Articoli del 2010

la Provincia Pavese -15 gennaio 2010
 
Mortara se ne va, il Cipal si svuota
 
 
 
MORTARA. Dopo oltre 40 anni Mortara esce dal Cipal, il Consorzio di sviluppo per l’alta Lomellina di cui era fondatrice dal 1967 con Castello d’Agogna. L’ente, che riunisce 22 comuni lomellini, gestisce l’area di insediamenti produttivi di circa un milione di metri quadrati che si trova a cavallo tra Mortara e Castello d’Agogna, nuovo Polo logistico compreso. L’uscita è stata annunciata ieri dal sindaco Roberto Robecchi, con agli assessori Gianfranco Morone e Luigi Ferrari Bardile, come conseguenza della decisione, presa all’unanimità dall’assemblea di lunedì, di escludere Mortara, il comune più grande, dal consiglio di amministrazione. Così il presidente designato, Marco Maggioni, in quota Lega, non accetterà l’incarico a seguito della decisione di Mortara: segno che in Lomellina lo scontro politico tra il Carroccio e il Pdl resta alto. «Come comune di Mortara, avevamo chiesto di eleggere un nostro rappresentante nel Cda, indicando il nome del consigliere uscente Giancarlo Bacchella, di area Pdl – spiega il sindaco – ma la nostra proposta è stata platealmente rigettata da quasi tutti i comuni, che hanno preferito votare Mauro Sommi. Forse hanno voluto dimostrare la loro forza nei confronti di Mortara: così traiamo le debite conseguenze». La decisione è stata ratificata ieri mattina dalla giunta. Mortara è il centro più importante, che da solo detiene oltre il 30% delle quote: con l’uscita dal Cipal risparmierà anche i 18 mila euro di quota annuale, che peseranno su una struttura che vede il resto dei comuni contribuire per circa altri 50 mila euro. Un «taglio» ai contributi consistente, visto che personale e consiglieri pesano annualmente per circa 70 mila euro, a cui si vanno ad aggiungere le spese per l’affitto dei locali. Altre entrate derivano dai servizi forniti dal consorzio. «Usciamo con rammarico – aggiunge Robecchi – . Auguro al Cipal di sopravvivere, anche se per noi la sua funzione è esaurita». «La logica degli insediamenti produttivi – ha precisato Morone – ormai non passa più dal Cipal, ma dal Polo Logistico e dalla futura autostrada». – Simona Marchetti
 
 
 

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