Articoli del 2010
Combitalia: trattativa privata?
Combitalia, si va verso una trattativa privata! Sembra essere questa la linea guida che dovrebbe prendere il consiglio di Amministrazione di Multiservizi Spa dopo il secondo tentativo, andato a vuoto, di vendere il 51% della società Combitalia attraverso bando di gara. Dopo il primo bando scaduto lo scorso luglio e per il quale la commissione non ha provveduto ad aprire la busta con l’offerta presentata dalla lussemburghese Avena S.a., in quanto la documentazione presentata non soddisfava tutte le richieste del bando, la cosa si è ripetuta, sempre con l’Avena come partecipante, nuovamente con il bando scaduto lo scorso 28 agosto. A questo punto, come spiega il sindaco Colli, per prassi, ma anche per ragioni di tempo, entro 20/30 giorni l’amministrazione deve uscire dall’empasse Combitalia, si procederà con una trattativa privata e non più con un terzo bando di gara. “Siamo arrivati ad un punto – commenta Silvano Colli – che è opportuno e necessario dipanare la questione Combitalia. Tra poco sarà ultimata l’istruttoria del perito nominato dal Tribunale ed, ancor più ristretti sono i tempi in cui è necessario arrivare ad una definizione della situazione. Entro 20 giorni, massimo un mese, dobbiamo o vendere il 51% di Combitalia o, per far fronte, alla delicata situazione di bilancio della società, dare in garanzia qualcosa che non sarà di certo la Casa per l’Anziano. E’ nostra intenzione, però, arrivare ad una risoluzione vendendo la quota di Combitalia in capo alla Multiservizi. La prassi ci permette, dopo due bandi non aggiudicati, di passare ad una fase di trattativa privata. Emettere un nuovo bando si rischierebbe di andare incontro ad uno stallo che aggraverebbe ancor di più la situazione, ecco perché penso, che con ogni probabilità, abbiamo ancora una riunione nei prossimi giorni, si andrà verso una soluzione di trattativa privata invitando ed intavolando trattative con tutte quelle realtà, ditte o enti che possono essere interessate al nostro scalo ferroviario. E’ intenzione dell’Amministrazione chiudere al più presto ed in modo positivo un capitolo che ci sta tenendo in scacco. La questione Combitalia, come già detto, è una sorta di diga, che ci ha condizionato nel lavoro”. Saranno dunque decisive le prossime settimane per porre fine ad una questione di cui si parla ormai da più di un anno e per la quale, in molti, prevale la sensazione di una questione ancora lunga e di difficile risoluzione.
la Provincia Pavese – 03 settembre 2010
Parona, la società del Lussemburgo ha sbagliato 2 volte
PARONA. Secondo nulla di fatto nella vendita del 51% di Combitalia: ora il Comune procederà con la formula della trattativa privata, rivolgendosi a società specializzate nelle reti ferroviarie. La Avena sas, società lussemburghese già proprietaria del 49% di Combitalia, costituita nel 2005 per realizzare il raccordo sulla linea Milano-Mortara, ha presentato la documentazione incompleta. Il bando di gara, che presentava un prezzo di 1,7 milioni di euro a base d’asta, è stato annullato come già a inizio di luglio. (u.d.a.)
la Provincia Pavese – 28 agosto 2010
In Lussemburgo il 100% di Combitalia
PARONA. La Avena sas, società lussemburghese già proprietaria del 49% di Combitalia, potrebbe acquistare il rimanente 51%, che il Comune ha messo in vendita al prezzo di 1,7 milioni di euro. La busta sarà aperta martedì in municipio. Il primo bando per la vendita di Combitalia srl, costituita nel 2005 per realizzare il raccordo ferroviario lungo la linea Milano-Mortara, era stato annullato all’inizio di luglio. La busta presentata dall’unico partecipante non conteneva tutti i requisiti per l’acquisto del 51% della società controllata dalla Parona Multiservizi spa, che fa capo al Comune. L’offerta proveniva dalla Avena, che aveva già acquistato il 49% in capo alla famiglia novarese Orizio, titolare della Mcf T Trail. «L’Avena è la stessa società che ha presentato l’offerta attuale: i documenti burocratici sono in regola, ma la commissione dovrà riunirsi martedì, alle 9, per aprire la busta – conferma il sindaco Silvano Colli -. Se la vendita fosse perfezionata, io sarei soddisfatto perché con questi soldi potremmo ripianare i debiti della Parona Multiservizi spa». L’area lungo i binari è attualmente vincolata alla costruzione di un raccordo ferroviario: si tratta di una striscia lunga 1,2 chilometri e larga circa 20 metri che da diversi anni è al centro del dibattito amministrativo locale. Per il sindaco, «l’area è rimasta a destinazione industriale ed è molto appetibile perché si trova in una posizione strategica», ma se Rete ferroviaria italiana non dovesse abbracciare il progetto paronese, è probabile che nei prossimi anni potrebbe essere modificata la destinazione d’uso di un terreno racchiuso fra diversi insediamenti industriali verso Vigevano. Da parte sua, Giovanni Orizio, titolare della ditta novarese Mcf T Trail, nella sua ultima presa di posizione aveva anticipato di voler chiedere tre milioni di danni al Comune e alla Parona Multiservizi spa per la mancata costruzione del raccordo ferroviario: «Ho lavorato 1.400 giorni invece dei 356 previsti, senza chiudere il cantiere». E dall’opposizione Luca Trovati, Maurizio Marioli e Chiara Brunazzi, ex presidente di Combitalia, erano più volte andati all’attacco. – Umberto De Agostino