L’autorità di vigilanza sui contratti boccia l’affido diretto della gestione dei tributi da parte dei Comuni alla ditte Private, in quanto basato su una norma transitoria, ex art. 10 comma 2 della legge (finanziaria) 448/2001.
Per alcuni comuni della Lomellina, prima di Natale la stessa autorità si era pronunciata sul contratto, molto simile a quello di Cassolnovo, che l’amministazione di Gambolò stava per stipulare. Dopo il dietrofront della giunta gambolese, è arrivato anche il parere sul contratto di Cassolnovo, che però è ormai in vigore dal 2004 ed è stato rinnovato nel 2009. La riscossione dei tributi è stata affidata a una ditta privata, come forma di compensazione per il mancato introito dalla riscossione della pubblicità. Si tratta di un articolo della finanziaria del 2001, che aboliva di fatto la riscossione di una tassa sulla cartellonistica, ma dava la possibilità ai comuni di fornire un altro introito alle società che se ne occupavano.
La norma però si è rivelata, stando al parere dell’autorità, transitoria. Cioè l’affido senza bando poteva essere fatto per un periodo limitato e senza possibilità di rinnovo. Quindi non poteva essere applicata negli anni successivi. In conclusione non è possibile affidare la riscossione dei tributi, senza indire una gara.
Il Compagno Enrico Canna