MORTARA. «Sull’intesa tra Clir e le Asm di Vigevano, Mortara e Voghera, ci preoccupa che in passato queste società non abbiano mai gestito il rifiuto come risorsa, attuando una raccolta differenziata dei rifiuti e destinando allo smaltimento finale quello che rimane», dice il Wwf lomellino. Per bocca del responsabile Fabrizio Varese, l’associazione ambientalista interviene sulla politica dei rifiuti in Lomellina.
«Dubitiamo che la raccolta differenziata seria per il recupero delle materie prime sia nei programmi dei quattro soggetti: è probabile che abbiano intenzione di acquisire il ciclo completo, raccolta dei rifiuti e smaltimento finale, attraverso un inceneritore o una discarica».
Il Wwf chiude poi le porte al raddoppio del termodistruttore di Parona: «Siamo contrari all’idea di far confluire a Parona rifiuti da altre province o regioni d’Italia. Non possiamo trasformare la nostra Lomellina in una grande pattumiera in cambio di denaro. La salute, la vita, il territorio non sono in vendita».
Infine, pollice verso da parte dell’associazione ecologista anche sull’incenerimento come metodo di smaltimento dei rifiuti: «Oltre a essere un moltiplicatore di rifiuti, l’inceneritore aumenta la pericolosità e la difficoltà di smaltimento. Si tratta in molti casi di sostanze estremamente persistenti e bioaccumulabili, che le statistiche mostrano aver causato danni sanitari molto rilevanti».
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