PARONA. Il 19 giugno 2003 Silvano Colli e Giorgio Spadini hanno firmato l’atto di concertazione negoziale che sancisce l’obbligo di dividere i proventi della seconda caldaia del termodistruttore, avviata nel 2007. Proventi su cui oggi Colli frena. I sindaci di Parona e di Mortara si ritrovarono nell’ufficio del segretario comunale di Parona, Maurizio Visco, per sottoscrivere un accordo che oggi Colli, secondo i suoi avversari, vorrebbe disattendere. «Ma non è così perché quella firma presupponeva il proseguimento del negoziato fra i nostri due Comuni, mentre così non è stato», ribatte Colli, che un anno dopo, nel giugno 2004, fu sostituito sulla poltrona di sindaco da Giovanna Ganzi. Nel documento di sei pagine si parla della «necessità di interventi di mitigazione ambientale e viabilistica». All’articolo 4 si legge che i Comuni dichiarano di voler utilizzare «i benefici economici eventualmente dipendenti dal presente atto per l’investimento sul territorio in funzione del miglior appagamento dell’interesse pubblico e per la risoluzione dei problemi di viabilità». Nello specifico si evidenzia anche la cifra, riferita all’anno 2002, da utilizzare per definire i contributi ai due enti: 7,75 euro per ogni tonnellata di rifiuti speciali non pericolosi, 6,71 euro per ogni tonnellata di rifiuti pretrattati e destinati direttamente alla seconda caldaia, e 4,64 euro per ogni tonnellata di combustibile da rifiuto, in gergo cdr, cioè la frazione secca del rifiuto. Infine, i Comuni dichiaravano di volersi impegnare per attuare misure di controllo ambientale «volte a salvaguardare la salute dei cittadini». Luca Trovati, capogruppo della minoranza Parona Viva, è perplesso: «In consiglio comunale Colli ha ribadito più volte che la concertazione con Mortara non esiste, mentre risulta firmata in ognuna delle sei pagine da lui e da Spadini – dice – Inoltre, si legge che la ripartizione è paritetica tra Parona e Mortara, tranne che si presenti un terzo ente avente titolo, cioè Vigevano, che non firmò la concertazione. In questo caso, la ripartizione sarebbe di un terzo a testa». Il sindaco Colli, rieletto l’anno scorso, replica: «Adesso chiederò io un incontro al sindaco di Mortara, Robecchi, per definire una questione che si protrae da troppo tempo. Io non sono stato sindaco per cinque anni, quando questa concertazione, che ho firmato con Spadini, avrebbe dovuto essere applicata in concreto». Colli cita anche la rotatoria del cimitero di Mortara, costruita con i soldi erogati da Parona alla Provincia di Pavia.