di tutte le problematiche e le sofferenze delle casse comunali prima fra cui la questione Combitalia che pesa direttamente sulla Multiservizi e quindi sul Comune. Questione per la quale il primo cittadino ha annunciato l’imminente redazione del bando per la messa in vendita della quota di Combitalia appartenente alla Multiservizi Spa. Vendita per la quale sembrano già esserci alcuni interessati. Tornando al bilancio di previsione è un bilancio tecnico che non prevede in questa fase grosse opere, come ha commentato lo stesso Colli. “Abbiamo redatto un bilancio senza previsione di grandi opere. Un bilancio che si aggira sui 2,7 milioni di euro, ma che potrebbe chiudere attorno ai 5 milioni – ha commentato il sindaco, nonché assessore al bilancio”. Per le grandi opere, scuole, strade, fognatura, San Siro e revisione del centro storico si valuterà in base a quanto si riuscirà a mettere nelle casse comunali. Una sola voce di mutuo ascritta a bilancio, e stando al sindaco anche in maniera prudenziale e non certa nell’esborso, quello sottoscritto, per saldare il debito con la Provincia per la realizzazione della 494. Tra le voci in attivo il contributo annuale di 300mila euro proveniente da Lomellina Energia frutto di un accordo, scadenza 2014, sottoscritto da comune ed inceneritore che non ha nulla a che vedere con la convenzione già in essere. Sul bilancio peserà in positivo o in negativo anche la convenzione-concertazione con Mortara sulla seconda caldaia del termovalorizzatore per la quale Colli ha comunicato di aver interessato i legali del comune per studiare attentamente ogni carta e passaggio. Tanti i capitoli che sono stai aperti ed alcuni che hanno subito, rispetto al passato, un drastico taglio come quello alle associazioni passato dai 30mila euro del 2009 ai 15mila del 2010. Ma anche in questo caso Colli precisa come sia una stima prudenziale destinata, ad aumentare, in base alle richieste che le associazioni presenteranno, in base alle iniziative messe in cantiere. “Scuole, lavoro e sociale sono tre problematiche di stretta attualità che sono state tenute debitamente in conto anche nel redigere il piano consuntivo – chiosa Colli. A settembre ci troveremo a fronteggiare il problema delle scuole elementari con la necessità di nuovi spazi avendo per il primo anno una doppia prima, vista la presenza di circa 28-30 bambini, alcuni dei quali provenienti da Mortara. Una problematica che eccetto un anno avremo per i prossimi cinque anni essendo in aumento i bambini delle prime elementari. Sempre per quanto riguarda le scuole abbiamo nuovamente inoltrato domanda perché venga riconosciuta statale la nostra materna. Altro problema concreto a cui stiamo lavorando è quello del lavoro che ha colpito in modo pesante anche la nostra comunità. Abbiamo già promosso un incontro con chi a perso un lavoro e nei prossimi giorni farò un incontro con le industrie per cercare una collaborazione sulla tematica lavoro e sociale”.

 

la Provincia Pavese - 06 maggio 2010
Il sindaco di Olevano nel Polo logistico

 

MORTARA. Il sindaco di Olevano Luca Mondin (nella foto) siederà nel consiglio d’amministrazione della società Polo logistico integrato di Mortara prendendo il posto del mortarese Giulio Colli. Lo ha eletto l’altra sera a maggioranza l’assemblea del Cipal. Per il sindaco di Olevano si sono espressi i delegati di Albonese, Breme, Cozzo, Lomello, Palestro, Pieve del Cairo, Robbio, Rosasco, San Giorgio, Sartirana, Semiana e Valle. L’altro candidato, il sindaco di Cilavegna Giuseppe Colli, è stato votato da Castello d’Agogna, Cergnago, Confienza e Parona. Assenti i rappresentanti di Langosco e di Suardi: astenuto Romeo Zone, sindaco di Sant’Angelo. «Nel ringraziare l’uscente Colli, esprimo le mie congratulazioni a Mondin: sono sicura che saprà ben rappresentarci nel Polo logistico integrato», dice il presidente Paola Patrucchi. La prima riunione del nuovo consiglio d’amministrazione della società che gestisce l’interporto mortarese è in agenda lunedì 24 maggio. Secondo le indiscrezioni che circolano al momento sul futuro del Polo logistico, i consiglieri uscenti guidati dal presidente Mario Arcelloni, vice sindaco di Robbio, dovrebbero essere tutti riconfermati. L’unica novità, dunque, sarà l’olevanese Mondin. (u.d.a.)

La Lomellina - Il settimanale della gente - 30 Aprile 2010
"Un attacco solo personale"
 
 
 
Non si sono ancora spenti gli echi dell’ultimo consiglio comunale, quello che ha visto l’avvocato Giulio Colli relazionare sulla Multiservizi Spa e sulla Combitalia dipingendo un quadro molto preoccupante.
Quadro che non ha mancato di suscitare spunti di riflessione da parte della minoranza di Parona Viva e Parona Giovane attraverso due note ed un intervento anche dell’ex sindaco Ganzi che attraverso una lettera aperta ai cittadini ha voluto puntualizzare alcuni aspetti del suo operato. Echi a cui l’attuale sindaco Colli sembra non voler dare ulteriore corso. “Mi spiace questo clima di contrapposizione. – dichiara Silvano Colli – Tutto ciò che si è detto e scritto fa parte della storia. Adesso siamo in una fase nuova, mi sento legato a ciò che si deve fare, a risolvere i problemi di oggi, cercando di fare il meglio senza esasperare i toni”. Di fatto sul piatto delle problematiche resta lo spinoso nodo della Combitalia e di una perdita di circa 1,7 milioni di euro che deve essere ripianata o comunque alla quale bisogna dare un indirizzo in positivo o in negativo entro i primi mesi dell’estate. “La situazione è difficile – commenta ancora il primo cittadino – entro giugno-luglio la Multiservizi dovrà dare un indirizzo su come intende operare per sanare quella che se accertata, come sembra, sarebbe una perdita di spessore. Non c’è tempo per andare alla ricerca del tempo perduto, occorre guardare all’oggi ed al futuro a breve termine. Esistono tre strade che possono essere intraprese, la prima è quella di un intervento del comune a copertura cosa che non è praticabile sia per la mancanza delle risorse necessarie, sia perché sono intervenuti fattori che rendono il progetto scalo ferroviario, quello che una volta era attuale, oggi non più attuale. L’altra strada, anche questa non molto percorribile in quanto l’amministrazione non è d’accordo, è quella di dare in garanzia la Casa per l’Anziano. E poi una terza soluzione che cercheremo di percorrere in prima battuta, come ho già lasciato intendere durante il consiglio comunale, quella di emettere un bando di gara per trovare acquirenti per il raccordo ferroviario”. Intanto venerdì è in programma un altro passaggio amministrativo atteso e molto importante, all’ordine del giorno del consiglio comunale, l’approvazione del bilancio consuntivo 2009 e quello di previsione 2010. “Sarà un piano economico – chiosa Colli – prettamente tecnico. La situazione è tale per cui ci consiglia di fare un bilancio prettamente tecnico che possa cammin facendo portarci a pianificare una nuova progettualità. Non ci saranno grandi opere, ma voci tecniche che potranno subire varianti di assestamento in corso d’opera. Un bilancio che tiene conto anche dell’accordo con il Termovalorizzatore e con altre realtà presenti sul territorio con le quali stiamo intavolando alcuni discorsi”.
la Provincia Pavese - 30 aprile 2010
Casse comunali in sofferenza

 

PARONA. Consuntivo 2009 e preventivo 2010: si parla di bilancio oggi (ore 21) in consiglio comunale. «Approveremo un bilancio di natura tecnica a causa delle ristrettezze economiche - afferma il sindaco Silvano Colli - e saranno ridotti gli investimenti e le opere cercando di realizzare i lavori pubblici più necessari. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 29 aprile 2010
Parona, un incontro per chi cerca lavoro

 

PARONA. Un incontro indirizzato a chi ha perso e chi sta cercando lavoro. Oggi, alle 15, il Comune organizza un appuntamento in collaborazione con l’Agenzia provinciale per l’orientamento (Apolf) in aula consiliare. «Vogliamo parlare delle opportunità formative e di lavoro per disoccupati, inoccupati e cassintegrati - spiega il sindaco Silvano Colli -. Saranno illustrate le occasioni offerte dal Sistema dote della Regione: dagli ammortizzatori sociali ai voucher per i servizi di conciliazione, fino al sostegno al reddito e al trattamento equivalente all’indennità di mobilità». Inoltre, l’appuntamento riguarderà le persone interessate al corso per assistente familiare, di cui saranno raccolte le preiscrizioni. Per informazioni: 0384.253015. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 24 aprile 2010
Parona, le maxi-multe arrivano col video
 
 
PARONA. Lasciano i rifiuti al di fuori del cassonetto e vengono ripresi dalla telecamera di videosorveglianza. Per 11 cittadini è partita una multa di 210 euro e per altri sei è iniziata la fase di accertamento. Fra i «pizzicati» ci sarebbe anche un ex amministratore comunale. Nella zona di via della Miseria si sta diffondendo l’abitudine di abbandonare i sacchetti dei rifiuti urbani. Con i sacchetti anche i rifiuti differenziati come cartone e vetro, e mobili vari al di fuori del cassonetto o dello scarrabile posizionato ogni sabato mattina. E c’è stato anche qualcuno che ha utilizzato una carriola per trasportare, in sei viaggi, quanto doveva smaltire. Così all’inizio di aprile il Comune ha deciso di posizionare una telecamera nell’area del peso pubblico per cogliere sul fatto i cittadini che non rispettano le regole. Nelle ultime tre settimane sono stati filmati 11 cittadini, che hanno già ricevuto una multa di 210 euro oltre la sanzione accessoria. «Cioè dovranno recarsi sul posto per ripristinare lo stato dei luoghi, ossia buttare nel cassonetto quanto abbandonato per terra - spiegano il comandante della polizia locale Maurizio De Padova e l’agente Giuseppe Rolandi - Se non dovessero farlo, il sindaco emetterebbe un’ordinanza e il cittadino inadempiente sarebbe denunciato». L’incasso sulla carta per il Comune è di 2.310 euro. Fra gli 11 cittadini filmati c’è anche un ex amministratore comunale. «Non riveliamo il nome per motivi di riservatezza, ma ritengo che questa pratica sia da respingere con ogni mezzo - conferma l’assessore Mauro Sommi - Alcuni di questi cittadini sanzionati si sono recati in municipio per chiedere spiegazioni dicendosi stupiti della contravvenzione. Spero che queste abitudini cessino per il timore di una multa salata». Secondo la polizia locale, molti cittadini si sentono autorizzati a lasciare i rifiuti per terra dopo aver visto il primo sacchetto abbandonato ai piedi del cassonetto. Al momento, gli agenti stanno vagliando sei infrazioni: «Procederemo se riusciremo a identificare la persona».
Umberto De Agostino


la Provincia Pavese - 22 aprile 2010
Parona, polemica in municipio sulla manutenzione del verde

 

PARONA. Maggior cura nella manutenzione delle aree verdi, in particolare del parco sovracomunale Bosco Acqualunga e del parchetto situato alle spalle della Casa per l’anziano. In queste zone regna l’incuria, tanto che la minoranza Parona Giovane ha presentato un’interpellanza con cui chiede l’intervento della giunta Colli. «E’ una vera tristezza che aree così importanti siano lasciate all’abbandono più totale, specie in questo periodo dell’anno in cui potrebbero trovare maggior utilizzo da parte dei paronesi», commenta il capogruppo Donatella Marzetto. Una radicale potatura delle piante è già stata eseguita. «Ma non possiamo fare di più perché al momento le ridotte risorse del bilancio comunale non ce lo consentono: le precedenti amministrazioni comunali hanno lasciato diversi capitoli letteralmente vuoti - spiega l’assessore Mauro Sommi - Per cui se e quando avremo i soldi, interverremo anche all’Acqualunga». Fra l’altro, al centro del Bosco Acqualunga, polmone verde di 180mila metri quadrati, sorge ancora una discarica di rifiuti urbani eredità dell’epoca pre-inceneritore, quando ogni Comune smaltiva l’immondizia in aperta campagna. In consiglio il sindaco Silvano Colli, sollecitato dalle minoranze Parona Viva e Parona Giovane, ha annunciato il suo interessamento. (u.d.a.)

 

Informatore Lomellino - 21 Aprile 2010
Parona Multiservizi: il caso è in tribunale

 

PARONA - “Nessuna grande rivelazione ‘stasera, solo noiosi numeri”. Così Giulio Colli,  presidente della commissione deputata a fare luce sulle attività di Combitalia ha aperto il Consiglio Comunale di Parona di mercoledì scorso. Una tirata d’orecchi ai giornalisti che, a suo avviso, avevano creato eccessive aspettative. E tuttavia, sensazionalismo o meno, le rivelazioni ci sono state e, con esse, anche cifre da capogiro. La sala era gremita: ai paronesi sta evidentemente a cuore l’informazione circa le attività della propria amministrazione che denuncia una situazione debitoria della società di 1 milione e 600 mila euro dovuta alle attività della direzione amministrativa del periodo 2006/2007.

la Provincia Pavese - 20 aprile 2010
Brunazzi: «Combitalia, tutto regolare»

 

PARONA. «Durante la mia presidenza durata 10 mesi ho rispettato le normative dando corso ai pagamenti, instaurando una procedura di contestazione su alcune fatture ed esercitando i compiti di sorveglianza». Chiara Brunazzi, ex presidente di Combitalia, partecipata della Parona Multiservizi spa e oggi consigliere della minoranza Parona viva, rompe il silenzio. Secondo Giulio Colli, presidente della Multiservizi, sono gli ex amministratori di Combitalia che devono chiarire il buco da due milioni di euro registrato fra il 2006 e il 2007. «Chi oggi accusa allora era la minoranza che forse non ha controllato in modo adeguato», afferma il capogruppo di Parona viva, Luca Trovati. (u.d.a.)

la Provincia Pavese - 20 aprile 2010
Parona, Ganzi va all’attacco «Se ho rubato, indagatemi»

 

PARONA. «Se sono una ladra, invito la magistratura e la Guardia di finanza a intervenire per una verifica sul mio conto in banca affinché sia fugato il minimo sospetto sulla mia onestà e sulla mia correttezza». L’ex sindaco Giovanna Ganzi gioca d’anticipo sulle voci che circolano in paese, secondo cui avrebbe lasciato un buco nel bilancio comunale intascandosi risorse dei paronesi. Torna a salire alle stelle lo scontro fra Ganzi, sindaco dal 2004 al 2008, e il suo predecessore-successore Silvano Colli, rieletto sindaco l’anno scorso. L’ex sindaco Ganzi, 82 anni, invierà una lettera aperta ai cittadini di Parona per replicare agli «attacchi indegni e al comportamento inqualificabile», della maggioranza di Silvano Colli. «Non voglio accusare né difendere nessuno, ma dal 1970 in sette legislature non ho mai avuto problemi nel settore finanziario del Comune. Ci sono stati solo con la giunta Ganzi», la replica di Colli. Negli ultimi consigli comunali la maggioranza Insieme per Parona ha fatto rilevare la difficile situazione finanziaria del Comune «ereditata dall’amministrazione Ganzi». Pur non essendo più in consiglio, Giovanna Ganzi è stata difesa dalle minoranze di Parona viva e Parona giovane, ma ora ha scelto di fare da sé «visto che si continuano a sollevare dubbi e allusioni». E lo fa snocciolando qualche dato: «Nel 2004, sindaco Colli, abbiamo approvato un bilancio di previsione che pareggiava a 12 milioni e 120mila euro: l’anno successivo, con me sindaco e Colli vice e assessore al Bilancio, la cifra era precipitata a 5 milioni e 45.245 euro. Solo la mia giunta ha voluto approvare un bilancio reale per non creare facili illusioni e aspettative». Poi affronta il capitolo Combitalia, la società che dovrebbe costruire il raccordo ferroviario, fermo da due anni. «Nell’aprile 2004 Colli diede disposizioni alla Parona Multiservizi spa di acquistare il 51% delle azioni della Semel, firmataria del progetto di costruzione del raccordo. - aggiunge - Ma le leggi attuali dicono che un ente pubblico, quale il Comune, non può gestire un raccordo ferroviario. Dunque, Colli non screditi la mia persona e le persone che lavorarono con me». In paese la tensione è alta. La maggioranza, da Colli al vice Gianbattista Bianchi all’assessore Mauro Sommi, controreplica in questo modo: «Ma dov’era Ganzi fino al 2004? A fianco del sindaco Colli, con cui ha condiviso i bilanci».

Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 19 aprile 2010
Parona, vietato il gazebo

 

PARONA. Il sindaco Silvano Colli ha vietato a Parona Giovane di posizionare un gazebo e di fare volantinaggio alla recente festa «Parona tera bona». Il gruppo rappresentato in consiglio comunale da Donatella Marzetto aveva presentato la richiesta per l’occupazione di suolo pubblico allo scopo di collocare un gazebo informativo. «Volevamo diffondere il nostro punto di vista, ma il sindaco ci ha negato l’autorizzazione giustificando il rifiuto con articoli del Regolamento di polizia urbana del tutto fuori luogo - spiegano i giovani - Noi non avremmo lanciato o collocato i fogli sulle auto in sosta, né effettuato un volantinaggio selvaggio come inteso dal sindaco». Colli replica così: «Abbiamo soltanto applicato il regolamento in vigore - afferma - Inoltre, non ci è sembrato opportuno autorizzare la presenza di un gruppo politico-amministrativo durante una giornata di festa: i giovani potranno diffondere il loro pensiero in una giornata che non sia abbinata a manifestazioni ricreative o culturali». Parona Giovane protesta anche per la chiusura definitiva al pubblico della saletta del seminterrato della Casa per l’anziano: «Sembra che l’intenzione della maggioranza sia di chiudere qualsiasi spazio di incontro fra i cittadini». La risposta di Colli: «Non è affatto così: la Casa per l’anziano non può ospitare ogni settimana i consigli direttivi di gruppi o di comitati. Apriremo la struttura solamente per le assemblee».

Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 17 aprile 2010
Parona, contributi alla casa di riposo

 

PARONA. La Regione Lombardia ha deciso l’accreditamento di 18 posti letto dell’istituto assistenziale Casa per l’anziano. Ora Milano potrà erogare un contributo apposito per ogni ospite che occupa questi letti, ciò che fino a oggi non accadeva. Lo ha comunicato l’altra sera il presidente della Parona Multiservizi spa, Giulio Colli, durante l’audizione in consiglio comunale. «La pratica era ferma negli uffici della Regione Lombardia: dopo alcuni incontri, siamo riusciti a farci arrivare l’accreditamento», ha spiegato Colli. La residenza sanitario-assitenziale di via papa Giovanni XXIII ha un totale di 61 posti letto con camere singole e da 3-4 letti; nel 2004 è stato inaugurato un reparto protetto, che può ospitare fino a 19 ospiti. Inoltre, il presidente Giulio Colli ha parlato della situazione economica. «L’anno scorso, al momento del mio insediamento, ho richiesto il bilancio semestrale, al 30 giugno: avevamo perdite per circa 100mila euro - ha spiegato Colli -. Abbiamo agito subito migliorando l’efficienza del servizio, svolto da personale peraltro molto qualificato, e diviso la contabilità della Casa per l’anziano da quella dei servizi svolti dalla spa in paese». In pratica, il presidente Giulio Colli ha creato due rami aziendali. Durante l’audizione, è stato poi comunicato che le entrate sono aumentate di circa 150-200mila euro in seguito all’aumento delle tariffe per lo smaltimento dei reflui industriali. (u.d.a.)

La Provincia Pavese - 16 aprile 2010
 
 
Scalo ferroviario Parona, solo danni

 

PARONA. Combitalia, la società creata dal Comune per costruire il raccordo ferroviario, ha un disavanzo di circa due milioni di euro: una situazione creatasi nel 2006 e 2007, quando erano presidenti Chiara Brunazzi, oggi consigliere di minoranza, e Danilo Prandoni. E ora il miniscalo a servizio delle industrie può dirsi veramente superato. L’altra sera il presidente della Parona Multiservizi spa, Giulio Colli, ha snocciolato cifre ed eventi per ricostruire le perdite di Combitalia: non prima di aver comunicato di aver intrapreso un’azione giudiziaria contro la famiglia Orizio, socio privato che detiene il 49% della società. «Tra 2006 e 2007 la Mutiservizi ha fatturato per 1,2 milioni di euro, il socio privato per 700mila, ma qualcosa non quadra perché noi possediamo il 51% e Orizio il 49%», ha detto l’avvocato Colli. E il sindaco Silvano Colli è stato ancor più chiaro: «Combitalia ha una perdita quantificata fra 1,7 e 2,1 milioni di euro. euro. I casi sono tre: si ripiana entro giugno, si vende il 51% o si dà in garanzia la nostra casa di riposo». La vicenda è sotto la lente d’ingrandimento del tribunale di Vigevano, il cui perito dovrebbe consegnare la relazione su Combitalia entro giugno. Intanto, i lavori al raccordo ferroviario sono fermi dal dicembre 2007: lo confermano anche le rilevazioni satellitari delle Ferrovie. Il vice sindaco Giambattista Bianchi ha confermato: «Di recente le Fs hanno annullato il piccolo scalo della Sicam di Parona: scarso traffico merci». (u.d.a.)

 
La Provincia Pavese — 15 aprile 2010
 
 
Parona vuole la scuola ma servono 3 milioni
 
PARONA. Un polo scolastico unico, per elementari e materna. Bisogna trovare i tre milioni di euro necessari. Parona è un paese che registra un consistente aumento della popolazione scolastica: a settembre con 30 alunni in prima elementare c’è la possibilità che si debbano formare due sezioni. «Questa è una buona notizia - dice il sindaco Silvano Colli - ma per la nuova scuola dobbiamo fare i conti con i 450mila euro che il Comune deve versare alla Parona Multiservizi da qui al 2014. Vaglieremo il da farsi con il bilancio preventivo 2010». Oggi l’ottantina di bambini della scuola elementare studia nell’edificio di via papa Giovanni XXIII, mentre i più piccoli sono divisi fra un’aula di proprietà della parrocchia e in un’aula comunale, sempre in via papa Giovanni XXIII, accanto alla sede della Parona Multiservizi spa. L’ipotesi del nuovo polo scolastico solleva anche polemiche. La minoranza di Luca Trovati commenta: «Un conto è reperire un’aula in più, un conto pensare di raddoppiare le classi per ospitare alunni dei paesi limitrofi, impegnando le risorse dei paronesi».
(u.d.a)
 
Informatore Lomellino - Mercoledì 14 Aprile 2010
Inquinamento: 200 medici lanciano l’allarme a Poma
 
Oltre 200 medici lomellini, tutti molto preoccupati per i rischi che corrono i cittadini a causa dall’aumento dell’inquinamento, hanno deciso di appellarsi al presidente della Provincia Vittorio Poma per chiedere un passo indietro rispetto alle autorizzazioni di ben 52 nuovi siti destinati alla produzione di energia. Il documento è stato consegnato in piazza Italia, a Pavia, nella mattinata di venerdì scorso da Marco Lorena, medico nel reparto di medicina generale dell’ospedale mortarese Asilo Vittoria e dai rappresentanti dei comitati “Vigevano Sostenibile” e “Futuro sostenibile in Lomellina”. Un lungo “faccia a faccia” che si è concluso con due promesse fatte dal presidente della Provincia: la revisione delle VIA (valutazione di impatto ambientale) concesse alle ditte costruttrici e l’installazione delle centraline per il controllo della qualità dell’aria.
 
 
La Provincia Pavese - 13 aprile 2010
Parona, stop al raccordo ferroviario

 

PARONA. Il raccordo ferroviario ha le ore contate. Il progetto può essere ridimensionato o addirittura abbandonato. Oppure, come chiede la minoranza di Luca Trovati, quei terreni vanno trasformati in un parco fotovoltaico. L’unica certezza, al di là della richiesta di risarcimento dei danni avanzata dal costruttore, il novarese Giovanni Orizio, è l’audizione del presidente della Parona Multiservizi spa, Giulio Colli, davanti al consiglio comunale. Solo domani sera la giunta del sindaco Silvano Colli svelerà le sue carte su un cantiere che è costato, finora, poco meno di tre milioni di euro e che, dopo quattro anni di lavori, è stato dichiarato ufficialmente chiuso il 30 aprile 2009. Il sindaco Colli non vuole anticipare più di tanto: «Il presidente della Multiservizi esporrà una relazione esaustiva, costata quasi un anno di lavoro: so che Giulio Colli proporrà tre alternative per il raccordo ferroviario, ma prima di decidere voglio sentire che cosa ne pensa il consiglio». La minoranza Parona viva di Luca Trovati ha già le idee chiare: pannelli solari «per un’energia veramente pulita». Ma Silvano Colli sembra avere altri assi nella manica, soprattutto se si pensa che il raccordo ferroviario era stato concepito come contraltare del polo logistico integrato di Mortara. E poi c’è la questione di Combitalia, la società controllata dalla Multiservizi e creata appositamente per seguire il progetto del raccordo. Nel capitale sociale il Comune investì 510mila euro, mentre i restanti 490mila furono versati dalla ditta novarese Mcf T Trail, controllata dalla famiglia Orizio. Che ora chiede tre milioni di danni al Comune. «Sono arrivato sfinito, in termini di salute e di denaro, visto che ho sborsato di tasca mia un milione di euro per acquistare il materiale», commenta Giovanni Orizio. Una situazione molto intricata, che il tribunale di Vigevano ha chiesto di rendere più chiara. Il sindaco Colli ammette che Combitalia non naviga in buone acque: «Lo confermerà anche Giulio Colli. La situazione non è positiva e il Comune ha ricevuto un danno economico: il motivo va chiesto ai precedenti amministratori della società». Fra cui c’è anche Chiara Brunazzi, oggi in minoranza con Trovati. Domani sera si preannunciano scintille in consiglio comunale.

Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 07 aprile 2010
Parona, bilancio 2010 al risparmio

 

PARONA. Sarà un 2010 all’insegna del risparmio. Le casse comunali non sarebbero più così floride come qualche anno fa, tanto che il sindaco Silvano Colli parla apertamente di «prospettive non certo rosee» a pochi giorni dalla presentazione del bilancio preventivo in consiglio comunale. «Ho già anticipato più volte che abbiamo ereditato una situazione negativa in termini di conti comunali: ora dovremo lavorare con fatica per far quadrare il documento di previsione - comunica Colli, rieletto nel giugno 2009 dopo quasi una legislatura all’opposizione - L’unico dato certo è l’ammontare dell’avanzo di amministrazione, che si aggira intorno ai 50mila euro: per i parametri paronesi degli ultimi due decenni, praticamente nulla». Colli e la giunta sono impegnati a chiudere il bilancio di previsione 2010, che sarà approvato entro fine mese: in una seduta precedente, invece, il consiglio discuterà il consuntivo 2009. Inoltre, secondo Colli, il Comune avrebbe perso centinaia di migliaia di euro in seguito all’intesa firmata nel 2007 dal Comune, dalla Provincia e da Lomellina Energia sulla riduzione del contributo dovuto a Parona per la prima caldaia dell’inceneritore. Riduzione che il sindaco ha sempre contestato. E, in tema di seconda caldaia dell’inceneritore, è aperta la partita fra Parona e Mortara, che vorrebbe ricevere circa 300mila euro l’anno in seguito all’atto di concertazione firmato nel 2003 dallo stesso Colli e dall’allora sindaco di Mortara, Giorgio Spadini. (u.d.a.)

LA LOMELLINA - 26 Marzo 2010
Fanghi nei campi: alt dal Comune
 
Oltre alle interpellanze presentate dall’opposizione, nell’ultimo consiglio comunale sono stati approvati due importanti regolamenti quello di polizia urbana e rurale. A darne i punti salienti prima delle operazioni di voto è stato L’assessore al territorio Mauro Sommi che ha inoltre sottolineato come i due regolamenti sono il frutto di un lavoro che ha visto un costruttivo confronto tra le forze di maggioranza e minoranza. “Sono due regolamenti – ha commentato l’Assessore – che serviranno a dare ordine al nostro territorio e per la stesura dei quali sono state coinvolte, attraverso la riunione dei capigruppo, le forze di minoranza, con le quali si è avuto un confronto costruttivo che ha portato ad un buon lavoro, soprattutto per quanto riguarda il regolamento di polizia rurale. Abbiamo cercato di dare ad entrambi i regolamenti, soprattutto a quello di carattere rurale, un forte taglio di natura ambientale”. Ma quali sono i punti forti dei due documenti approvati ed entrati in vigore. Si tratta di norme votate ad una maggior conservazione e rispetto del territorio: “Per quanto riguarda il regolamento di polizia urbana – ha proseguito Sommi – ci si è rifatti alle norme a livello nazionale. Abbiamo adottato un inasprimento di sanzioni, peraltro già presente nella normativa nazionale per ciò che riguarda il problema della prostituzione. Ci saranno, infatti, ammende pari a 500 euro sia per chi esercita che per chi usufruisce. Saranno le nostre forze di polizia locale a monitorare il territorio”. Maggior rigidità anche all’interno del centro abitato per ciò che riguarda la presenza di immondizia all’esterno dei cassonetti. “Spesso capita di vedere cumuli di rifiuti lasciati ai lati dei cassonetti, - continua Sommi - cosa che ovviamente, dà un colpo d’occhio non bello per quanto riguarda il paese, anche in questo casa saranno le forze di polizia locali a monitorare il territorio anche con l’utilizzo delle telecamere e sanzionare eventuali mancanze da parte dei cittadini”. Molto più articolato con taglio spiccatamente ambientale il regolamento di polizia rurale, quello per il quale il confronto in fase di stesura ha dato maggiori spunti di discussione. “Il regolamento – prosegue l’assessore al territorio – ha regolamentato alcuni aspetti importanti come la piantumazione di alberi ad alto fusto, con distanze da rispettare, ma la parte più importante riguarda lo spargimento di fanghi in agricoltura e di prodotti disinfestanti. Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento – ha proseguito Sommi – abbiamo cercato di normare i due aspetti per evitare i problemi olfattivi che spesso si verificavano negli anni scorsi. Per quanto riguarda lo spargimento di fanghi esso deve essere preventivamente comunicato agli organi competenti, deve essere effettuato secondo norme precise e soprattutto il sedime su cui vengono sparsi i fanghi deve essere lavorato nell’arco della giornata. Per quanto riguarda lo spargimento di diserbanti non sarà possibile nelle giornate particolarmente ventose”. Pugno duro anche per la presenza di discariche a cielo aperto in zone non autorizzate. “Il regolamento rurale – chiosa Sommi – ha normato anche l’aspetto delle discariche abusive i cui costi di rimozione restano a carico del proprietario del terreno, il quale, rischia, anche dal punto di vista penale, se non provvede non solo a liberare l’area, ma anche a segnalare tempestivamente alle autorità competenti la presenza di discariche. Con entrambi i regolamenti abbiamo voluto fissare dei paletti per rendere il nostro paese più vivibile e, nello stesso tempo vogliamo sensibilizzare i cittadini a segnalarci eventuali mancanze o atti che possano danneggiare il nostro territorio”.
 
 
La Provincia Pavese - 16 marzo 2010
Parona, stop ai fanghi d'estate

 

PARONA. Pugno duro contro i fanghi sparsi sui terreni agricoli. Lo ha deciso il Comune di Parona restringendo i tempi da febbraio a maggio per la pratica di concimazione che utilizza i fanghi provenienti dagli impianti di depurazione. In più di questo momento l’agricoltore che utilizza i fanghi, già fonti di polemiche negli ultimi mesi per la puzza che saliva dai campi verso Vigevano, dovrà notificare in municipio giorno e ora dello spandimento. I vigili verificheranno la correttezza dell’operazione e che l’imprenditore agricolo ari il terreno entro il tramonto per far scendere in profondità il materiale distribuito sul campo. «Così impediremo che l’odore si spanda per il paese, come successe in passato, quando i cittadini lamentarono male alla gola, vomito, mal di stomaco e insonnia», spiega l’assessore alla sicurezza, Mauro Sommi. Il testo è passato con il voto della maggioranza del sindaco Silvano Colli e della minoranza di Luca Trovati: astenuta Donatella Marzetto (Parona Giovane). Ristretto anche il tempo in cui gli spandimenti sono permessi, da febbraio a maggio, mentre fino all’anno scorso si poteva fertilizzare i campi da gennaio a luglio. Il Comune ha eliminato, dunque, i mesi più caldi, cioè quelli di giugno e luglio, in cui le esalazioni ristagnavano per giorni nell’aria sopra il centro abitato. Nell’estate di due anni fa l’odore salì da due campi situati a pochi metri da via Colli, una specie di circonvallazione che porta verso Vigevano: puzze fortissime, ristagnanti, che hanno messo in pericolo la salute pubblica nelle zone a ridosso della campagna. Il parere degli agricoltori è articolato: Angelo Merenda, titolare della cascina Scocchellina, parla della sua esperienza. «Premesso che io ho sempre comunicato in municipio l’inizio di queste operazioni, credo che l’aratura immediata non porti a conseguenze efficaci perché parte di questi fanghi rimane in superficie», dice. E la Coldiretti aggiunge: «Se controllati, i fanghi possono essere un fertilizzante valido, ma sarebbe opportuno che i fanghi provenienti da produzioni agroalimentari fossero distinti da quelli della depurazione».

Umberto De Agostino
 
La Provincia Pavese - 15 marzo 2010
 
Parona, maxi multe per lucciole e clienti

 

PARONA. Chi verrà sorpreso dalla polizia locale a contrattare prestazioni sessuali con prostitute sulla pubblica via riceverà una multa di 500 euro. Non saranno risparmiate le stesse squillo, colpite con la stessa sanzione amministrativa: molte di loro sono presenti nella zona dell’area industriale verso Vigevano, fra la linea ferroviaria e la rotatoria dell’ex statale 494 Vigevanese. E’ il pugno di ferro approvato dal consiglio comunale a larghissima maggioranza: l’inasprimento delle multe a carico di clienti e di lucciole alla cifra massima prevista dalla normativa è stato inserito nel Regolamento di polizia urbana, il cui ultimo aggiornamento risaliva al 2001. Una mossa nella linea della tolleranza zero come in passato è stato per la vicina Mortara e che in ultima analisi potrebbe avere un effetto non secondario per le casse comunali. Per tentare di stroncare un fenomeno che aveva sollevato più di una protesta in paese, l’assessore alla sicurezza, Mauro Sommi, ha proposto la stangata a carico dei clienti e delle prostitute. «Abbiamo messo in atto l’opportunità prevista dal cosiddetto decreto Maroni, convertito nella legge n. 125/08 - ha spiegato Sommi - Fra i provvedimenti che possono adottare sindaci ed enti locali vi è quello di prevenire e contrastare i comportamenti che, come la prostituzione su strada o l’accattonaggio molesto, possono offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano. Direi che questo è proprio il caso di Parona». Da anni, ormai, il via vai di automobilisti lungo la strada comunale che porta alla rotatoria è incessante, soprattutto nelle ore notturne: la situazione è sempre stata mal tollerata dagli abitanti di Parona, sebbene l’adescamento delle lucciole avvenisse in una zona periferica, lontana dal centro abitato. Ora clienti e prostitute, se colti in flagrante dalla polizia locale guidata da Maurizio De Padova, potranno rischiare una multa di 500 euro. «Faccio presente, inoltre, che una lucciola straniera che riceve tre multe da 500 euro riceverà automaticamente il decreto di espulsione dal territorio nazionale», ha aggiunto l’assessore Sommi. Favorevole all’inasprimento delle sanzioni è stata la minoranza guidata da Luca Trovati: «E’ un provvedimento che riteniamo utile per limitare, quantomeno, il fenomeno della prostituzione a pochi metri dalle nostre case». Donatella Marzetto, della minoranza di Parona Giovane, si è invece astenuta. - Umberto De Agostino

La Provincia Pavese - 14 marzo 2010
«Niente centrali» per statuto
 
PARONA. Nello statuto comunale sarà inserito un paragrafo che escluderà la costruzione di centrali elettriche sul territorio di Parona. Questa la risposta della maggioranza alla richiesta dei gruppi consigliari Parona Viva e Parona Giovane, che chiedevano di revocare la delibera del 16 gennaio 2003 con cui si approvavano le linee d’indirizzo per la realizzazione di una centrale elettrica a Parona. Nel consiglio comunale di ieri mattina il sindaco Silvano Colli, in carica fino al 2004 e poi dal giugno scorso, ha fornito assicurazioni. «Preferiamo, al posto di revocare la delibera, integrare lo statuto comunale con una frase che respinge qualsiasi progetto di realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica - ha spiegato - Fra l’altro, alla delibera del 2003 fece seguito una seconda del 2005, durante il mandato di Giovanna Ganzi, in cui si ribadiva che la provincia di Pavia era già satura di centrali elettriche». I gruppi guidati da Luca Trovati e Donatella Marzetto avrebbero preferito la revoca della delibera di sette anni fa. «La giunta dovrebbe garantire una politica in tema di industria e di occupazione volta a favorire solo l’insediamento di attività che non abbiano impatto ambientale rilevante - hanno ribadito - Fra l’altro, nel maggio 2009, durante l’incontro fra i candidati sindaci, Colli affermò di non aver mai formalizzato accordi per ospitare una centrale elettrica: affermazione che allora gli fu contestata». (u.d.a.)
Informatore Lomellino - 10 Marzo 2010
 
Mauro Sommi e i pendolari

 

Il nuovo consigliere del CIPAL illustra i suoi progetti

 
 
Non solo non morirà, ma saprà porsi come un importante servizio per lo sviluppo del territorio, e per territorio intendo naturalmente anche Mortara, nonostante abbia abbandonato il Consorzio”. Questo afferma Mauro Sommi, da poco entrato nel Cda del Cipal e che non vuole curarsi troppo degli strali lanciati da Roberto Robecchi, sindaco di Mortara, che ha ipotizzato per il Consorzio una morte sicura. Lo stesso Sommi era stato tirato in ballo direttamente e additato come personaggio messo erroneamente nel consiglio di amministrazione del Cipal: uno dei tanti motivi elencati da Robecchi in consiglio comunale per dare una complicata giustificazione alla sua scelta di lasciare. Mauro Sommi è entrato in amministrazione con l’ex sindaco Giovanna Ganzi, ed oggi partecipa a quella guidata da Silvano Colli, con l’incarico di assessore al territorio, immigrazione, ordine pubblico, protezione civile, innovazione tecnologica, connettività e problemi emergenti. Da poco ha iniziato questa sua nuova avventura al Cipal. E un problema che sta a cuore a Mauro è la situazione disastrosa in cui versa la linea Mortara - Milano. “Una situazione - dice Sommi - che si fa sempre più insostenibile, rendendo ancora più difficile la vita ai pendolari. Le singole iniziative dei sindaci sono finite inascoltate e dopo le promesse iniziali la situazione non è cambiata, anzi se possibile ancora più peggiorata. Unendoci ed andando tutti insieme a parlare con le alte dirigenze delle Ferrovie e della Regione siamo sicuri di avere un peso specifico più importante e riuscire ad ottenere qualcosa. La linea ferroviaria Mortara - Milano è importante per il nostro territorio per non occuparcene seriamente”.
 
La Lomellina - 5 Marzo 2010
Gas, basta con le maxi bollette
L’ambiente ancora in primo piano. Come annunciato nello scorso consiglio comunale il primo cittadino Silvano Colli ha avuto nei giorni scorsi un incontro con Arpa Milano. “Il PM10 è un problema territoriale – afferma Colli – nei giorni scorsi ho avuto l’incontro con Arpa Milano al quale mi sono presentato con tutti i dati che avevo raccolto negli ultimi mesi. Un’analisi dettagliata giorno per giorno sull’attività industriale. Percentuale di lavoro, camion in entrata ed uscita. L’incontro è stato positivo e nelle prossime settimane valuteremo la possibilità di conferire ad una ditta specializzata uno studio approfondito sulla nostra zona per avere maggiori e più dettagliate informazioni sul problema e su come agire per arginarlo. Ripeto, ritengo sia un problema territoriale e non solo da racchiudersi in Parona. Attendiamo dalla ditta un progetto che valuteremo nei suoi aspetti prima di conferire l’incarico”. Intanto sulla scrivania per primo cittadino anche la possibilità di dare alla popolazione un’alternativa per quanto riguarda il gestore del gas. “Stiamo valutando - continua Colli – la possibilità di aprire ad altri gestori che devono però avere alcuni parametri per noi fondamentali come, un prezzo che sia di mercato e concorrenziale, una bollettazione che possa andare incontro al consumatore, ad esempio mensile se non sempre quanto meno nel periodo invernale e, che, ci metta a disposizione un tecnico, che una volta al mese possa interagire con l’utenza e rispondere ai quesiti della stessa. Ci stiamo guardando attorno, faremo poi un bando di gara”. Intanto nei prossimi giorni sarà fissato un incontro con Mortara per parlare della concertazione siglata dallo stesso Colli e dall’allora sindaco Spadini. “Si tratta di un incontro sollecitato da Mortara, ma nello stesso tempo anche da noi”. “In questi giorni – chiosa Colli – mi sono trovato poi ad analizzare dati anagrafici di questi ultimi quarant’anni e ripensare ai quattro lustri trascorsi in amministrazione. Anche dai dati anagrafici si può vedere come, al di la delle polemiche che ci sono, ci sono state e ci saranno sempre, il paese è andato avanti non solo demograficamente. Sono state fatte cose importante, non dobbiamo dimenticare come a Prona non c’era neanche una farmacia. Il paese è andato avanti in modo propositivo e positivo e mi riprometto un giorno di raccontare questa storia anche attraverso le persone che hanno operato in modo propositivo e postivo. Oggi invece, c’è un clima non propositivo che si è voluto e venuto a creare è questo non fa bene al paese”

Informatore Lomellino - 03 Marzo 2010

 

Parona: Il volantino accusa Colli

 

PARONA - Un volantino di paternità ignota che denuncia le continue emissioni di gas che inquinano il territorio del paese. E’ comparso per poche ore (tra sabato e domenica) nei bar ed in tutti gli esercizi commerciali di Parona, poi è stato subito sequestrato in quanto non aveva i bolli richiesti per la pubblica diffusione. Nel volantino è stampata una fotografia, firmata dallo studio “L’immagine” di Vigevano in cui si vede il sindaco di Parona, Silvano Colli, seduto dietro la scrivania del suo ufficio, con davanti due immancabili soprammobili a forma di piramide, a colloquio con l’assessore Ferdinando Merlo di Vigevano.

La Provincia Pavese - 03 marzo 2010

Parona, salta il sottopasso ferroviario
 
PARONA. L’ex sindaco Giovanna Ganzi si sarebbe lasciato sfuggire il progetto del potenziamento della stazione ferroviaria, del costo di 1,5 milioni di euro. Questo secondo il vice sindaco Gianbattista Bianchi, intervenuto nell’ultimo consiglio comunale parlando di un «mancato trasferimento da parte delle Ferrovie dello Stato». L’ex sindaco Ganzi, che l’anno scorso ha lasciato il posto a Silvano Colli, afferma di «cadere dalle nuvole». L’argomento è stato sollevato con un’interpellanza dai consiglieri comunali di minoranza Luca Trovati, Chiara Brunazzi e Maurizio Marioli (Parona Viva) e Donatella Marzetto (Parona Giovane). «Il vice sindaco ha sostenuto pubblicamente che il milione e mezzo, già concordato, non sarebbe entrato nelle casse comunali per il venir meno di una firma durante la giunta Ganzi - si chiedono le minoranze - A questo punto, chiediamo a Bianchi quale convenzione è stata disattesa e come intende muoversi la giunta Colli per la sistemazione dell’area della stazione». Ciò comprende anche l’apertura del sottopassaggio ferroviario, terminato da tempo. «Io ero a conoscenza di un progetto che prevedeva la costruzione di una pensilina e di un marciapiede per favorire il passaggio dei pendolari da un binario all’altro - interviene l’ex sindaco Ganzi - Ma il progetto era collegato al raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara, che, come noto, si è arenato tempo fa. Comunque, non sono a conoscenza di alcuna convenzione che avrei dovuto firmare mentre ero sindaco». (u.d.a)
 

La Provincia Pavese - 02 marzo 2010
 
Colli: «Non si faranno centrali elettriche a Parona»
PARONA. Centrali elettriche a Parona? Il problema non si pone più. Lo ha affermato il sindaco Silvano Colli: «L’argomento è andato scemando negli anni. Oggi nessuno parla più di centrali elettriche a Parona». La minoranza aveva chiesto che il consiglio comunale revochi la delibera del 16 gennaio 2003 con cui si approvavano le linee d’indirizzo per la realizzazione di una centrale elettrica. Il dibattito sugli impianti, fra il 2003 e il 2004, anno in cui Giovanna Ganzi subentrò a Silvano Colli sulla poltrona di sindaco, tenne banco in paese. Le minoranze Parona Viva e Parona Giovane hanno chiesto la convocazione del consiglio comunale per spingere la maggioranza di Silvano Colli, rieletto nel 2009, a «perseguire una politica volta a favorire solo l’insediamento di attività che non abbiano impatto ambientale rilevante». «Nel maggio 2009, all’incontro fra i candidati sindaci, Colli affermò di non aver mai formalizzato accordi per ospitare una centrale elettrica - dicono le minoranze rappresentate dai capigruppo Luca Trovati e Donatella Marzetti - Affermazione che allora gli fu contestata». Ma Colli ora assicura: «Niente più centrali». (u.d.a)
 

La Provincia Pavese - 27 febbraio 2010
Parona, bollette in ritardo Il Comune cambia il gestore del servizio gas metano
 
 
PARONA. La giunta si affiderà ad Asm Vigevano per l’erogazione del gas metano alle strutture comunali. Allo stesso tempo, inviterà i cittadini a usufruire dell’opportunità che non prevede risparmi economici, ma una bollettazione mensile o bimestrale e la possibilità di parlare settimanalmente con un funzionario di Asm Vigevano. «Siamo giunti a questa conclusione dopo aver ascoltato le lagnanze di molti cittadini - spiega il sindaco Silvano Colli -. Purtroppo, da quasi due anni Enel Gas, l’attuale gestore del servizio, sta emettendo bollette relative a consumi di molti mesi e i cittadini si lamentano». Per esempio, Luigi Rosato ha ricevuto una bolletta da 450 euro per ottobre-gennaio. «Ho cercato di protestare, ma gli operatori della società sono praticamente irraggiungibili e quando riesco a prendere la linea non ricevo risposte soddisfacenti», dice. Nella situazione di Rosato ci sono gli altri 850 nuclei familiari. (u.d.a.)
 
 
 
 

La Provincia Pavese - 20 febbraio 2010
Inceneritore, nel 2003 l’accordo sui soldi

 

PARONA. Il 19 giugno 2003 Silvano Colli e Giorgio Spadini hanno firmato l’atto di concertazione negoziale che sancisce l’obbligo di dividere i proventi della seconda caldaia del termodistruttore, avviata nel 2007. Proventi su cui oggi Colli frena. I sindaci di Parona e di Mortara si ritrovarono nell’ufficio del segretario comunale di Parona, Maurizio Visco, per sottoscrivere un accordo che oggi Colli, secondo i suoi avversari, vorrebbe disattendere. «Ma non è così perché quella firma presupponeva il proseguimento del negoziato fra i nostri due Comuni, mentre così non è stato», ribatte Colli, che un anno dopo, nel giugno 2004, fu sostituito sulla poltrona di sindaco da Giovanna Ganzi. Nel documento di sei pagine si parla della «necessità di interventi di mitigazione ambientale e viabilistica». All’articolo 4 si legge che i Comuni dichiarano di voler utilizzare «i benefici economici eventualmente dipendenti dal presente atto per l’investimento sul territorio in funzione del miglior appagamento dell’interesse pubblico e per la risoluzione dei problemi di viabilità». Nello specifico si evidenzia anche la cifra, riferita all’anno 2002, da utilizzare per definire i contributi ai due enti: 7,75 euro per ogni tonnellata di rifiuti speciali non pericolosi, 6,71 euro per ogni tonnellata di rifiuti pretrattati e destinati direttamente alla seconda caldaia, e 4,64 euro per ogni tonnellata di combustibile da rifiuto, in gergo cdr, cioè la frazione secca del rifiuto. Infine, i Comuni dichiaravano di volersi impegnare per attuare misure di controllo ambientale «volte a salvaguardare la salute dei cittadini». Luca Trovati, capogruppo della minoranza Parona Viva, è perplesso: «In consiglio comunale Colli ha ribadito più volte che la concertazione con Mortara non esiste, mentre risulta firmata in ognuna delle sei pagine da lui e da Spadini - dice - Inoltre, si legge che la ripartizione è paritetica tra Parona e Mortara, tranne che si presenti un terzo ente avente titolo, cioè Vigevano, che non firmò la concertazione. In questo caso, la ripartizione sarebbe di un terzo a testa». Il sindaco Colli, rieletto l’anno scorso, replica: «Adesso chiederò io un incontro al sindaco di Mortara, Robecchi, per definire una questione che si protrae da troppo tempo. Io non sono stato sindaco per cinque anni, quando questa concertazione, che ho firmato con Spadini, avrebbe dovuto essere applicata in concreto». Colli cita anche la rotatoria del cimitero di Mortara, costruita con i soldi erogati da Parona alla Provincia di Pavia.

Umberto De Agostino
 
 
La Lomellina - 12 Febbraio 2010
Parona Viva: "Basta con le industrie"
Dopo le recenti dichiarazioni del sindaco Colli su una possibile espansione delle aree industriali del Cipal l’ungo l’asse Mortara-Vigevano, il gruppo Parona Viva ha rilasciano una nota. “E’ sotto gli occhi di tutti – inizia la nota del gruppo di minoranza che ha tre rappresentanti all’interno del consiglio comunale - il carico di industrie pesanti che il territorio paronese già sopporta, subendo un notevole impatto ambientale. Parona già assicura ampie opportunità di occupazione, ben oltre le necessità locali. I posti di lavoro vanno creati e difesi, per dare sicurezza alle famiglie. E, come abbiamo sempre sostenuto, la strategia in questo campo deve essere rivolta alle piccole realtà produttive a basso impatto ambientale. Ad esempio, realtà artigianali diversificate che consentono di dare spazio a varie tipologie di impieghi. Non è possibile pensare per il territorio paronese a nuove gigantesche aree industriali. E’ urgente invece affrontare il grave problema dell’inquinamento dovuto alle realtà produttive già esistenti. Lo sviluppo della Lomellina non può passare solo da Parona, che per essere un paese di 9 km quadrati è già saturo di industrie. La logica vuole che l’eventuale ampliamento delle attività del Cipal si realizzi nelle aree adiacenti a quelle attuali, per motivi logistici e di infrastrutture, e questa speriamo sia la volontà dei sindaci dei comuni che aderiscono al consorzio. Sull’asse Mortara-Vigevano, già così tanto industrializzato, la campagna deve proprio sparire?”. Parona Viva si interroga inoltre sul ventilato accordo tra Comune e Lomellina Energia che porterà nelle casse del comune 300.000 euro l’anno per cinque anni. “Abbiamo chiesto al Comune - scrivono in una nota gli esponenti del gruppo - una copia dell’accordo, per conoscere i termini esatti dell’intesa raggiunta. Sicuramente per le precarie condizioni economiche comunali poter contare su nuovi introiti non può che essere un dato positivo. Tuttavia c’è qualche preoccupazione perchè c’è da chiedersi come mai una società decisa di scavalcare la convenzione concordata e di dare tanto denaro in più al Comune senza voler nulla in cambio. E’ una questione che va chiarita alla popolazione, i cittadini hanno il diritto di sapere quali impegni porta avanti l’Amministrazione”. “Il sindaco Colli è costretto oggi a cercare nuove entrate per far fronte alle esigenze di bilancio - continua la nota - nel tentativo di correggere i propri errori del passato che, come ha spiegato a fine mandato il commissario Prefettizio, hanno causato un enorme indebitamento del comune. A causa di quelle decisioni il Comune di Parona è chiamato a versare 300.000 euro l’anno al comune di Mortara, distolti dai proventi del termo, ha impegnato una cifra superiore ai 2 milioni e mezzo di euro per uno scalo ferroviario che non ha ancora visto transitare un solo vagone e, come se non bastasse ha una schiera di mutui da pagare. Non si potrà contare ancora su nuove entrate, è venuto il momento di badare alle spese, di utilizzare meglio le risorse con una gestione oculata, in un comune che del resto ha enormi introiti. La convenzione con lOmellina energia e gli accordi paralleli annunciati dal sindaco terminano nel 2014, da allora il Comune avrà a disposizione 2 milioni di euro in menoall’anno. Se non si corregge la rotta non si potranno nemmeno garantire i servizi essenziali. E, Parona Viva ed i paronesi non vogliono di certo sentir parlare di entrate da trovare con nuovi termovalorizzatori o centrali, o industrializzazione selvaggia. E’ necessario che l’amministrazione si impegni a ridurre gli sprechi, per dare nuovo slancio al paese aiutando chi è in difficoltà e sostenendo le famiglie.
L’Araldo Lomellino - lunedì 01 febbraio 2010
ALLARME INQUINAMENTO NEL VIGEVANESE

 

I valori del Pm10 tre volte superiori ai limiti di legge.

Allarme a Parona e nel circondario per l’incredibile tasso di inquinamento atmosferico registrato in questi ultimi tempi dalla centrali dell’Arpa. I dati sottolineano che le polveri sottili hanno superato di tre volte il valore limite fissato dalla legge. Si tratta di un dato allarmante, anche se la fonte potrebbe non essere un impianto industriale della nostra zona. La prossima settimana, a Pavia, si terrà un incontro tra gli amministratori di Parona e Vigevano e i tecnici dell’Arpa. Questi ultimi illustreranno la situazione e presenteranno le informazioni raccolte per l’individuazione della provenienza delle emissioni. In quella sede saranno fissate modalità e tempi di intervento. A Parona, il Pm10 ha superato per sette giorni consecutivi i limiti e per undici volta su quattordici a partire dal 16 gennaio scorso. A Vigevano, la centralina di viale Petrarca ha rilevato valori oltre i limiti per sei giorni non consecutivi.

la Provincia Pavese -15 gennaio 2010
 
Mortara se ne va, il Cipal si svuota
 
 
 
MORTARA. Dopo oltre 40 anni Mortara esce dal Cipal, il Consorzio di sviluppo per l’alta Lomellina di cui era fondatrice dal 1967 con Castello d’Agogna. L’ente, che riunisce 22 comuni lomellini, gestisce l’area di insediamenti produttivi di circa un milione di metri quadrati che si trova a cavallo tra Mortara e Castello d’Agogna, nuovo Polo logistico compreso. L’uscita è stata annunciata ieri dal sindaco Roberto Robecchi, con agli assessori Gianfranco Morone e Luigi Ferrari Bardile, come conseguenza della decisione, presa all’unanimità dall’assemblea di lunedì, di escludere Mortara, il comune più grande, dal consiglio di amministrazione. Così il presidente designato, Marco Maggioni, in quota Lega, non accetterà l’incarico a seguito della decisione di Mortara: segno che in Lomellina lo scontro politico tra il Carroccio e il Pdl resta alto. «Come comune di Mortara, avevamo chiesto di eleggere un nostro rappresentante nel Cda, indicando il nome del consigliere uscente Giancarlo Bacchella, di area Pdl - spiega il sindaco - ma la nostra proposta è stata platealmente rigettata da quasi tutti i comuni, che hanno preferito votare Mauro Sommi. Forse hanno voluto dimostrare la loro forza nei confronti di Mortara: così traiamo le debite conseguenze». La decisione è stata ratificata ieri mattina dalla giunta. Mortara è il centro più importante, che da solo detiene oltre il 30% delle quote: con l’uscita dal Cipal risparmierà anche i 18 mila euro di quota annuale, che peseranno su una struttura che vede il resto dei comuni contribuire per circa altri 50 mila euro. Un «taglio» ai contributi consistente, visto che personale e consiglieri pesano annualmente per circa 70 mila euro, a cui si vanno ad aggiungere le spese per l’affitto dei locali. Altre entrate derivano dai servizi forniti dal consorzio. «Usciamo con rammarico - aggiunge Robecchi - . Auguro al Cipal di sopravvivere, anche se per noi la sua funzione è esaurita». «La logica degli insediamenti produttivi - ha precisato Morone - ormai non passa più dal Cipal, ma dal Polo Logistico e dalla futura autostrada». - Simona Marchetti
 
 
 

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