Articoli del 2010

LA LOMELLINA – 26 Marzo 2010
Fanghi nei campi: alt dal Comune
 
Oltre alle interpellanze presentate dall’opposizione, nell’ultimo consiglio comunale sono stati approvati due importanti regolamenti quello di polizia urbana e rurale. A darne i punti salienti prima delle operazioni di voto è stato L’assessore al territorio Mauro Sommi che ha inoltre sottolineato come i due regolamenti sono il frutto di un lavoro che ha visto un costruttivo confronto tra le forze di maggioranza e minoranza. “Sono due regolamenti – ha commentato l’Assessore – che serviranno a dare ordine al nostro territorio e per la stesura dei quali sono state coinvolte, attraverso la riunione dei capigruppo, le forze di minoranza, con le quali si è avuto un confronto costruttivo che ha portato ad un buon lavoro, soprattutto per quanto riguarda il regolamento di polizia rurale. Abbiamo cercato di dare ad entrambi i regolamenti, soprattutto a quello di carattere rurale, un forte taglio di natura ambientale”. Ma quali sono i punti forti dei due documenti approvati ed entrati in vigore. Si tratta di norme votate ad una maggior conservazione e rispetto del territorio: “Per quanto riguarda il regolamento di polizia urbana – ha proseguito Sommi – ci si è rifatti alle norme a livello nazionale. Abbiamo adottato un inasprimento di sanzioni, peraltro già presente nella normativa nazionale per ciò che riguarda il problema della prostituzione. Ci saranno, infatti, ammende pari a 500 euro sia per chi esercita che per chi usufruisce. Saranno le nostre forze di polizia locale a monitorare il territorio”. Maggior rigidità anche all’interno del centro abitato per ciò che riguarda la presenza di immondizia all’esterno dei cassonetti. “Spesso capita di vedere cumuli di rifiuti lasciati ai lati dei cassonetti, – continua Sommi – cosa che ovviamente, dà un colpo d’occhio non bello per quanto riguarda il paese, anche in questo casa saranno le forze di polizia locali a monitorare il territorio anche con l’utilizzo delle telecamere e sanzionare eventuali mancanze da parte dei cittadini”. Molto più articolato con taglio spiccatamente ambientale il regolamento di polizia rurale, quello per il quale il confronto in fase di stesura ha dato maggiori spunti di discussione. “Il regolamento – prosegue l’assessore al territorio – ha regolamentato alcuni aspetti importanti come la piantumazione di alberi ad alto fusto, con distanze da rispettare, ma la parte più importante riguarda lo spargimento di fanghi in agricoltura e di prodotti disinfestanti. Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento – ha proseguito Sommi – abbiamo cercato di normare i due aspetti per evitare i problemi olfattivi che spesso si verificavano negli anni scorsi. Per quanto riguarda lo spargimento di fanghi esso deve essere preventivamente comunicato agli organi competenti, deve essere effettuato secondo norme precise e soprattutto il sedime su cui vengono sparsi i fanghi deve essere lavorato nell’arco della giornata. Per quanto riguarda lo spargimento di diserbanti non sarà possibile nelle giornate particolarmente ventose”. Pugno duro anche per la presenza di discariche a cielo aperto in zone non autorizzate. “Il regolamento rurale – chiosa Sommi – ha normato anche l’aspetto delle discariche abusive i cui costi di rimozione restano a carico del proprietario del terreno, il quale, rischia, anche dal punto di vista penale, se non provvede non solo a liberare l’area, ma anche a segnalare tempestivamente alle autorità competenti la presenza di discariche. Con entrambi i regolamenti abbiamo voluto fissare dei paletti per rendere il nostro paese più vivibile e, nello stesso tempo vogliamo sensibilizzare i cittadini a segnalarci eventuali mancanze o atti che possano danneggiare il nostro territorio”.
 
 
La Provincia Pavese – 16 marzo 2010
Parona, stop ai fanghi d’estate

 

PARONA. Pugno duro contro i fanghi sparsi sui terreni agricoli. Lo ha deciso il Comune di Parona restringendo i tempi da febbraio a maggio per la pratica di concimazione che utilizza i fanghi provenienti dagli impianti di depurazione. In più di questo momento l’agricoltore che utilizza i fanghi, già fonti di polemiche negli ultimi mesi per la puzza che saliva dai campi verso Vigevano, dovrà notificare in municipio giorno e ora dello spandimento. I vigili verificheranno la correttezza dell’operazione e che l’imprenditore agricolo ari il terreno entro il tramonto per far scendere in profondità il materiale distribuito sul campo. «Così impediremo che l’odore si spanda per il paese, come successe in passato, quando i cittadini lamentarono male alla gola, vomito, mal di stomaco e insonnia», spiega l’assessore alla sicurezza, Mauro Sommi. Il testo è passato con il voto della maggioranza del sindaco Silvano Colli e della minoranza di Luca Trovati: astenuta Donatella Marzetto (Parona Giovane). Ristretto anche il tempo in cui gli spandimenti sono permessi, da febbraio a maggio, mentre fino all’anno scorso si poteva fertilizzare i campi da gennaio a luglio. Il Comune ha eliminato, dunque, i mesi più caldi, cioè quelli di giugno e luglio, in cui le esalazioni ristagnavano per giorni nell’aria sopra il centro abitato. Nell’estate di due anni fa l’odore salì da due campi situati a pochi metri da via Colli, una specie di circonvallazione che porta verso Vigevano: puzze fortissime, ristagnanti, che hanno messo in pericolo la salute pubblica nelle zone a ridosso della campagna. Il parere degli agricoltori è articolato: Angelo Merenda, titolare della cascina Scocchellina, parla della sua esperienza. «Premesso che io ho sempre comunicato in municipio l’inizio di queste operazioni, credo che l’aratura immediata non porti a conseguenze efficaci perché parte di questi fanghi rimane in superficie», dice. E la Coldiretti aggiunge: «Se controllati, i fanghi possono essere un fertilizzante valido, ma sarebbe opportuno che i fanghi provenienti da produzioni agroalimentari fossero distinti da quelli della depurazione».

Umberto De Agostino