PARONA. Combitalia, la società creata dal Comune per costruire il raccordo ferroviario, ha un disavanzo di circa due milioni di euro: una situazione creatasi nel 2006 e 2007, quando erano presidenti Chiara Brunazzi, oggi consigliere di minoranza, e Danilo Prandoni. E ora il miniscalo a servizio delle industrie può dirsi veramente superato. L’altra sera il presidente della Parona Multiservizi spa, Giulio Colli, ha snocciolato cifre ed eventi per ricostruire le perdite di Combitalia: non prima di aver comunicato di aver intrapreso un’azione giudiziaria contro la famiglia Orizio, socio privato che detiene il 49% della società. «Tra 2006 e 2007 la Mutiservizi ha fatturato per 1,2 milioni di euro, il socio privato per 700mila, ma qualcosa non quadra perché noi possediamo il 51% e Orizio il 49%», ha detto l’avvocato Colli. E il sindaco Silvano Colli è stato ancor più chiaro: «Combitalia ha una perdita quantificata fra 1,7 e 2,1 milioni di euro. euro. I casi sono tre: si ripiana entro giugno, si vende il 51% o si dà in garanzia la nostra casa di riposo». La vicenda è sotto la lente d’ingrandimento del tribunale di Vigevano, il cui perito dovrebbe consegnare la relazione su Combitalia entro giugno. Intanto, i lavori al raccordo ferroviario sono fermi dal dicembre 2007: lo confermano anche le rilevazioni satellitari delle Ferrovie. Il vice sindaco Giambattista Bianchi ha confermato: «Di recente le Fs hanno annullato il piccolo scalo della Sicam di Parona: scarso traffico merci». (u.d.a.)