Articoli del 2010

La Lomellina – Il settimanale della gente – 24 Giugno 2010

E’ dura battaglia su Combitalia

 
 

Seduta consigliare animata quella di mercoledì scorso. Dopo le comunicazioni del sindaco si è passati ai 18 punti all’ordine del giorno. Al primo punto si è dibattuta la proposta di Parona Viva, con la quale aveva richiesto la convocazione straordinaria del consiglio, di modificare l’articolo 3 dello statuto comunale con l’inserimento di una frase che potesse esprimere una chiara posizione, negativa, dell’Amministrazione sulla possibilità di insediamento di centrali nel territorio paronese. Proposta bocciata dall’amministrazione e così motivata: “Già in precedenza – ha dichiarato Colli – questa amministrazione ha manifestato, la sua intenzione, che resta tale, nel dire no ad eventuali progetti di centrali. Un no che sarà ribadito nella revisione dello statuto comunale e quindi nei tempi e modi dettati dall’amministrazione stessa, per questo non si ritiene di votare stasera la proposta di Parona Viva”. Parona Giovane ha chiesto, poi chiarimenti in merito alla mancata autorizzazione per il posizionamento di un gazebo o, in alternativa, per la distribuzione di proprio materiale informativo, durante la manifestazione Parona Tera Bona dello scorso 11 aprile. “Un atto amministrativo – ha dichiarato il sindaco Colli”. Posizione poi maggiormente chiarita dall’Assessore Ferretti: “In qualità di assessore alle manifestazioni e di consigliere della Pro loco, associazione organizzatrice della manifestazione, ho ritenuto opportuno bloccare l’iniziativa che poteva creare complicazioni al regolare svolgimento della manifestazione, per la quale, molte persone si sono adoprate ed impegnate”. Il piatto forte della seduta l’ha però offerto il dibattito sulla posizione di Combitalia in particolar modo sulla vendita, datata 22 febbraio 2010, del 49% in capo al socio di minoranza Orizio, ad una società lussemburghese, l’Avena s.a. Notizia taciuta dall’attuale presidente di Multiservizi, Giulio Colli, nella seduta consigliare del 14 aprile 2010, dedicata all’attuale situazione della Multiservizi Spa, che detiene il restante 51% di Combitalia, ed è a sua volta compartecipata al 100% del comune. Sulla vendita, sulla mancata comunicazione e sul chi sia Avena s.a. sono andate all’attacco le minoranze di Parona Viva e Parona Giovane. “L’atto di vendita formalizzato il 22 febbraio – ha commentato Silvano Colli – ha una base di intenzione, datata luglio 2005, una situazione che risale a quando questa amministrazione non era in carica, e nemmeno lo era l’attuale consiglio di amministrazione della Multiservizi. La notizia non è stata portata a conoscenza durante il consiglio del 14 aprile per diversi motivi: sulla questione Combitalia ci sono in atto verifiche da parte del tribunale, il consiglio del 14 era prettamente incentrato sulla Multiservizi e non su Combitalia ed inoltre le generalità di Avena s.a. sono irrilevanti rispetto al problema economico che Combitalia presenta e per la quale la Spa sta provvedendo a vendere la propria quota. (proprio in questi giorni scade il termine del bando di vendita)”. La discussione è poi proseguita in modo acceso ed animato tra maggioranza e minoranza con un scontro verbale abbastanza forte tra l’assessore Sommi ed il consigliere Marioli (Parona Viva), mentre un calcistico Bianchi parlava di “inutile melina, quella del soffermarsi sulle generalità dell’Avena s.a. (ndr società anonima di cui l’amministrazione, per voce del sindaco, non conosce uno screenin radiografico sull’attività), quando la Spa sta cercando di vendere la propria quota e, soprattutto, in relazione al vero grande problema che è la situazione economica di Combitalia, circa 1,7 milioni di euro di passivo che, in caso di mancata vendita del 51%, diventerebbe un grande ed urgente problema da affrontare per la Multiservizi e di conseguenza per il Comune”. La seduta è poi proseguita con i restanti punti all’ordine del giorno.

 

la Provincia Pavese – 24 giugno 2010

Il raccordo ferroviario riprende quota

PARONA. Il raccordo ferroviario potrebbe riprendere quota grazie a un investitore privato. Il Comune ha messo in vendita il 51% di Combitalia srl, costituita nel 2005 per realizzare il progetto lungo la linea Milano-Mortara e ora fermo da più di un anno. Il prezzo a base d’asta è di 1,7 milioni di euro. Secondo il sindaco Silvano Colli ci sarebbe già una società interessata all’acquisto. «C’è stata una manifestazione d’interesse, che mi auguro si traduca in un acquisto vero e proprio della quota di maggioranza. L’area è rimasta a destinazione industriale ed è molto appetibile perché si trova in una posizione strategica». Grazie a questo introito il Comune potrà ripianare i debiti della Parona Multiservizi spa, società a capitale pubblico che è l’azionista di maggioranza di Combitalia. Debiti legati alla gestione del cantiere del raccordo e ai rapporti con la famiglia novarese Orizio, che ha venduto la quota del 49% di Combitalia alla società lussemburghese Avena sas. «Ci avevano chiesto di dare in garanzia la casa di riposo comunale, ma io mi sono rifiutato preferendo cedere Combitalia – rivela Colli – Ora speriamo che l’asta si concluda nel migliore dei modi, anche per scrivere la parola fine su un progetto tormentato. Fra l’altro noi avevamo chiesto a Orizio di non vendere la sua quota, ma non è stato così e ora dobbiamo augurarci di rientrare di 1,7 milioni di euro». Da parte sua, Giovanni Orizio, titolare della ditta novarese Mcf T Trail, nella sua ultima presa di posizione aveva anticipato di voler chiedere tre milioni di danni al Comune e alla Parona Multiservizi spa per la mancata costruzione del raccordo ferroviario: «Ho lavorato 1.400 giorni invece dei 356 previsti, senza chiudere il cantiere». Dall’opposizione Luca Trovati, Maurizio Marioli e Chiara Brunazzi, ex presidente di Combitalia, sono più volte andati all’attacco: «Nel consiglio del 14 aprile scorso è stata taciuta la cessione delle quote di Orizio. Il comportamento della giunta e della Multiservizi è ingiustificabile». – Umberto De Agostino

 

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