MORTARA. «Il folto gruppo di ciclisti che sabato mattina, alle 8, si è dato appuntamento in rondò Carlo Magno con campanelli, fischietti e strumenti musicali vari è espressione di un movimento molto più vasto, che pone il problema di una città che vogliamo più ricca di relazioni che di parcheggi, capace di produrre migliore qualità di vita e sviluppo più sostenibile».
Parola di Anna Crotti, Adriano Arlenghi (circolo Legambiente “Il Colibrì”), Fabrizio Varese (Wwf Lomellina), Coordinamento genitori democratici, cittadini, docenti, genitori e studenti mortaresi, che sabato mattina hanno inscenato una vivace manifestazione di fronte alla nuova scuola media.
Motivo: la mancata incentivazione dell’uso della bicicletta da parte dell’amministrazione comunale.
Un tipo di richiesta che si va sempre più diffondendo nelle città ad opera di chi lega una migliore qualità della vita a una maggiore incentivazione dell’uso della bicicletta, anche con la creazione di piste ciclabili protette. Piste ciclabili che spesso non esistono o non fanno parte di un progetto completo, e quindi si traducono in pezzi di piste ciclabili scollegate tra di loro.
I manifestanti hanno anche ricordato l’assenza di una rastrelliera di fronte all’ingresso principale e il furto di alcune biciclette parcheggiate alle spalle dell’istituto, inaugurato solo nel settembre scorso.
«Noi cittadini, docenti, genitori, studenti e associazioni ambientaliste abbiamo organizzato questa iniziativa per promuovere l’utilizzo della bicicletta quale strumento agile, sicuro, economico verso i luoghi di lavoro, le scuole, la città e affinché una nuova cultura del trasporto privilegi tutte le forme di mobilità non inquinante a partire dalla bicicletta – spiegano – Inoltre, vogliamo chiedere agli amministratori locali di sostenere questo bisogno diffuso con interventi concreti che ne incentivino l’utilizzo così come avviene in molte altre città italiane».
In particolare, la richiesta coinvolge direttamente la nuova scuola media, dove dovrebbero essere posizionati depositi comodi e sicuri per invogliare gli studenti a farne uso costante.
«Vogliamo poi stigmatizzare i recenti, pesanti interventi istituzionali che vanno nella direzione opposta e che rappresentano pertanto atteggiamenti e scelte di profonda insensibilità», chiosano i partecipanti all’iniziativa di sabato mattina, che invieranno anche una nota scritta al sindaco Giorgio Spadini e all’amministrazione comunale di piazza Martiri della Libertà. (u.d.a.)
ARCHIVIO LA PROVINCIA PAVESE
Fonte: http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2004/06/08/PV4PO_PV403.html