PARONA. Il raccordo ferroviario ha le ore contate. Il progetto può essere ridimensionato o addirittura abbandonato. Oppure, come chiede la minoranza di Luca Trovati, quei terreni vanno trasformati in un parco fotovoltaico. L’unica certezza, al di là della richiesta di risarcimento dei danni avanzata dal costruttore, il novarese Giovanni Orizio, è l’audizione del presidente della Parona Multiservizi spa, Giulio Colli, davanti al consiglio comunale. Solo domani sera la giunta del sindaco Silvano Colli svelerà le sue carte su un cantiere che è costato, finora, poco meno di tre milioni di euro e che, dopo quattro anni di lavori, è stato dichiarato ufficialmente chiuso il 30 aprile 2009. Il sindaco Colli non vuole anticipare più di tanto: «Il presidente della Multiservizi esporrà una relazione esaustiva, costata quasi un anno di lavoro: so che Giulio Colli proporrà tre alternative per il raccordo ferroviario, ma prima di decidere voglio sentire che cosa ne pensa il consiglio». La minoranza Parona viva di Luca Trovati ha già le idee chiare: pannelli solari «per un’energia veramente pulita». Ma Silvano Colli sembra avere altri assi nella manica, soprattutto se si pensa che il raccordo ferroviario era stato concepito come contraltare del polo logistico integrato di Mortara. E poi c’è la questione di Combitalia, la società controllata dalla Multiservizi e creata appositamente per seguire il progetto del raccordo. Nel capitale sociale il Comune investì 510mila euro, mentre i restanti 490mila furono versati dalla ditta novarese Mcf T Trail, controllata dalla famiglia Orizio. Che ora chiede tre milioni di danni al Comune. «Sono arrivato sfinito, in termini di salute e di denaro, visto che ho sborsato di tasca mia un milione di euro per acquistare il materiale», commenta Giovanni Orizio. Una situazione molto intricata, che il tribunale di Vigevano ha chiesto di rendere più chiara. Il sindaco Colli ammette che Combitalia non naviga in buone acque: «Lo confermerà anche Giulio Colli. La situazione non è positiva e il Comune ha ricevuto un danno economico: il motivo va chiesto ai precedenti amministratori della società». Fra cui c’è anche Chiara Brunazzi, oggi in minoranza con Trovati. Domani sera si preannunciano scintille in consiglio comunale.